E fuvvi un giorno che passò furiando, quel bieco fantasma della guerra; allora udissi un cozzar d'armi, un saettar di spade, un tempestar di carri e di corsieri, un grido di trionfo e un uluante urlo e colà ove fumò di sangue il campo di battaglia, un luttuoso campo santo levarsì, e un'elegia di preghiere, di pianti e di lamenti.

giovedì, agosto 31, 2006

Clemente I love you

Ridurre le nostre truppe in Afghanistan e non tagliare la spesa sociale in Italia. Lo ha detto il neo segretario di Rifondazione comunista Clemente Mastella.

Jena (La Stampa, 29.08.2006)

mercoledì, agosto 30, 2006

MammO

Questa proprio ci mancava: un maschio incinta!

Mi chiedo come debba essere per un uomo vedersi crescere la pancia e sentir qualcuno che scalcia dentro.
Il problema poi è l'idea di partorire questa creatura.
Uh diu!!!
Meglio pensare alle cicogne, ai cavoli, ai folletti.

lunedì, agosto 28, 2006

E poi tornare qui... riprendere?

Tornato Eu: felicità.
Tornato l'amore: meraviglioso (ma non se n'era mai andato).
Tornato il sesso: godimento.
Tornata la sveglia alle 6.55: dramma.
Tornato sulla tangenziale: oggi zero traffico.
Tornato in ufficio: voglia saltami addosso.
Tornato il caos: BENVENUTO!

sabato, agosto 26, 2006

Vestiti come dei bonzi per andare a pranzo


Tra poche ore torna Eu.
Appuntamento a Linate con pasticcini, southern e tutta il mio amore per dargli il bentornato.

Che rimane dell'estate?
Forse una canzone.

La colonna sonora (trash-demenzial-assurda) della mia (trash-demenzial-assurda) estate 2006.

Il mio slip fa pam pam

Se non ballo in discoteca dici sono demodè
Ma se porto l'orecchino tu mi giudichi un bebè
Ma se apro quella bocca non mi fai più ragionar
L'argomento non si tocca se bestiale vuoi gridar

Nooooo non mi usare, non mi cosare,
Non mi eccitare le fantasie
Io sono pronta senza bugie

Vedi, vedi .... il mio slip FA PAM PAM
(il tuo slip fa pam pam)
Il mio slip fa pam pam (il tuo slip fa pam pam)

Dimmi usi solo il sesso
Per scrostarti da papà
Le tue calze in seta nera
Sai già dove strofinar
Grande come una galassia
In una guerra stellar
Se la moto non s'accende
Sai già come rimpiazzar

No non mi usare, non mi cosare
Non mi eccitare le fantasie
Io sono pronta senza bugie

Vedi, vedi il mio slip fa pam pam
(il tuo slip fa pam pam)
Il mio slip fa pam pam
(il tuo slip fa pam pam)

..... il mio slip fa pam pam ....
(sospiri in dissolvenza.....)

- Leopoldo Mastelloni -

giovedì, agosto 24, 2006

Tre "uomini" a zonzo

La fotografia documenta una delle attività più "pericolose" realizzata durante queste vacanze estive: la scalata (di nascosto e fuorilegge) del Torrazzo di Crema.

Il gruppo di scalatori (da far invidia a Messner) era composto da me (ovvio), m. (che ha fatto da reporter) ed E. (- non Eu - che, prima di passare alla via illegale, ha cercato di corrompere qualche funzionario comunale per poter guadagnare un permesso).

Appuntamento alle ore 14 di fronte al comune, poichè negli uffici della casa del popolo cremasca è presente l'unico accesso al luogo da noi agognato.

L'idea è di entrare nell'orologio e sbucare dal balconcino che si affaccia su piazza duomo.
Dev'essere bellissimo stare lì, arringare la folla (i 4 clienti della pizzeria Luna) urlando "Libero amore in libero stato".

La prima spedizione (che voleva restare nella legalità) viene interrotta da un incontro poco fortunato con una signora conosciuta da E. che ci sbarra la strada.

