E fuvvi un giorno che passò furiando, quel bieco fantasma della guerra; allora udissi un cozzar d'armi, un saettar di spade, un tempestar di carri e di corsieri, un grido di trionfo e un uluante urlo e colà ove fumò di sangue il campo di battaglia, un luttuoso campo santo levarsì, e un'elegia di preghiere, di pianti e di lamenti.

lunedì, luglio 31, 2006

Rivoluzioni

Aldo scrive:
come ti va la vita?

laollo scrive:
accaldata, però bene... almeno mi sembra. a te?
Aldo scrive:
bene credo,
e l'amour?
laollo scrive:
bene, anche se son vedovo pro tempore. eu è tornato a casa e nn tornerà a milano fino al 28 agosto
Aldo scrive:
managgia, approfitti per divertirti o sei fedele nell'attesa?(che domanda!)
laollo scrive:
mmm.... son fedele! ma guarda, credo sia una fatica pure cercare qualcuno con cui andare a letto sai?
Aldo scrive:
a chi lo dici, io ieri sera ho scambiato mail con un ragazzo in texas pensa te che speranze ho............
laollo scrive:
e vabbè, prima o poi si potrà scannerizzare il pisello ed inviarlo via mail

sabato, luglio 29, 2006

Tappare

Oggi mi sento così....

venerdì, luglio 28, 2006

La ricerca del tempo perduto - La(ollo's) Angels


Questo post è dedicato a m. e alla sua inesauribile attività di investigazione che mi ha fatto ricordare uno dei telefilm che più ho amato.

Immaginate gli anni ottanta ed un bambino di 7 anni seduto in poltrona con un tubo di Bucaneve Doria (biscotto che prima di mangiare infilavo come anello) e una bottiglia di acqua naturale che si sciroppava ogni giorno l'ora di puntatona delle Charlie's Angels.
Ero io.

Adoravo gli angeli più di ogni altra cosa, mi appassionavo alle loro storie e le ricostruivo con due cugine bislacche nel cortile di casa (io ero sempre Sabrina, non ho mai capito il perchè visto che preferivo Kelly. Le biondazze invece non mi hanno mai entusiasmato).

Crescendo la vena investigativa non è diminuita.
Gli apprendimenti dal telefilm sono inoltre stati certificati qualche tempo fa da m. che, dopo l'ennesimo mio scoop sul cerbiatto umano di cui si è innamorato, mi ha esseemmessato: "tessora, sarà per la posizione (abitativa NDR) che è strategica, ma sei la regina degli investigatori".

Oggi anche io ho la mia squadra di angeli.
Il posto onorario, ovvio, spetta a m. che ieri mi ha deliziato con trascrizioni di chattate via msn di terze persone in grado di farci capire i motivi della fine di una storia d'Ammmòòòre, e accanto a lui ci sono i diversi direttori dei dipartimenti investigativi.

Io lavoro alla scrivania, come Charlie, mancano però dei boys a farmi compagnia portandomi un drink :(

giovedì, luglio 27, 2006

Arrivi e partenze

Arrivano le vacanze, parte il mio amore.

Domani mattina Eu torna in Sicilia, sarà di nuovo a Milano il 28 agosto.

Dopo un anno di quasi convivenza (tranne i periodi natale-capodanno-pasqua passati a casa), un mese di lontananza "forzata" non sarà poco, soprattutto perchè fino ad ora siamo stati in balia di tempi e ritmi "lavorativi", mentre in questo mese ci sarebbe più libertà e possibilità di fare qualcosa assieme.

Le vacanze le trascorreremo di conseguenza divisi.
Io in pianura (una settimana di lavoro, un pò di giorni via, qualche tempo casalingo), lui alle isole (Messina, Lipari, Salina).

