E fuvvi un giorno che passò furiando, quel bieco fantasma della guerra; allora udissi un cozzar d'armi, un saettar di spade, un tempestar di carri e di corsieri, un grido di trionfo e un uluante urlo e colà ove fumò di sangue il campo di battaglia, un luttuoso campo santo levarsì, e un'elegia di preghiere, di pianti e di lamenti.

venerdì, giugno 29, 2007

I must be hallucinating - Watching angels celebrating

Ieri si è festeggiato il compleanno di m.
In mezzo a regali seri non poteva mancare qualcosa dal gusto goliardico.
Così mi sono accollato il dovere di trovare l'oggetto "spiritoso" (ma anche utile, suvvia...) entrando in un sexy shop vicino casa.

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Il commesso non è niente male, saluta con un sorriso delicato dicendo: "Benvenuto".
Io cerco di orientarmi in mezzo a montagne di dvd etero (puah!), fetish (ho visto un sezione corposa composta da filmetti con ragazzi giovani che vanno a letto con donne anziane: un brivido m'è salito per la schiena), e altro.

Giungo alla sezione sex toys e inizio la scelta del regalo.
Gli scaffali offrono di tutto: braccia di gomma, bambole e bambolotti, fruste, collari, maschere, vestitini da Uomo ragno, infermiera e Wonder woman (mamma mia quest'ultimo come mi piaceva, pure dotato di corda d'oro).
Finalmente trovo ciò che può fare al caso nostro: la versione prêt-à-porter di questa cosa :)
Afferro l'oggetto e mi dirigo dal cassiere carino.

Commesso: "hai deciso per questo?"
LaO: "si..."
Commesso: "ok, vediamo" - e sorride (ma vediamo cosa? mi vien da pensare...)
LaO: "me lo puoi incartare tipo regalo?"
Commesso: "mi spiace, ma non ho carta regalo, però il sacchetto non fa vedere cosa hai preso" - e sorride
LaO: "ok, mi arrangerò a casa"
Commesso: "certo" - e sorride

Pago e sbrigo le solite faccende da negozio.

LaO: "grazie mille, ciao..."
Commesso: "ciao, alla prossima, e... buon divertimento"

Nonostante i sospetti del tipo, posso assicurare che il regalo è arrivato a destinazione ancora confezionato.

giovedì, giugno 28, 2007

Venghino venghino siori e siore

Viste le lamentele dei vicini cremaschi per la mia assenza dal condominio che provoca silenzio tra i corridoi e nel cortile, ho pensato di organizzare una cenetta per sabato sera.

Così la vecchina si divertirà dietro le persiane, gli altri ascolteranno i discorsi da club del fringuello libero, i pischelli dello struscio serale potranno curiosare dalla strada, etc.

Menu con tradizioni locali (amaretti dolci etc) e qualche tocco estivo.

Però un problema...
Nei vari traslochi son state "smarrite" alcune sedie.
Quindi: o gli invitati stanno in piedi, o sul tappeto, o devo chiedere agli ospiti di portare qualche seggiola.
Cosa è più "garbato"?

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Spaghetti, pollo, insalatina
e una tazzina di caffè
a malapena riesco a mandar giù
Invece ti ricordi
che appetito insieme a te
a Detroit.
Guardavi solo me
mentre cantavi " China Town "
l'orchestra ripeteva " Schubi-du ".
Mi resta solo un disco
per tornare giù da te
a Detroit.
Lola ho fatto le pazzie per te.
Ricordi che notti di follie a Detroit.
Spaghetti, insalatina
e una tazzina di caffè
a malapena riesco a mandar giù
la gente guarda e ride
non è stata insieme a noi
a Detroit.
Lola pazzie che non farò mai più
Ricordi che notti di follie a Detroit.
Spaghetti, insalatina
e una tazzina di caffè
a malapena riesco a mandar giù
la gente guarda e ride
ma non piange insieme a me
per te Lola
a Detroit.

