E fuvvi un giorno che passò furiando, quel bieco fantasma della guerra; allora udissi un cozzar d'armi, un saettar di spade, un tempestar di carri e di corsieri, un grido di trionfo e un uluante urlo e colà ove fumò di sangue il campo di battaglia, un luttuoso campo santo levarsì, e un'elegia di preghiere, di pianti e di lamenti.

venerdì, luglio 21, 2006

Il mondo fece ZangTumbTumb (e continuò come sempre)



ERG SWEETNESS

La benzinaia ha distacco dolce

vicino al serbatoio.

Il fluire rotorio

dalle cifre dei litri

entra negli occhi cullati

dal rumore erogante.

Trattiene la mano fino al pieno.

Quando poi

inizia a sfogliare

banconote da restituire.

ALBERTO MORI

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Ieri serata di poesie e video.
Telefona L. che mi chiede di accompagnarlo ad un reading di poesie di Alberto Mori e del Puccio, la cosa sembra interessante, nonostante la stanchezza lo accompagno.

Risultato: un delirio collettivo!
Alberto serioso declamava i suoi versi in preda a ispirazioni simil Filippo Tommaso Marinetti: urlava, batteva le mani, sbadigliava, starnutiva, etc.
Il Puccio strafatto leggeva come un operaio dopo 13 ore di tornio le sue poesie dedicate al suicidio (suo?).
Gli intermezzi erano rappresentati dai video "poetici" realizzati dai due artisti.
Quelli di Puccio belli, almeno alcuni (dei rebus viventi con lui che abbaiava in mezzo allo schermo, alcune visioni lisergiche, etc); quelli di Alberto assurdi e interessanti nello stesso tempo: minuti e minuti di camera che scorre sulle impronte lasciate dai camion sulla sabbia, su fiamma accesa, su dei containers.
Alla fine applausi (per qualcosa meritatissimi, per altro no, ma ormai nessuno ha più il coraggio di fishiare) e tutti fuori.

Nel chiostro odore di birra, sudore, cani, canne etc.

Mentre aspettavo di recuperare L. ho staccato alcuni manifesti dalle pareti e me li sono portati a casa (mi serviva il calendario delle proiezioni della cineteca, ma non c'era uno straccio di volantino, quindi...).
Ora sopra il frigorifero dominano le magnifiche gambe di Silvana Mangano.

4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

"Il Puccio strafatto leggeva come un operaio dopo 13 ore di tornio le sue poesie dedicate al suicidio (suo?)."

...Vostro?! ;p

5:12 PM, luglio 21, 2006

 
Blogger laollo said...

continuava a ripetere
"arriverà la fine - arriverà la fine - arriverà la fine"
e ke kazzo, volevo gridare: "ed ora: un surprize party" :)

5:23 PM, luglio 21, 2006

 
Anonymous Anonimo said...

arrivera' la fine...prima poi si che arrivera' porco cane...spero di aver un posto in prima fila :)

8:36 AM, luglio 24, 2006

 
Blogger laollo said...

io preparo i cestini coi popcorn.
si sa mai... metti che lo spettacolo sia noioso.

9:20 AM, luglio 24, 2006

 

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