E fuvvi un giorno che passò furiando, quel bieco fantasma della guerra; allora udissi un cozzar d'armi, un saettar di spade, un tempestar di carri e di corsieri, un grido di trionfo e un uluante urlo e colà ove fumò di sangue il campo di battaglia, un luttuoso campo santo levarsì, e un'elegia di preghiere, di pianti e di lamenti.

venerdì, ottobre 31, 2008

Agita e ingoia

Ieri cena coi vicini Portoghesi e il pianista con la moglie affarista.
Si è scoperto che:

- il pianista da 5 anni gioca al superenalotto la stessa combinazione a ogni estrazione. Il problema è che non controlla mai i risultati, quindi ha accumulato diversi premi non ritirati;

- la figlia dei Portoghesi (3 anni) ha tanti compagni d'asilo extracomunitari...
Porto_figlia: mamma, domani (31 ottobre NDR) farà la festa Aulin
Porto_mamma: e quanti anni compie?
Porto_figlia: non lo so, si fa festa e basta...
Porto_mamma: e da dove arriva Aulin?
Porto_figlia: non lo so... è una festa: Aulin... ci vestiamo da fantasmi...

- l'affarista fa uso di sugo al pomodoro per rivitalizzare le sue ovaie. L'ho scoperto entrando nella sua cucina per recuperare il pentolino del sugo per le orecchiette. M'ha accolto dicendomi: "sai, quando sei un pò giù, un buon sugo ristretto di pomodoro è quello che serve: risveglia il buon umore e poi... beh, si festeggia!";

- il pianista ha scoperto come ritrovare soldi persi da altri per strada seguendo un corso di formazione tenuto dai barboni sotto casa.

giovedì, ottobre 30, 2008

Libera nos

Le luci coinvolgono lo spettatore. Molto.
I costumi son eleganti e curati. (E ci credo, li ha fatti Marras).

Detto questo, il resto dello spettacolo è difficile da definire.
Ieri siam andati a vedere "Sogno di una notte di mezza estate" con la regia di Ronconi.
Per farla breve: è uno spettacolo del solito Ronconi.

Scenografia luminosamente disturbante e spocchiosa.
Capisco che può esser figo scrivere ATENE su uno sfondo bianco al posto di ricostruire la città, o far scivolare sul palcoscenico nudo e nero le lettere F O R E S T A costruite come fossero ciclopi e illuminate all'interno, o calare dall'alto la parola LUNA che si accende e si spegne a seconda delle fasi. In questo modo si evita allo spettatore la sciagura di perdersi nell'ammirare i fronzoli scenografici e così si può concentrare sugli attori e sulla vicenda, ma dopo 15 minuti con un neon sparato negli occhi anche un cieco vorrebbe avere dei Ray Ban a portata di mano.

Gli attori saranno bravi, ma perchè quando recitano con Ronconi devono urlare e sfiatarsi per un tempo interminabile?

Ecco: il tempo... TRE ore e VENTI son un pò tante, non trovate?

Queste annotazioni però non mi permettono di dire che lo spettacolo sia da cestinare, anzi: lo spettacolo è notevolmente sopra la media delle messe in scena che si vedon di solito, anche se a dirlo mi sento un pò deficente.
Il testo c'è (anche se Ronconi fa pronunciare parole che ai tempi del bardo non esistevano - tipo "il mio cuore è d'acciaio"), il lavoro d'invenzione creativa NEL testo e non sul testo - come dice il regista- si vede.
Ma che palle!

Le testoline cadenti (soprattutto nel primo atto) eran molte.
La signora vicino a Eu addirittura s'è stravaccata a bocca aperta sulla poltrona. Io ho chiuso gli occhi penso 3 volte.

Lascio a voi la decisione se spender soldi per andare a teatro o meno.

mercoledì, ottobre 29, 2008

Salvation

Ne ho già parlato più volte, ma evidentemente non tutti capiscono.

Mancano più di due mesi a Natale/capodanno/etc. e sapete che, per tanti motivi, io quel periodo (e le festività/vacanze in genere) lo passo da solo.
Quindi mi domando: per quale cazzo di motivo uno deve chiedermi che FAREMO a capodanno e se vogliAMO aggregarci alla sua iniziativa?