Triste?
Beh, si, come negarlo.
Soprattutto è orribile sentirsi via telefono, tra un impegno e l'altro, spesso di fretta.
Il telefono è un'invenzione crudelissima (lo diceva anche Proust).
L'ho sperimentato a capodanno, quando una voce disturbatissima augurava a me buon anno da oltre 1000 chilometri di distanza.
Una voce che avrei voluto avere vicino, sentirla, toccarla.

Come ho detto più volte ho sempre odiato l'estate: una stagione strana, che ci si deve impegnare a riempire con qualcosa di piacevole.
L'idea di riempirla in due è bellissima, la necessità di riempirla da solo mette un pò paura.

mercoledì, luglio 26, 2006

La ricerca del tempo perduto - Sodoma e Mapplethorpe


Notte bella, riduci la mia pena.
Tormentami se vuoi. Ma fammi forte.
(S. Penna)

- click on pics -

martedì, luglio 25, 2006

Love is...

Ok, la notizia è di dominio pubblico, ma mi ha fatto scompisciare dalle risate (nei commenti la versione del Corriere, qui La Repubblica).

Immaginate LUI mascherato che balla come un Tuareg per la sua amata.

In fondo non è poi un'immagine così tremenda.
Ok, esteticamente è pessima, ma l'amore che fa capolino da questo episodio è immenso.

Un vero uomo di una volta, che ama la sua donna fino alle estreme consueguenze (quelle di farsi dare del rincoglionito dall'intero pianeta).

lunedì, luglio 24, 2006

Il Gabinetto della Sera

Ci risiamo.
Non smetterò mai di indignarmi di fronte al giornalismo italiano.

Si potrebbe proporre all'Ordine dei Giornalisti che se d'estate non hanno nulla da raccontare, invece di riempire pagine e video con tetteculiesilicone, possono chiudere per qualche giorno le redazioni.
A parte i casi cronici StudioAperto e Corriere della Sera (che ormai contendono il premio come miglior fonte di gossip a Dagospia, o meglio, copiano direttamente i contenuti di Dagostino passandoli per pezzi "esclusivi"), ormai da Repubblica al GR1 è un proliferare di pezzi su diete, abbronzature, feste mondane, ricerche demoscopiche inutili.
Come se nel mondo non succedesse nulla...

Ma forse in questi caldi mesi, le riunioni di redazione si fanno al cesso: il più grande pensatoio di sempre.

venerdì, luglio 21, 2006

Il mondo fece ZangTumbTumb (e continuò come sempre)



ERG SWEETNESS

La benzinaia ha distacco dolce

vicino al serbatoio.

Il fluire rotorio

dalle cifre dei litri

entra negli occhi cullati

dal rumore erogante.

Trattiene la mano fino al pieno.

Quando poi

inizia a sfogliare

banconote da restituire.

ALBERTO MORI

---

Ieri serata di poesie e video.
Telefona L. che mi chiede di accompagnarlo ad un reading di poesie di Alberto Mori e del Puccio, la cosa sembra interessante, nonostante la stanchezza lo accompagno.

Risultato: un delirio collettivo!
Alberto serioso declamava i suoi versi in preda a ispirazioni simil Filippo Tommaso Marinetti: urlava, batteva le mani, sbadigliava, starnutiva, etc.
Il Puccio strafatto leggeva come un operaio dopo 13 ore di tornio le sue poesie dedicate al suicidio (suo?).
Gli intermezzi erano rappresentati dai video "poetici" realizzati dai due artisti.
Quelli di Puccio belli, almeno alcuni (dei rebus viventi con lui che abbaiava in mezzo allo schermo, alcune visioni lisergiche, etc); quelli di Alberto assurdi e interessanti nello stesso tempo: minuti e minuti di camera che scorre sulle impronte lasciate dai camion sulla sabbia, su fiamma accesa, su dei containers.
Alla fine applausi (per qualcosa meritatissimi, per altro no, ma ormai nessuno ha più il coraggio di fishiare) e tutti fuori.

Nel chiostro odore di birra, sudore, cani, canne etc.