- Fred Bongusto -

mercoledì, giugno 27, 2007

plin plin

Apro la porta: coda.
Rimango in piedi dolorante.
Fitte atroci al basso ventre, come di un bambino che spinge per uscire.
Davanti a me un essere biondo trema e a stento infila la sigaretta in bocca.
Pupille larghissime mi accolgono: "Ciiiiaaoooooo, e tu sei maschio o femminaaaaaa?".
Nessuno entra od esce: le porte son chiuse.
Un tipo con lo spazzolino ed il dentifricio si fa largo, si piega sul lavandino e inizia a lavarsi la bocca.
Si apre un uscio, esce un tipo che chiude il cazzo nelle mutande rosse.
Entra l'essere tremante.
Si apre l'altro uscio, è il mio turno.
Mentre scarico mi guardo attorno: pareti lucidissime, pavimento bagnato e fangoso, mozziconi in terra e vespasiano pieno di monili lasciati dai precedenti visitatori.
Mi sistemo il pisello, schiaccio il pulsante e tutto va via.
Esco.
L'essere biondo è ancora chiuso nel suo regno.
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Foto di Robert Mapplethorpe

martedì, giugno 26, 2007

Fanta bosco


LaO: vai a vedere i "Fantastici 4" stasera?
Eu: no, non ho voglia di uscire...
LaO: potremmo andare assieme mercoledì, anche se io non ho visto i precedenti...
Eu: beh, anch'io, non esist...
LaO: scusa, ma vai a vedere un film senza sapere cosa è successo prima?
Eu: prima de che?
LaO: massì, i "Fantastici 3, 2, 1...."

venerdì, giugno 22, 2007

Misericordia e carità si sono incontrate

Quando scrissi questo post molti dissero che avevo sparato la solita cazzata e che si trattava di una boutade per ravvivare il blog.
Ebbene, oggi leggo su un sito locale questa notiziola.

Inutile dire che le suore del mio post sono le stesse che (forse) han fatto sparire i soldi.

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La fretta del cuore
è già una novità
che dietro un giornale sta
cambiando opinioni.
E il male del giorno
è pochi chilometri a sud
del mio ritorno
del mio buongiorno.
Ma è un volo a planare
dentro il peggiore Motel
di questa "carretera"di
questa vita-balera.
E' un volo a planare
per essere inchiodati qui
crocifissi al muro
ma come ricordarlo, ora!...
Non sono una signora
una con tutte stelle nella vita.
Non sono una signora
ma una per cui la guerra
non è mai finita
oh no, oh no...

Io che sono una foglia d'argento
nata da un albero abbattuto qua
e che vorrebbe inseguire il vento
ma che non ce la fa.
Oh ma che brutta fatica
cadere qualche metro più in là
dalla mia sventura
dalla mia paura.
E' un volo a planare
per esser ricordati qui
per non saper volare
ma come ricordarlo, ora!...
Non sono una signora
una con tutte stelle nella vita.
Non sono una signora
ma una per cui la guerra
non è mai finita
Non sono una signora
una con troppi segni nella vita
oh no, oh no...
Non sono una signora...

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Foto da "Caligola" di Francesco Vezzoli

giovedì, giugno 21, 2007

Africa in giardino


Non è il tetto che perde
Non sono nemmeno le zanzare che ronzano
Nella umida, misera cella.
Non è il rumore metallico della chiave
Mentre il secondino ti chiude dentro.
Non sono le meschine razioni
Insufficienti per uomo o bestia
Neanche il nulla del giorno
Che sprofonda nel vuoto della notte
Non è
Non è
Non è.
Sono le bugie che ti hanno martellato
Le orecchie per un'intera generazione
E' il poliziotto che corre all'impazzata in un raptus omicida
Mentre esegue a sangue freddo ordini sanguinari
In cambio di un misero pasto al giorno.
Il magistrato che scrive sul suo libro
La punizione, lei lo sa, è ingiusta
La decrepitezza morale
L'inettitudine mentale
Che concede alla dittatura una falsa legittimazione
La vigliaccheria travestita da obbedienza
In agguato nelle nostre anime denigrate
È la paura di calzoni inumiditi
Non osiamo eliminare la nostra urina
E' questo
E' questo
E' questo
Amico mio, è questo che trasforma il nostro mondo libero
In una cupa prigione.

Ken Saro Wiwa

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Foto: Yinka Shonibare

mercoledì, giugno 20, 2007

Che mangino brioches!