Detto questo, ringrazio la pioggia di oggi che sollecita positivamente le mie sinapsi, altrimenti sarei già in depressione vacanziera cercando di trovare qualcosa con cui riempire le 3 settimane natalizie che solitamente non trovo mai...

martedì, ottobre 28, 2008

Scodellami la testa

Non amo parlare del mio lavoro e dei miei colleghi in questo spazio.
Ma ogni tanto...

Ultimamente ho perso alcune ore per spiegare a una collega a utilizzare un programmino per scrivere messaggi e altre cose.
La collega, che evidentemente non ha voglia di accollarsi questa nuova attività, dice di non capire.
Il sottoscritto è così obbligato ad aiutare (o sostituire) la tipa.

Oggi mi vien fatto presente che i problemi permangono.
Io ho risposto: "E' la decima volta che le spiego il da farsi, se non è in grado di capire affittatele una maestra di sostegno".

Non son stato cattivo, vero?

lunedì, ottobre 27, 2008

Ritorniamo in strada

Capita che si vada a vedere un film alla Cineteca.
Capita che l'orario pubblicato sul sito sia diverso da quello pubblicato sulla locandina del cinema.
Capita di esser accompagnato da uno splendido Kk.
Capita che mentre cerco di capire quale sia l'orario esatto un ragazzo ventenne che sta scaldando un pò di fumo mi chiede se so a che ora ci sarà la proiezione.
Capita che mi offro volontario per andare dalla maschera a chiedere spiegazioni.
Capita che dopo aver chiarito la questione mi riavvicino a Kk e al ventenne e trovo i due impegnati in chiacchiere.

ventenne: "io sono al primo anno, però tu lavori alla Statale, vero?"
Kk: "beh, studio... però in questo periodo collaboro con l'ufficio XYZ"
ventenne: "ah, ecco perchè ti ricordavo: sarò venuto cento volte a chieder informazioni!"
LaO: "ecco, vedi Kk: hai svolto così bene il tuo compito che gli utenti tornavan mille volte a chieder spiegazioni e..."
ventenne: "anche tu studi in Statale? a che anno sei? al terzo?"
LaO (che per poco non viene al pensiero di mostrare 10 anni in meno): "se ripeterai ancora questa frase diventerai il mio Rossano!"

lunedì, ottobre 20, 2008

Un Grande Freddo così non lo sentivo da mai

Accettare lo strano appuntamento con la vita è una pazzia?
Visti gli ultimi accadimenti direi di si.

Dovremmo avere la leggerezza dell'Ornella delirante in piazza Duomo per sopravvivere (la cronaca della serata la trovate da Pero: mio compagno di poltroncina).

All'ennesimo fallimento a cui sto assistendo vorrei esclamare (come ha fatto la gattina dai capelli rossi dopo il quinto brano stoppato alle prime note e ricominciato tra una soffiata di naso e l'altra): "Che palle la perfezione!" e affidarmi a basi preregistrate che fan tanto bene alla nostra Loredana.

Ma invece siam qui.
Un altro vodka Martini scende come la notte e va via.
Scende così in fretta che manco permette di accorgermi che qualcuno sta male accanto a me.
Corro e non so dove vado, forse è il caso di fermarmi.
E non c'è niente di più triste che esser incapace di farlo.
E' necessario che si prosegua all'infinito, fino a quando una nuova gelida serata ci si presenta davanti?

Il mondo s'è fermato, scendo giù.

Ma al prossimo treno ci sarà un passaggio per me e sicuramente un posto caldo dove trovar riparo se avrò freddo.

[preciso che questo non è un post su questioni amorose, ma vitali... e non precisamente mie... chi, come al solito ultimamente, chiede se son tornato single stia tranquillo: non ci penso ;)]

giovedì, ottobre 16, 2008

Preghierina della sera

Qualche tempo fa, di ritorno a casa di mamma dopo esser passato dalla stazione Centrale.

LaO: mamma, il prete XYZ (che le faceva la comunione) oggi era al bagno della stazione centrale
LaO_mamma: infatti son 2 mesi che faccio la comunione dalla Maria (la signora che distribuisce la comunione in parrocchia NDR) almeno so che con suo marito non fa più niente e che le mani forse sono pure

mercoledì, ottobre 15, 2008

Lamette dolci fosforescenti

Ne ho pieni i coglioni di questa esigenza di sicurezza!

Non è possibile che ci siano jeep color verde militare nelle vie e che le prositute con cui chiacchieravo siano state rimosse come cacche sull'asfalto.
E poi sti carabinierucoli che fanno?
Passano il tempo a bere caffè nei bar o a romper la minchia a qualsiasi immigrato che si sieda su una panchina.
Una ricerca spasmodica per trovar il clandestino o lo spacciatore, quando la droga potrebbero trovarla con molta più facilità in qualche posto più istituziaonle, chic e nobile di un giardino pubblico.