Senza arrenderci passiamo all'attacco.
Come piccole Occhi di Gatto mettiamo i costumini che ci rendono invisibili e ripartiamo alla volta della torre.
Saliti al secondo piano degli uffici in ascensore, ci ha subito aspettati la prova più dura: attraversare un corridoio senza esser visti; successivamente la strada sarebbe stata solo in discesa.
La traversata però non presenta problemi.
Ci ritroviamo così in una sorta di archivio, da dove parte la scala a chiocciola per la torre.

m. con il suo passo da gattina in menopausa si fionda sulla scala e in un battibaleno siamo tutti e tre su una terrazza dietro l'orologio che è infestata dal guano dei piccioni (un puzzo terribile).

Il gioco è fatto, una nuova scala ci porta in cima alla torre.
Qualche scatto veloce veloce per immortalare l'evento e l'autoscatto per testimoniare la nostra presenza.

Unico neo: l'impossibilità di accedere al balconcino sprangato con un sistema collegato ai meccanismi dell'orologio (che fantasia, nè?).

A dire il vero il non esser stati scoperti ha reso l'evento un pò banale.
Sarebbe stato fantastico ritrovare le nostre fotografie sulla prima pagina del quotidiano locale come sfregiatori di un luogo istituzionale.
Sarà per la prossima volta.

Qualcuno ha monumenti da suggerirci?

giovedì, agosto 17, 2006

Per la serie Za Za Gabor era una dilettante

Tornato da Parigi.
Appena arrivo da mia mamma la discussione prende una piega strana, che porta al mio coming out.
La notizia non ha sconvolto moltissimo la signora ("una mamma in fondo sa tutto"), però dopo qualche minuto di sconvolgimento (minuto che dopo un giorno ancora non è finito), mi sento dire: "Ma scusa, tutti quei ragazzi che hai portato a casa erano, come dire... "amici"?".
"Che intendi? Fidanzati?"
"Beh... insomma..."
"In un certo senso si, anche se adesso, come puoi aver visto, sto con E. da un anno".
"Senti, non è l'ora che ti dia una regolata? Mi sembrano un pò tanti come quantitativo".

Anima santa di madre :)

venerdì, agosto 11, 2006

Paris qui dort

Et me voilà dans la ville lumiére.

Son qui da quattro giorni (in solitaria missione) e a parte qualche momento di noia e (molti) momenti di gelo, tutto é ok.

Vediamo di immortalare alcuni momenti significativi di auesto inizio di vacanza.

- Martedi' pomeriggio di fronte a Notre Dame prime relazioni con gli indigeni: un certo Jerome, studente alla Sorbonne 23enne, si inbdustria in una sofisticata operazione da "tabaccaio", che mi ha procurqto una piacevole passeggiata sull'Ile discutendo di cinema francese ed italiano.
- Mercoledi' tappa obbligata al Louvre dove tra preti italiani che sgridavano a voce alta i loro ragazzini, marchette che battevano nel sottopasso della piramide e un temporale biblico, ho rivisto Alberto: amico milanese con cui avevo in sospeso uno screzio. L'effetto Esselunga del museo (sembrava di essere alla cassa il 24 dicembre considerando la coda per accedere ad ogni singola opera), ci ha portato alla riappacificazione.
- Giovedi': gita ad Orsay e poi al Marais con A. Anche quisi deve scomodare la casualità. E' infatti strano trovare un cremasco a Parigi senza accordi precedenti.
- Questa mattina fa freddissimo, eccomi quindi rintanato in un internet cafe a ricaricare il telefono, leggere mail e notizie e aggiornare il blog, in attesa di vedere in un cinema vicino alla Sorbonne un vecchio film di Ozu (che sarà in giapponese con sottotitoli francesi):

A tutto questo si aggiungono i fantastici locali gay del Marais, ma ci sarà tempo :)

venerdì, agosto 04, 2006

Avventure

Anche per me iniziano le vacanze.
Questo spazio funzionerà ad intermittenza per un pò (almeno oltre la metà di agosto, poi si vedrà in base ai programmi).
A tutti ottimi giorni di riposo/viaggio/lavoro/ etc.
Che siano giorni pieni di avventure, come quelle di Alice: la bimba più simpatica che esista.