Pig: ah, l'altro ieri (dopo una vita) sono andato al battuage di cremona non ho concluso niente, ma... c'è una nuova infornata di rumeni, che si gode solo a guardarli dal finestrino
LaO: adoro i rumeni vedessi il mio vicino a milano: un muratorino molto gentile vive con sua sorella e una cugina, avrà 22/25 anni
Pig: adoro
LaO: ieri sera in ascensore per poco nn lo stupravo, ovvio io ho fatto presentazioni etc
Pig: embeh, sei professionale, te
LaO: Eu dice che son peggio di una zoccola... il ragazzetto però ha un pò il culo grosso, ed è figadotato: slimonazza nel pianerottolo
Pig: uh, ma i rumeni son tutti bsx
LaO: son dei tagliagole... li vedi ai marciapiedi e sulla metro ti guardan come puttanelle francesi ai tempi di luigi 14, si toccano leccandosi le labbra molto professionalmente... li adoro! guarda, me li farei tutti
Pig: amore... con tutti i soldi che hai, potresti affittartene uno
LaO: solo che prima dovrei mettermi in casa una guardia del corpo che ci sorvegli mentre stiamo assieme, per vedere che non si porti via un soprammobile o mi ficchi un coltello in pancia
Pig: ma no, basta pagare anticipato, se vuoi sorveglio io; poi io trombo il rumeno, e tu sorvegli, facciamo i turni di sorveglianza. per il mio compleanno, mi regali una serata con un rumeno?
LaO: se vuoi... sai che io non mi faccio problemi, anzi... lo dirò alla viviana e inizieremo la colletta :)

lunedì, giugno 18, 2007

Tesoro della mamma

Ok, dovrei raccontarvi:
- delle femmine che giovedì sera facevano la ola (per ME) nei chiostri dove presentavo il libro della Anna e le danze andine;
- di quanto sia carino il ragazzo 22enne che ha sistemato il bagno di mamma praticamente nudo;
- della panchina del Pave dove venerdì sera si è consumata una festa "fumosa";
- del post panchina, dove io (mentre Lenin, oki e m. discutevan dei fist party del primo) sono stato sgridato dalla mia dirimpettaia perchè non animo più il cortile con le feste serali a base di Carrà e compagnia bella;
- della "donna" di Lenin che se n'è andata con tutte le provviste e gli elettrodomestici di casa, facendomi così passare il sabato pomeriggio tra gli odiatissimi ipermercati;
- di quanto sia bello far l'isterico con mamma per decidere come posizionare i sopramobili nella nuova casa;
- del sabato al Glitter, tra le nuove conoscenze, dove Eu si è incazzato per i miei tentativi di abbordare un tipo simile al mostro di Milwuakee;
- di quanto sia bello passare la domenica pomeriggio a far l'amore con Eu;
- della presentazione domani del libro di Aldo (non mancate... ).

Ma...

Stamattina sono stato impegnato con mia madre per un atto notarile.
Una volta finite le pratiche, son rimasto a raccogliere i documenti e poi ho portato tutto il materiale a casa di mamma.
Entrato in casa, scopro che ci sta pure Anna: una signora sessantenne che aiuta ogni tanto nelle faccende.
Vado in camera a posar il tutto e sento queste parole...

Anna: ma te lo presento io, cosa vuoi che sia... certo, devo trovare un uomo che vada bene per te, mica il primo che capita, come nel mio caso...
Mamma: lascia stare, mica cerco un uomo adesso....
[rimango sconvolto dalla proposta, però a dire il vero pure io ho già detto a mammina di trovarsi un uomo]
Anna: devi finirla di star da sola, un uomo è quello che ci vuole! te lo dico io, che avevo l'amante prima che quel disgraziato di mio marito morisse, e continuo anche adesso, sebbene il mio lui non si sia ancora separato dalla moglie...
[apperò, come secondo lavoro potrei proporle l'apertura di un ufficio consulenza meretricio]
Mamma: no, no, no, ho dei figli, eppoi di un marito ne ho avuto abbastanza....
[che mamma di sani principi...]
Anna: ma chi se ne frega dei figli... di 3 nessuno è rimasto con te! e poi mica ho parlato di mariti... il marito dopo 3 giorni di matrimonio sogni di farlo fuori.
[mi consolo pensando che mia mamma ci ha insegnato che i figli devon trovar una vita fuori casa, non attaccati alle sue sottane, ma sul marito da uccidere stavo per esplodere dalle risate]
Mamma: no, no, non è ancora il momento...
[tiro un sospiro di solievo :)]

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Foto- Brooklyn, un alieno di Aldo

giovedì, giugno 14, 2007

Partenze

Ho scoperto per caso che ieri è morto Giovanni Delle Foglie, fondatore della libreria Babele di Milano.