Il massimo poi è a Crema (città di 30mila abitanti).
Nella via in cui abito, isola pedonale centralissima, passeranno circa 3 macchine di polizia/vigili/carabinieri all'ora, inquinando come non mai e occupando per ore il suolo pubblico poichè gli ometti dell'ordine fanno soste infinite nei diversi bar cittadini.
Inoltre, per le strade del centro la notte è un fiorire di posti di blocco e di etilometri, tutti posizionati a pochi metri dai bar più frequentati.
In questo modo comuni e stato fan cassa grazie alle multe.

Che fare?

martedì, ottobre 14, 2008

Pelle e palle

Pero a volte è meglio del prof. Morelli.

LaO
: mah, direi che mi sento bene
pero: mmmm, sei sospetto
LaO: ho pensato che dovevo uscire dal tunnel della sopportazione e diventare protagonista; un pò come la Claudia: prender in mano un libro e trovar in esso le risposte, solo che invece della bibbia userò il kamasutra. per non finire come tu sai chi devo prender la vita per le palle, leccargliele, farla venire e poi farmi metter incinta. ho reso l'idea?

lunedì, ottobre 13, 2008

Un centimetro di pelo di donna costa mille sputi

La vita cambia

Don't bother saying you're sorry Why don't you come in? Smoke all my cigarettes again

Ogni tanto ho bisogno d'aria

Every time I get no further How long has it been? Come on in now Wipe your feet on my dreams

Soffocavo

You take up my time Like some cheap magazine When I could have been learning something Well, you know what I mean

Senza che nessuno se ne accorgesse

I've done this before And I will do it again C'mon and kill me baby While you smile like a friend Oh and I'll come running Just to do it again

Ho ucciso

You are the last drink I never should have drunk You are the body hidden in the trunk You are the habit I can't seem to kick You are my secrets on the front page every week You are the car I never should have bought You are the train I never should have caught You are the cut that makes me hide my face You are the party that makes me feel my age

Ho riso

You're like a car crash I can see but I just can't avoid Like a plane I've been told I never should board Like a film that's so bad, but I've just got to stay 'til the end

Vivo

Let me tell you now - it's lucky for you that we're friends

venerdì, ottobre 10, 2008

Resina

La pazzia è il miglior regalo che ci potesse capitare.
Chi mi conosce sa che attorno a me girano molte personalità eccentriche e anche alcuni casi piuttosto "originali" (Nico in primis).

Ho passato gli ultimi due giorni in mezzo a questioni "pazze".

Prima a teatro, con "Ritter Dene Voss", poi a una conferenza sui trent'anni della legge Basaglia.

Lo spettacolo ve lo consiglio: molto interessante, sebbene a tratti difficile e inquietante, recitato da attori perfetti.

La conferenza purtroppo non ve la posso consigliare, visto che non è replicabile.
Io ero presente per intervistare Mario Novello (uno psichiatra 83enne dall'intelligenza suprema "padre" della legge del 1978) e ci sono andato per obblighi di lavoro senza grande voglia.
Devo però confessare che dopo qualche minuto passato nel teatro semivuoto non mi pesava più la trasferta. I "matti" mi avevan, come al solito, conquistato (e ci son riusciti a fine giornata con un "Aspettando Godot" portato in scena con professionalità) e i racconti sulla necessità di una legge che doveva ridare dignità non tanto ai matti, ma a uno Stato mi avevano legato alla poltrona.

Ci sarebbe molto da dire su ciò che ho sentito, su ciò che son riuscito a farmi dire da Novello.
Una cosa però mi ha portato ad ammirare quell'uomo: la sua ferma lotta - ancora oggi, nonostante qualcuno voglia ripristinare i manicomi attraverso referendum - a ogni forma di "punizione" o "incarcerazione" della diversità e della malattia, perchè come mi ha confidato l'illustre professore: "chi ha paura del diverso è contro l'umanità".

mercoledì, ottobre 08, 2008

Zì-Ba(L)d[R]one

UNO
Venerdì, mentre ero bloccato in macchina sulla tangenziale est, mi son ascoltato una trasmissione di Radio3 che promuoveva "La figlia della gallina nera": libercolo scritto da una filosofa italiana che vive a Parisgi. La tipa sembraava una donna che vota Berlusconi ma dice di esser Veltroniana/extraparlamentare. Il libro sembrava caruccio, così domenica pomeriggio alla Feltrinelli me lo sono letto (tempo necessario per la lettura: un'ora e dieci).
Risultato: una rottura di minchia che manco la peggior Liala poteva realizzare. Una borghesuccia di quart'ordine che è felice nel comunicare come la nonna non perdesse tempo per manifestar decoro anche di fronte alle bombe su Milano e che finge di scandalizzarsi nel rivelare il significato di pecolla (che da me si chiama pecola). Da evitare.