Mentre aspettavo di recuperare L. ho staccato alcuni manifesti dalle pareti e me li sono portati a casa (mi serviva il calendario delle proiezioni della cineteca, ma non c'era uno straccio di volantino, quindi...).
Ora sopra il frigorifero dominano le magnifiche gambe di Silvana Mangano.

giovedì, luglio 20, 2006

Meglio tardi...

Meglio tardi che mai si dice in alcuni casi.
Nel mio si deve dire in merito a parecchi fatti.

Innanzitutto per esser riuscito a vedere (con moltissimo ritardo e solo grazie al ripescaggio estivo) l'interessante Transamerica che, al di là di alcune cadute di troppo nei cliché della commedia americana, porta sullo schermo una storia intensa, ben scritta e recitata.
I fatti son presto detti: un transessuale in procinto di operarsi per finalmente appropriarsi del suo sesso (femminile), scopre di avere un figlio e lo conoscerà durante un viaggio New York - Los Angeles.

Uno degli elementi centrali del film è il DIRE, il rivelare.
Bree (il transessuale) non sa come dire a Toby (il figlio) di essere sia uomo che suo padre; un punto di vista singolare, poichè solitamente sono i figli ad avere timore di rivelare ai genitori la proria condizione sessuale.
Ma in fondo, tutto si risolve in una parola, in un dire che non sempre è facile, e che pertanto spesso viene taciuto, nascosto, evitato.

Ho "rivelato" la mia omosessualità la prima volta a S., un sabato pomeriggio, mentre uscivamo da scuola, avevo 17 anni (ormai 12 anni fa... cribbio quanto son vecchio).
La difficoltà di quella comunicazione la ricordo ancora oggi.
Improvvisamente è fuggito tutto dalle mie labbra, ho preso coraggio e le ho detto la verità.
La cosa spiazzante è stata la sua risposta "Tutto questo casino per dirmi una cosa così semplice. Piuttosto guarda quello lì: ha un culo fantastico.".
Poi mi ha abbracciato e tutto è continuato come sempre.
Da quel giorno non ci son stati problemi.

Ora non è più una questione da dire o meno.
E' una condizione di vita, chi mi conosce può saperlo o meno, ma non devo rivelarlo.
I vicini, gli amici, i colleghi, sanno come vivo e chi frequento (Eu, amici, etc.); il capo mi chiede pareri su personaggi che transitano dall'ufficio ("è gay secondo te?" "è carino?" "che rapporti avrà con tizio?").

Ma come in ogni bel sogno non tutto fila liscio.
Ci sono ancora ombre, non tutti sanno e forse i non informati dovrebbero essere i primi ad esserlo.

Mi manca il coraggio...
Ma meglio tardi che mai, no?
Spero di riuscirci presto.

mercoledì, luglio 19, 2006

Ovunque sei... ritornerai

Ovunque sei, se ascolterai
accanto a te mi troverai.
Vedrai lo sguardo che per me parlò
e la mia mano che la tua cercò.
Ovunque sei, se ascolterai
accanto a te mi rivedrai
e troverai un po' di me
in un concerto dedicato a te.
Ovunque sei, se ascolterai
accanto a te mi troverai.
Vedrai lo sguardo che per noi parlò
e la mia mano che la tua cercò.
Ovunque sei, se ascolterai
accanto a te mi rivedrai
e troverai un po' di me
in un concerto dedicato a te.
Ovunque sei... ovunque sei...
dove sarai... mi troverai vicino...
Ovunque sei... (ovunque tu sarai)
Ovunque sei...(ovunque adesso sei)
Dove sarai... mi troverai vicino a te.

Il nostro concerto - Umberto Bindi
Bindi - Calabresse(1960)

Blue Image - Victor Pasmore

martedì, luglio 18, 2006

Donne interrotte

Ieri sera per la prima volta ho partecipato ad una serata di Odissea 2006.
Lo spettacolo in programma prometteva bene, protagonista: Laura Curino.