Alice was beginning to get very tired of sitting by her sister on the bank, and of having nothing to do: once or twice she had peeped into the book her sister was reading, but it had no pictures or conversations in it, `and what is the use of a book,' thought Alice `without pictures or conversation?'
So she was considering in her own mind (as well as she could, for the hot day made her feel very sleepy and stupid), whether the pleasure of making a daisy-chain would be worth the trouble of getting up and picking the daisies, when suddenly a White Rabbit with pink eyes ran close by her.


Seguite anche voi un coniglietto.
Buone vacanze.

giovedì, agosto 03, 2006

La ricerca del tempo perduto - Katherine scomparsa

Ieri sera con A. sono andato alla cineteca a vedere "Scandalo a Philadelphia" alla Cineteca, mentre lunedì sera, sempre con A., era stata la volta de "La rosa purpurea del Cairo" all'aperto.

Era un pò di tempo che non vedevo vecchie commedie americane al cinema (oddio i due film son di anni differenti, anche se calati "quasi" nello stesso periodo storico) e devo dire che è stato un piacevole ritorno.

Il cinema mi ha fatto compagnia fin da piccolo, senza di lui non credo riuscirei a vivere.
Ho adorato le storie raccontate dalle luci colorate sullo schermo dal giorno in cui mio padre (che tra mille difetti, aveva almeno il pregio di adorare il cinema) mi ha fatto vedere i suoi film preferiti.
Così conoscevo strani tipi del nord (da Bergman), un cow boy zoppo americano bellissimo (dio quanto ho adorato ed adoro John Wayne in Sentieri Selaggi), la vita di un dottore che aveva fatto conoscere i miei in una sala cinematografica (Il dottor Zivago), le assurdità del cinema di regime democristiano anni 50, un'attrice magnifica (Monica Vitti), e tanti altri.

Poi ho iniziato a conoscere nuovi miti da solo: le commedie americane, i film di Truffaut, "La gatta sul tetto che scotta", le Hepbunr, il cinema di Ozu, i cartoni animati francesi, etc.

Il cinema contemporaneo non mi piace moltissimo.
Soprattutto per il mancato rispetto dello spettatore, che si vede sommerso da tonnelalte di pellicole inutili.
Ma qualcosa rimane, ogni tanto, nella memoria.
Il più bel film degli ultimi anni credo sia Ferro 3 (per me ovviamente).

mercoledì, agosto 02, 2006

Lontani

Mi manca terribilmente...
Aspetterò...

Nel cielo passano le nuvole
che vanno verso il mare,
sembrano fazzoletti bianchi
che salutano il nostro amore.

Dio come ti amo
non è possibile
avere fra le braccia
tanta felicità
baciare le tue labbra
che odorano di vento
noi due innamorati
come nessuno al mondo

Dio come ti amo
mi vien da piangere
in tutta la mia vita
non ho provato mai
un bene così caro
un bene così vero
chi può fermare il fiume
che corre verso il mare
le rondini nel cielo
che vanno verso il sole
chi può cambiar l'amore
l'amore mio per te

Dio come ti amo
Dio come ti amo

[Dio come ti amo - D. Modugno]
[ Image par "Scènes de Lit et X 2000" de F. Ozon]

martedì, agosto 01, 2006

Capolinea

Forse ci siamo, e anche questo dittatore ha cominciato la strada verso il viale del tramonto.

Non concepisco alcuna forma di dittatura, sia essa di destra o di sinistra.
E soprattutto non sopporto quegli ignoranti (si, ignoranti) che ancora credono che un uomo come Fidel sia paragonabile ad un santo, ad un salvatore.
Un capo che afferma che l'omosessualità è «una deviazione che si scontra con il concetto che noi abbiamo di come deve essere un militante comunista» e che ha perseguito e persegue i gay è semmai un carnefice.

Evviva la rivoluzione sì, ma quella del post Fidel che, spero, porterà democrazia.