La prima volta che entrai nel suo negozio (che ancora stava in quel piccolissimo -ma ricchissimo- spazio di via Sammartini) risale a 12 anni or sono.
Ai tempi non esisteva (almeno a casa mia) internet, ero assolutamente inesperto, non conoscevo altro gay al di fuori di me.
Giovanni mi accolse e tra un consiglio e l'altro mi introdusse in un nuovo mondo.
Tramite lui conobbi l'allora aiuto libraio... e vabbè, quella è un'altra storia :)

Era un uomo molto gentile, preparato, elegante, mai invadente o inopportuno.

Boh, lo ricordo...

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Non! Rien de rien
Non! Je ne regrette rien
Ni le bien qu'on m'a fait
Ni le mal tout ça m'est bien égal!

Non! Rien de rien
Non! Je ne regrette rien
C'est payé, balayé, oublié
Je me fous du passé!

Avec mes souvenirs
J'ai allumé le feu
Mes chagrins, mes plaisirs
Je n'ai plus besoin d'eux!

Balayées les amours
Et tous leurs trémolos
Balayés pour toujours
Je repars à zéro

Non! Rien de rien
Non! Je ne regrette rien
Ni le bien, qu'on m'a fait
Ni le mal, tout ça m'est bien égal!

Non! Rien de rien
Non! Je ne regrette rien
Car ma vie, car mes joies
Aujourd'hui, ça commence avec toi !

mercoledì, giugno 13, 2007

Phd

Erano settimane che il mio animo "cattivo" sopiva sotto il dolce suono della pioggia che ha trasformato la pianura in una novella Amazonia, con zanzare simil deltaplani che svolazzano qua e la.

Ieri un'esplosione improvvisa.

Leggo su cartelloni e giornali delle conferenze di Philippe Daverio per il Credit Suisse.
La prima (ieri sera) alla Fondazione Pomodoro, ingresso gratuito, ore 19.30, posti 650 circa.
Mi avventuro, memore delle precedenti conferenze daveriane che mi eran piaciute assai.

Arrivo alla fondazione alle 19.15 e ancora le porte son chiuse.
Quell'angolo di via Solari è invaso da persone in attesa.
Lo zoo è variegato: punk, borghesotti, anziani, giovani, solita culaggine artistoide, etc.

Ore 19.28 la serranda viene alzata (con rumore simile a quello emesso dal lattaio alle 5 del mattino quando, nella nebbia cremasca, apre il negozietto).
Si entra da un pertugio stretto stretto, uno per volta.
Prima di accedere al museo controllo di borse, bagagli, etc.
Subito i carcerieri della fondazione si presentano come deliziose fatine urlando: "Non correte e non strusciatevi contro i quadri, evitate di danneggiare le opere esposte!".

Siamo invitati a salire le scalette che circondano gli spazi della grande ex officina (15 metri d'altezza per 120 di lunghezza) e scopriamo che la location della conferenza è la più improbabile vista in 30 anni di vita.
I conferenzieri parleranno in una piccola "piazza" sospesa negli spazi vuoti dell'edificio a circa 8 metri d'altezza, di fronte a loro solo un centinaio di VIPPSS, mentre gli spettatori plebei assisteranno dalla balconata superiore (4 metri più in alto) [qui si vede uno spaccato del luogo].

Amareggiato di fronte ad una simile sistemazione mi siedo su una poltroncina.

19.40: inizia la conferenza (notare che circa mille persone -alla faccia di ogni normativa di sicurezza- son state sistemate in circa 15 minuti: organizzazione Svizzera!).
Daverio è con molta evidenza incavolatissimo per la sistemazione dello spazio.
L'acustica è pessima.
Si perdono circa 20 minuti per sistemare l'impianto audio, ma niente si risolve.
I conferenzieri cominciano comunque a parlare.
Molti spettatori del piano superiore cominciano ad andarsene.

LaO ha un'idea: realizzare una performance con aeroplanini di carta da lanciare sulle persone sottostanti.
Cerca un foglio in borsa: non c'è...
Chiede al vicino: non ha bagagli.
Chiede all'altro vicino che risponde: "silenzio, non capisco!".

20.10 Lao indispettito vuole andarsene....
MA: la via d'uscita è bloccata da poltroncine e persone, l'unico passaggio disponibile (perchè a 2 metri dalla sua poltroncina) è la scala che conduce al piano inferiore, dove sono appollaiati i ricchi invitati.
LaO si dirige verso quella scala.