L'idea di fondo era quella di mettere in scena alcuni spezzoni di vita di donne di vario genere: sarte, serve, pittrici, assassine, suore, sante, etc.

Questa la presentazione dal sito dell'attrice:
Telai narra di trame e complotti orditi intorno ad un'idea centrale: la tessitura di un'attesa, in cui una serie di signore che hanno all'attivo le più varie attività e biografie, aspettano il loro momento e la loro occasione.
Tra frammenti di cronaca puntuale e reinvenzione frenata, lo spettacolo presenta alcuni ritratti femminili che si intrecciano e si osservano, rimandando dall'uno all'altro, in una rete sempre più stretta.
Telai per e con Laura Curino, Sherazade del mondo industriale, che in questa occasione ripercorre biografie così vere da sembrar leggenda. Zanetta Casanova, Rosalba Carriera, Giulia Lama, suor Arcangela Tarabotti, Bakhita, nera santa delle badanti, Rosa Pozzolo, l'anonima moglie di uno scioperante costretto all'esilio, l'assassina Maria Tarnowska, rivivono tra momenti drammatici e lampi d'ironia, raccontando un plot per molti aspetti imprevedibile, in un gioco delle concatenazioni, che connette Storia e Memoria.

Dopo la visione però sono uscito dallo spelndido cortile cornice dello spettacolo con qualche dubbio.
Le "vite" narrate erano quasi sempre interessanti, e la bravura dell'attrice è fuori discussione.
Però, mostrare in poco più di un'ora 10 personaggi, è un progetto di difficile gestione.
Troppo brevi i racconti, troppa fatica per lo spettatore che deve saltare da una situazione all'altra senza continuità; infatti diversi sbadigli sono apparsi sui volti dei presenti dopo il quarto monologo.

In conclusione una lettura da "Le città invisibili" di Calvino: poco legata al contesto.

Peccato.
Minor confusione e maggior spazio a solo 3 o 4 personaggi "forti" avrebbero assicurato un ottimo risultato.

P.S. La serata comunque si è salvata grazie ad un gelato cioccolato-cassata in compagnia degli altri sventurati spettatori.

lunedì, luglio 17, 2006

La ricerca del tempo perduto - Le suore(s)

Per me le suore saranno sempre lei: SUOR ROSA MARIA - La diavolessa del Cottolengo!
Una donna più cattiva di quell'arpia credo non esista in tutto il globo.

E' stata la mia insegnante durante i 3 anni d'asilo, e io per 3 anni non ho giocato al pomeriggio quando per pranzo il menu prevedeva carne oppure frittata (questa al venerdì perchè ovviamente al venerdì era in programma la penitenza per gesù).
La odiavo, la maledicevo, le vomitavo (letteralmente) tutte le sue stronzissimissime patate con i pezzetti di carne sopra il suo grembiulazzo bianco.
Ma mai una volta che mi dicesse "Se non ti va, piuttosto che stare male, non mangiare".
Le uniche parole erano "gesù bambino piange quando vede monelli che avanzan in cibo e mi dice di non farli giocare".

Ora, che esistesse una linea telefonica speciale tra il paradiso e il cessoso asilo di provincia in cui andavo, un pò mi esaltava; ma che quel sanguinario di gesù bimbo ordinasse di non farmi giocare, proprio non lo sopportavo.
Comunqe, a 6 anni, con l'inizio della scuola dimenticai quella megera, ma...

Suor Rosa Maria è tornata per un pomeriggio nella mia vita, avevo 22 anni.
Lavoravo in un'azienda che aveva gli uffici in un comunello piccolo in riva al lago.
Ero uscito per far due passi e chi ti vedo?
LEI!!!
Credo avesse sui 73 anni, ancora vestita da suora e con una truppa di bambinetti dietro la sottana.
Mi son fermato a guardare la scena (mi sembrava impossibile rivederla) e ho accennato ad un timido saluto e spiegato chi fossi.
Le mi guardò e mi disse "Ma tu sei L. OOOOOOOOOOOOO che gioia rivederti, come stai?"
Due minuti di chiacchiere tra noi e poi la tizia si rivolge ai bambini "Bambini, sapete che questo ragazzo è stato un mio alunno come voi. Però era un pò birichino, perchè a pranzo non voleva mangiare tutto".