2
Domenica sera ero vedovo. Il marito si intratteneva con la delegazione svedese. Che fare? Non ho trovato di meglio che guardarmi il caro e vecchio Brando ne "Riflessi in un occhio d'oro" con la sempiterna Lizzy. Film magnifico. Ringrazio m. per avermi recuperato la copia.

Trois
Ieri sera ero vedovo. Il marito pizzava con delle amiche. Che fare? Non ho trovato di meglio che ubriacarmi di vodka Martini all'elephant col Fra. Ora, mi spiegate perchè le froce stronze con cui avete scopato per una vita quando sono in un locale in compagnia di un bell'imbusto non si degnano di salutare? Io non mi vergogno mai di scambiar saluti e soprattutto spiegare a chi mi accompagna che il saluto è dato a ricordo dei momenti giulivi passati assieme.

Four
LaO: ciao Fa, io vado a sedermi, se dovesse arrivare mio marito s...
Fa: devo entrare a dirtelo o devo far finta di non averti visto?
LaO: cosa?
Fa: lui sa che sei qui?
LaO: certo!
Fa: ah... beh, io sarei stato ai tuoi ordini... se m'avessi detto di tacere io avrei taciuto.

venerdì, ottobre 03, 2008

I enjoy being a girl

Piove, governo ladro!
Che fare quindi?
Andar per mostre può essere una buona soluzione.

Per chi è a Milano segnalo una bella iniziativa che si divide tra lo Spazio Oberdan e la Triennale Bovisa: la mostra antologica su Alfredo Jarr.

All'inaugurazione, ieri sera, c'era parecchia gente che non era presente solo perchè fa fico esserci, ma anche perchè per una volta ogni tanto si parla di Africa, di comunicazione e politica, di terzo mondo e di d'arte, dando finalmente corpo a quell'idea di arte pubblica che spesso non si capisce che sia.

Consiglio vivamente la visita.
Io così mi son preparato anche per le prossime vacanze africane.

giovedì, ottobre 02, 2008

Sbucciami come se fossi vergine

Ieri sera su un canaletto locale ho rivisto Patty Pravo.
Parlava del suo rapporto con le gomme da masticare durante la sua adolescenza.
Diceva che, per risparmiare, dopo aver usato una cicca tutto il giorno la sera se la toglieva da bocca e la metteva in un bicchiere colmo d'acqua, così il mattino dopo poteva tornare a ruminare una gomma quasi nuova.

Quest'intervista mi ha ricordato una ragazza che ho "esaminato" nel periodo delle selezioni di settembre.

La tipa è piuttosto una bava di minchia: alticcia, magretta, celebralmente sottodotata, amante del fancazzismo e dei fiori.
Entra nella stanzina, le dico di sedersi.
Io inizio con domandine del cazzo.
Lei risponde continuando a ruminare la cicca che ha tra i denti.
Vorrei dirle di smetterla, ma cerco di aver pietà mentre il suo punteggio crolla miseramente e non riesco a trovare appigli con cui salvare la sua selezione.
La ragazzetta finisce di parlare e mi guarda.
Ricambio il suo sguardo iniziando una sorta di quiz sull'ordinamento dello Stato.
La tipa prima di rispondere fa un bellissimo pallone con la cicca tipo quelli (per me irrealizzabili) della Daniela Goggi durante la reclame della Big Babol.

LaO: scusi, signorina, per favore può prender la sua cicca e toglierla dalla bocca?
LeI: oh, le da fastidio?
LaO: diciamo che disturba la nostra conversazione...
LeI: se vuole... dove la butto?
LaO: la appoggi sul tavolo, dopo questa chiacchierata continuerà la sua masticazione...
La ragazza obbedisce.

Non sapevo di aver suggerito un rimedio inventato anni orsono dalla divina Patty.