Signorina frigida indiana assistente alla sala: "dove va? è vietato l'accesso al piano inferiore"
LaO: "devo semplicemente uscire, non capisco e non riesco a stare qui"
Frigidaire: "la prego cortesemente di usare la scala nell'altro lato, questa non può esser usata dai non invitati alla conferenza"
LaO: "ma è impossibile arrivare all'altra scala...."
Frigidaire: "attenda la conclusione della conferenza"
LaO: "senti, non mi chiamo Dorothy e non ho delle scarpette che in due secondi mi posson portare dove voglio. o mi lasci passare e mi tolgo dai coglioni oppure faccio un casino che manco t'immagini!"

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Non ho idea del perchè ho infastidito l'alcolica Garland, ma la frigidona mi fa passare.

Scendo al piano inferiore.
I Creditsuissari scoglionatissimi bevon champagne e ruttano come Bette Davis in "Piano piano dolce Carlotta", sono ottantenni con prostate decomposte e giovani incravattati pieni di neve che non sanno cosa sia Caravaggio, figuriamoci Gaetano Pesce.

Rimango dieci minuti, il tempo per sentire banalità del tipo: "in America è tornata la povertà", oppure: "le imprese devono innovare", oppure: "l'artista è un mercante", alla fine stremato me ne vado.

Alla fermata del 14 si avvicina un vecchietto 70enne, coloratissimo nell'abbigliamento e con una borsetta di stoffa rossa che fa battona.
L'orientamento sessuale del tipo è più che evidente :)
Esordisce così: "E' fuggito anche lei dalla conferenza?"
Si fanno 4 chiacchiere, lui è un gallerista.
La conversazione è molto più stimolante di quella lezione per bancari rincoglioniti.

martedì, giugno 12, 2007

Breaking news - Il paese normale

Mi ero promesso di non parlare più di politica, vista la merda in cui nuotiamo in questi giorni.
Ma questo articolo di Travaglio (giornalista che apprezzo pochissimo) non posso non segnalarlo.
Craxi è morto in Tunisia come ladro.
Veltroni parla di "crisi democratica" solo perchè i colpevoli ora sono i bassotti della sua banda...

Alice balla a casa mia

Πad: ho comprato Alice nel paese delle maraviglie e il cd nuovo di Manson ispirato appunto ad Alice
LaO: Alice? sai che la adoro, vero?
Πad: non sapevo! tu adori talmente tante cose, non le ricordo tutte!
LaO: lo conosco a memoria

Alice was beginning to get very tired of sitting by her sister on the bank, and of having nothing to do: once or twice she had peeped into the book her sister was reading, but it had no pictures or conversations in it, `and what is the use of a book,' thought Alice `without pictures or conversation?'

LaO: l'ho letto al telefono ai miei uomini preferiti: Eu e altri. se vuoi stanotte ti chiamo...
Πad: o_0 ?
LaO: era la lettura della notte insonne: mandavo sms a vari tipi sperando di trovarli svegli; il primo che rispondeva si subiva la mia chiamata con "Alice was beginning..."
Πad: ahahhaha
LaO: beh sai come son fatto... è un modo per fare gruppo...

lunedì, giugno 11, 2007

Suocere

Week end lungo, fatto anche di traslochi e lavoretti vari, che han visto la collaborazione LaO, Eu e Lao's Mamma: un tripudio di isterie e carte di credito.

Scena 1: supermercato
Eu: prendo una cornice a giorno
LaO: ok, mettila nel carrello...
Arriva Mamma.
Mamma: che è sta roba?
LaO: una cornice...
Mamma: e tu useresti sta cosa prefabbricata come cornice?
LaO: è di Eu
Mamma: ah... (guarda Eu) beh, i gusti son gusti :)

Scena 2: Mamma's home (prima di pranzo)
Mamma: hai visto la nuova icona per la camera da letto che ho comprato?
LaO: no, dov'è?
Mamma: eccola... ti piace?
LaO: si, carina (in realtà urenda, ma vabbè...)
Mamma: falla vedere ad Eu
(Eu si lava le mani in bagno con la porta aperta, io e mamma discutiamo di fronte alla porta...)
LaO: Eu ti piace?
Eu: mmmm sinceramente no!
Mamma: almeno è sincero...
Eu: ma di chi è sta cosa?
LaO: di mia mamma :)

Scena 3: LaO's house a Milano (cena)
Mamma: per fortuna ormai nelle relazioni sociali non si da più del lei a nessuno
Eu: beh, a Messina all'arcivescovo si da del Voi
Mamma: ancora a quei livelli siete?