L'avrei incenerita.
Credo che nel suo caso la cattiveria fosse scritta nel DNA.

Fonderò il MLDSS: Movimento Liberazione Dalle Suore Stronze.

giovedì, luglio 13, 2006

Int(3)r(vall)o

mercoledì, luglio 12, 2006

Alieni

Mi segnala m. che in tv è passato un servizio su Aldo.
Lo conobbi per caso e fin dall'inizio è stato un piacere chiacchierare con lui, passeggiare o bere latte di mandorla ai giardini di Porta Venezia la domenica mattina.
I suoi alieni sono bellissimi, i ragnetti pure, la casa una piccola factory esistenzialista.

------
Se mi regali una rosa rossa
Sarebbe un bel regalo
Un bacio ventoso
La calma dell’oceano
Infatti per poco non ci siamo incontrati

La noia dei giorni da solo
Il trucco del tempo

Daccordo mi fermo un’attimo

If i think of you i look around
There’re flowers
And snow balls
And things all around
If I say I love you my voice gets shy
I sit on the floor and
Look closer
I still can not see you
Like you say you are

Who do you want to love?

The point is the struggle
Yes, I do not know
What you want me to be

I fake it all

This emotion
I cherish for the rest of the day

Knock knock
Your heart is a door

I knock and I knock
I knock and I knock

You know I am on fire
Also my mind has been set on fire
My body shakes

Is that a welcome?

If I reach you
And untie the knots of fear
A knot of tangle may
Escape detection

I follow your roots to visit
The hour we knew northing of each other

(Et ce soir tout parait comme avant)

Come forward and take my place
Miniature secret of a whole life

The great dance of folding and unfolding
Here
At every moment
Stand against the vacancy
You are forgetting yourself
Is it that love has no content?

Who do you want to love?
(Aldo)

martedì, luglio 11, 2006

Zattera di salvataggio

Crema PiccolaIschia Galbani Angolod'Abruzzo RisoGallo Saugella Garnier Yomo Eu Doria Burberrys Orzoro Fs Milano Camper LaRepubblica ATM Teatrodell'Elfo Garofalo Perofil Dash Teatro7 Salva m. BenedettoMarcello Cubalibre Einaudi Messina PizzaKing TeatroArsenale Mercato Twinings fighter84 IlFulmine Lavazza CocaCola Eolie ADArredamento Moleskine Trecciad'Oro Bayer Diana MastroLindo Triennale TrattoriaPia IlPave Kubrick IlVerdi CantineLuigiEinaudi TeatroLeonardo Aldo Truffaut La7 Oki Elephant Findus Intimissimi CaffèStrauss Franci PiccoloTeatro Clarks Finish GelateriaRosa AlLess Antonioni Ridottino Maalox LaSimo PaulSmith RioMare Martini Sellerio Southern Marlboro GianoEditore WcNet Zuffetti Terlaner Diptyque Colgate Seven CinetecaMilano Ballantyne

lunedì, luglio 10, 2006

Mi sono divertito un sacco

Nell'82 avevo 5 anni.
Da mia zia (vicinia di casa) si era rotta la tv, così dai miei ci saranno state 30 persone in silenzio di fronte allo schermo.
Io giocavo fuori con C. e mi feci un graffio.
Piagnucolante entrai in zasa, un cerotto velocissimo e la consegna "Siediti e smettila di piabgere, stiamo vincendo".
Un urlo: un ragazzetto urla e corre a braccia allargate in tv.
Dopo qualche minuto tutti in giro a urlare.

