E fuvvi un giorno che passò furiando, quel bieco fantasma della guerra; allora udissi un cozzar d'armi, un saettar di spade, un tempestar di carri e di corsieri, un grido di trionfo e un uluante urlo e colà ove fumò di sangue il campo di battaglia, un luttuoso campo santo levarsì, e un'elegia di preghiere, di pianti e di lamenti.
7 Comments:
ooohhhhhhh.....
5:50 PM, luglio 26, 2006
Lo associo a questa canzone di Giuni Russo un po' il buon Mapplethorpe io...
Hanno corpi inquietanti
Che distendono al sole
E alle lune nascenti
Perdono ogni pudore
I ragazzi del sole
Hanno i sensi nascosti
Sotto i banchi di scuola
Vanno in cerca d’amore
E tu non turbarmi come quella volta
Quando spiavi dietro alla mia porta
E nel freddo inverno
Si tenevano stretti
I ragazzi del sole
Sotto i jeans aderenti
Hanno mille misteri
E concedono al buio
Rilassanti piaceri
Hanno padri severi
Sguardi dolci e violenti
Vanno in giro da soli
Con la notte tra i denti...
8:36 PM, luglio 26, 2006
wow...bella!!ma senza tormento:notte bella riduci la mia pena ma fammi forte;o)
8:42 PM, luglio 26, 2006
perfetta simbiosi Penna e Mapplethorpe
9:02 PM, luglio 26, 2006
@ ape
aaahhh
@ pero(thorpe)
E alle lune nascenti
Perdono ogni pudore
perfetta descrizione degli Altari di Mapplethorpe: la mia prima sua mostra.
@ sonia
adoro il tormento, è ciò che spinge a continuare.
@ pib
Penna e Mapplethorpe sono tra i responsabili della mia formazione sessuale.
grazie a loro ho scoperto il senso dell'erotismo, della bellezza, del piacere, della disperazione, del tormento...
9:22 AM, luglio 27, 2006
il piacere della bellezza dell'erotismo nel tormento della disperazione..hai ragione...hai ragione
11:21 PM, luglio 27, 2006
non so, ero piccolo eppure queste visioni disperate eppure bellissime mi affascinavano tantissimo.
9:24 AM, luglio 28, 2006
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