[la parte sulle carte di credito la lascio ad un prossimo post]

giovedì, giugno 07, 2007

Ti prego, racco[mandami]

Mi piace l'aria da frocetto passivo e bidonaro di Lapo Elkann (del tipo: ti fissa un appuntamento in chat dopo averti fatto sbavare per le perversioni che ti promette e poi ti lascia a bocca asciutta all'angolo della via, staccando la cellularessa senza nessuna pietà).

Leggo con meraviglia che Vogue America ora lancia l'agnellino nell'olimpo della moda.
Quanto valgono un cognome e una raccomandazione...

Io ho cercato di raccomandarmi al mio politico di riferimento: Uri.
LaO: senti cara, se un giorno diverrai assessore alla cultura io sarò consulente in arte contemporanea e minchiate annesse, oggay? (lo farò aggratise, senza compenso, basta tu mi faccia far vaccate)
Uri: quando sarò assessore, non ci sarà l'ombra di un consulente, basta col sistema sovietico!
LaO: allora ti farò da suggeritore, riempiremo i musei con colate di gomma, stupri e vomitate sul pubblico. ti trasformerò nel mecenate di tutti gli artisti pazzi del globo!
Uri: l'ente pubblico non deve fare. deve porre le associazioni in condizioni di fare
LaO: oggay, vado ad iscrivere subito l'associazione "LaOllo's minkiate" all'albo ufficiale
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Non so ballare il tango
Non so ballare il valzer
Non so ballare niente
Mi dondolo in disparte
In piedi contro il muro
Guardo il mio futuro
Perso in una marea d'ombre
E dentro le tue mani
Sono una luna piena
Resto lassù a guardare la tua voglia che
Piena in piena
Prendimi stasera
Sono in piena in piena
Prendimi la testa fra le mani
E tocca la paura vera
La mia timidezza mi incatena.

mercoledì, giugno 06, 2007

Aria

Ultimamente c'è la corsa in farmacia per acquistare etile: il giochino erotico più economico e legale che ci sia, sebbene provochi i suoi effetti collaterali.

Certo, non fa screpolare il naso come il popper, costa solo 11 euro e il gelo su per il palato ravviva...

Capita però, come segnala le80, che spesso si arrivi in farmacie sprovviste o che ci si senta dire: "ne avevamo, ma oggi ne abbiam venduti 4 e siam senza".
Evidentemente saranno molti gli incontri "aiutati" dagli spruzzi freddissimi.
Ieri però al supermercato mi sono imbattuto in una strana scoperta: sullo scaffale dei cerotti sono comparse delle bombolette di etile Farmamed a 4 euro e qualcosa.
Dite che han fiutato il mercato?
A questo punto, quando l'Esselunga venderà dildi e maschere di lattex?

martedì, giugno 05, 2007

Family (e basta...)

Un pomeriggio di giugno non molto caldo.
Milano, zona periferica, invasa da extracomunitari.
Passeggio annusando gli odori e guardando i visi.

Entro nel sancta sanctorum di Comunione e Liberazione.

Riunione: io, un uomo e una donna.
I due sono marito e moglie, fedi agli anulari ben visibili.
Lei è secca secca, accento bergamasco.
Lui è molto carino (non fosse per il culo simil Moby Prince che si trova attaccato), accento meridionale.
Per caso durante la conversazione si inizia a parlare di case.
I due DICO[:no!] che ormai trovar casa a Milano è impossibile, e loro non voglion sacrificare il dono di Dio senza costruire una famiglia.
Parto per una strana tangente, smetto di ascoltarli e un trip fatto di Papesse volanti, gay fornicatori e gatte morte mi accoglie con gentilezza.

Unica soluzione: fuggire dalla riunione e abbandonarmi alle visioni pomeridiane del solito festival.

Arrivo nella sala buia.
Sullo schermo un ragazzo è steso in un vasca da bagno e un signore sta pisciando nella sua bocca. Detta così può sembrare una vaccata porno, ma al contrario il film è molto poetico, sulla continua ricerca di "un" giorno migliore nella vita di un sognatore.
Poi iniziano dei corti sulla vecchiaia, tra cui il delicato Sístole/Diástole, centrato sulla malattia, morte e vedovanza gay (applausi convinti a conclusione del corto).
Si finisce con un documentario bellissimo: [in]visible years (che potete vedere nel sito ufficiale), con interviste sulla quotidianità dell'essere anziano e gay, sui ricordi degli anni senza l'incubo dell'AIDS, sulla voglia di famiglia e di eredi, sulla fine imminente.