E' il mio ricordo della coppa del mondo dell'82, ai tempi non sapevo nemmeno a cosa stavo assistendo.

Ieri sera invece la festa è stata la mia, la nostra.
Prima la partita con E. e m. a casa, poi in strada e in piazza con moltissimi.
Amici da salutare, odori (quanto fumo in giro senza nessun poliziotto a romper le palle!), grida e gioia.
E' stato bellissimo, lo devo ammettere, sebbene all'inizio dicevo che non mi sarebbe interessato nulla.

Chi devo ringraziare?
Forse i 22 in tutina azzurra belli e bravi con il loro condottiero dai capelli bianchi?
Forse la gente che in una notte d'estate è tornata per strada a festeggiare?
Chiunque sia: GRAZIE per la magnifica nottata (compreso il pochissimo sonno).

domenica, luglio 09, 2006

Dove sarà finito?

Un milione e mezzo i presenti.
All'appello ne mancava uno.
Di nome fa Josè Luis Rodriguez.
Mamma ha commentato: "Finalmente un uomo con le palle".

venerdì, luglio 07, 2006

Farina Libera?


La Stampa - 07.07.2006 - pag. 5
Pio Pompa - secondo fonti ufficiose «consulente» esterno Sismi fino all’aprile del 2005, secondo altre fino al 2004 - è il responsabile della struttura di via Nazionale, e ha rapporti diretti soltanto con Pollari. E’ lui che è stato delegato informalmente - da livelli istituzionali di via XX Settembre - ad avere rapporti con «alcuni» giornalisti. I rapporti con Renato Farina, secondo quanto emergerebbe dall’inchiesta, sono qualcosa di più e di diverso: il vicedirettore di «Libero» sarebbe una fonte del Servizio, «Betulla» appunto. E secondo indiscrezioni, gli uomini della Digos di Milano che hanno perquisito via Nazionale avrebbero trovato almeno due ricevute di pagamento - una di 2.000 euro, l’altra di 5.000 - alla fonte «Betulla» e i due rapporti annunciati nella telefonata del 22 maggio, quello suo e del suo «uomo» Claudio Antonelli. Che ieri è stato interrogato a Milano anche dai magistrati che indagano sulle «intercettazioni abusive» della vicenda legata alla Telecom.

Io VOGLIO una stampa LIBERA!
E l'abolizione dei Servizi Segreti!

giovedì, luglio 06, 2006

E ora dove lo infilo?

Milano, Corso Venezia, ore 13.15 - Negozio Borsalino

Un jeans
Una camicia
Una cravatta
Un paio di calze

Totale: 151 Euri e 50 centesimini

La commessa (maschio) depilatissima (ma con la ricrescita sulle braccia come fa notare E.) prende il mio tesserino bancomat e lo struscia nella fessura.

NESSUNA RISPOSTA
Riprova
NESSUNA RISPOSTA
Riprova
NESSUNA RISPOSTA

...

Il commesso stile Franca Valeri (che lanciava sorrisini mentre E. si provava in camerino dei pantaloni che poi non ha preso) sbatte gli occhi come se fosse Bambi e mi guarda come se fossi un pezzente che chiede l'elemosina per strada.
Dico che esco, prelevo alla prima banca e porto i soldi.

Esterno: 45 gradi all'ombra del lampione!
In zona ci sono solo 2 banche distanti tra loro 2 chilometri, quando basta arrivare a San Babila e se ne trovano 6 in 30 metri quadrati!!!!
Il bancomat non funziona: SMAGNETIZZATO!

Mando E. a risolver la situazione, io torno in ufficio.

Chiamo al servizio clienti.
"Non ci sono problemi, riportando la tessera smagnetizzata nel giro di 3 giorni tutto si risolve".