Esco dalla sala e penso alle famiglie che ho visto sullo schermo.
Le confronto con quella della riunione.
Rido salutando Ango.

lunedì, giugno 04, 2007

Burn, burn baby

Charles Trenet cantava: "Quand notre coeur fait boum", un motto che si adatta benissimo al film di ieri sera: "The boubble", visto al festival del cinema gay.

Storia carina, che fa molto fotoromanzo postmoderno dove la politica e l'impegno non deve mai mancare.
Godibile per certe battute, strappalacrime in alcuni momenti, ma alquanto sconclusionato.

Assurdo l'inizio: un soldato israeliano ferma ad un posto di blocco un palestinese.
I due si scambiano un veloce sguardo.
Il soldato torna a casa.
Dopo qualche giorno qualcuno bussa alla porta del militare, chi sarà mai?
Semplice: il palestinese innamoratosi del soldato.
E' come se io in visita al quirinale mi innamorassi del primo corazziere che tiene la guardia ai gioielli di Napuletano e dopo 3 giorni mi fiondassi nel suo materasso, senza incontrare alcun problema nel rintracciare il suo indirizzo nel dedalo delle viuzze romane.
Mah...

Inaccettabile inoltre la conclusione: i due per fuggire dall'impossibilità di un amore che sia in grado di vincere le barriere delle guerra, si fanno esplodere assieme (per iniziativa del palestinese).
E' come se io ed Eu dovessimo colmare le nostre diversità geografiche riproponendo una nuova Capaci.
Mah...

In compenso ho scoperto alcune cose osservando i gay in branco in una situazione diversa dal solito locale/discoteca:
1 - la borsa non deve mai esser messa in terra quando si è al cinema, a costo di incancrenirsi le gambe sotto Louis Vuitton pensanti come il sarcofago di Ramsete;
2 - meglio sembrare carboni ardenti che andar in giro pallidi come il sottoscritto: il 93% degli spettatori è caldo di lampada come un saccottino Mulino Bianco appena sfornato;
3 - tra i vecchietti gay il papillon va di moda (i capelli bianchi lo portano tutti);
....

venerdì, giugno 01, 2007

Ci manca solo Madonna canterina

Stamattina son uscito col maglione di lana.
Adoro la pioggia, e pure rintanarmi al calduccio.
Ok, son parole da settembre, ma è colpa mia se il termometro segna 19 gradi?

Ieri sera siam andati a vedere (con molto ritardo rispetto all'uscita) The history boys e devo dire che ne vale la pena.
Bel film, non capolavoro, ma convincente, lo consiglio.
E pensare che noi ci siam andati solo perchè abbiam scoperto che lo sceneggiatore era il divino Alan Bennet.

le80 mi informa che è morto un suo amico per arresto cardiaco... io lo informo che due "conoscenti" han fatto la stessa fine.
Tutte e 3 le vittime erano reduci dallo stesso locale/esperienze.
Non abbiamo tratto conclusioni, però forse c'è del marcio in giro.

Oggi Lifegate cambia frequenza.

Aldo: guarda che vi aspetto il 19!
LaO: ok, certo che è un ottimo periodo per te questo...
Aldo: tutta la mia vita e' sempre stata un ottimo periodo
LaO: che saggezza!

E' morto Brialy: un altro pezzo di nouvelle vague che se ne va.
[Ringrazio anticipatamente tutti coloro che si uniranno nel ricordo]

Nico: ho conosciuto il figlio dei proprietari di RadioInvidia: Andrea
LaO: radioindividia? e che è? 'na radio per gay senza pisello?
Nico: hehehhe boh lui effettivamente il ragazzo è gay e si traveste, mi ha proposto di divider casa a Trieste
LaO: ho capito :)

---

"What's the frequency, Kenneth?" is your Benzedrine, uh-huh
I was brain-dead, locked out, numb, not up to speed
I thought I'd pegged you an idiot's dream
Tunnel vision from the outsider's screen
I never understood the frequency, uh-huh
You wore our expectations like an armored suit, uh-huh