Per 3 giorni senza scorribande tra lettori magnetici.
Sopravviverò?

mercoledì, luglio 05, 2006

Destroy(endo)

Isabella Santacroce è morta nel 1700 e continua a resuscitare da secoli.
Isabella Santacroce coltiva crisantemi sfumati di bianco nella sua dimora in Texas con l’erba negli angoli. Frequenta mansueti dromedari islandesi e gazzelle elettriche con gli occhi da cervo. Volentieri siede sul bordo della sua piscina in metallo, sorseggia veleni al profumo di colla, recita versi a casaccio, veste di sete decorate dai ragni.
Isabella Santacroce è un’assassina che rischia l’ergastolo, ha sventrato tre donne e reciso la testa a sei maschi.
Isabella Santacroce è una che scrive coi polsi, un mostro sporco di burro d’arachidi, una scrittrice che succhia l’inchiostro. Dovrebbero punirla per credersi qualcosa d’orribile, ha rovinato ingenui fanciulli, adescato giumente, drogato le vene del sangue di figli infallibili.

I.S.

martedì, luglio 04, 2006

Nonnina cara


Many people think that they are special because their ancestors were royalty and they think they have so called “blue blood”. However today scientists has come to the conclusion that everyone on earth has royal roots...

Fantastica scoperta questa mattina sulla Pravda.
Argomento dell'articolo: la possibilità per ognuno di noi di essere discendente di Re e Regine.
A questo punto anche io dovrei essere il nipote di qualche testa coronata (spero solo si tratti della deliziosa Regina di cuori di Alice).

Restando all'articolo, è meglio di Dinasty vedere gli incroci di dna che da Edward II e Gaveston portano a Audrey Hepburn :))

lunedì, luglio 03, 2006

La ricerca del tempo perduto - All'ombra di Marilyn in fiore

La prima volta che lessi di lei era l'estate della prima elementare.
Avevo imparato a leggere e così potevo sfogliare i giornali capendo anche alcune cose.
Verso agosto mi capitò tra le mani una rivista che ricostruiva la sua vita/morte/etc.
Ne rimasi rapito, non so ancora oggi il perchè.
Sarà la bellezza o la (scarsa) bravura.
Fatto è che Marylin divenne una sorta di mistero da risolvere.
Uccisa? Suicidata? Morta naturalmente?
Fu il mio gioco per un pò, cercavo giornali o chiedevo a qualcuno.
Poi il gioco si allargò ai suoi film, e così ancora oggi mi diverto a guardare "Come sposare un milionario".

Happy Birthday to you,
Happy Birthday to you,
Happy Birthday Mister President,
Happy Birthday to you
Thank's Mister President
for all the things you done,
the battles you've won,
the way you deal with US Steeland our problem by the ton:
We thank you, so much.
Everybody Happy Birthday.

domenica, luglio 02, 2006

Dire Fare Baciare Lettera Testamento

DIRE
"Lo dico a te perchè sei come me: morirai presto"
Dire la verità
Dire "Ti amo"
Dire "Voglio fare l'amore con te"
Dire...

FARE
"Lo faresti con me? Mio marito è sterile, tu ci piaci, vorremmo un figlio da te"
Fare fotografie per non dimenticare
Fare un picnic sotto un albero da piccoli
Fare una gita al mare
Fare un bambino
Fare una passeggiata con la nonna
Fare finta di nulla

BACIARE
"Hai paura di baciare tuo padre?"
Baciare papà (io non l'ho mai fatto)
Baciare chi si ama
Baciare un bambino
Baciare la vita
Baciare la morte

LETTERA
Biglietto: "Ho preso tutte le mie cose e me ne sono andato"

TESTAMENTO
"Nel pieno delle mie facoltà lo nomino mio erede universale"

Tutto questo è "Le temps qui reste" di F. Ozon.
La storia di un ragazzo solo di fronte alla sua morte, che un giorno scopre di avere ancora tre mesi di vita e cerca di sopravvivere senza l'aiuto di nessuno: medici, medicinali, amici, amanti, parenti.

Senza dubbio triste, ma imperdibile.