E fuvvi un giorno che passò furiando, quel bieco fantasma della guerra; allora udissi un cozzar d'armi, un saettar di spade, un tempestar di carri e di corsieri, un grido di trionfo e un uluante urlo e colà ove fumò di sangue il campo di battaglia, un luttuoso campo santo levarsì, e un'elegia di preghiere, di pianti e di lamenti.

martedì, luglio 18, 2006

Donne interrotte

Ieri sera per la prima volta ho partecipato ad una serata di Odissea 2006.
Lo spettacolo in programma prometteva bene, protagonista: Laura Curino.

L'idea di fondo era quella di mettere in scena alcuni spezzoni di vita di donne di vario genere: sarte, serve, pittrici, assassine, suore, sante, etc.

Questa la presentazione dal sito dell'attrice:
Telai narra di trame e complotti orditi intorno ad un'idea centrale: la tessitura di un'attesa, in cui una serie di signore che hanno all'attivo le più varie attività e biografie, aspettano il loro momento e la loro occasione.
Tra frammenti di cronaca puntuale e reinvenzione frenata, lo spettacolo presenta alcuni ritratti femminili che si intrecciano e si osservano, rimandando dall'uno all'altro, in una rete sempre più stretta.
Telai per e con Laura Curino, Sherazade del mondo industriale, che in questa occasione ripercorre biografie così vere da sembrar leggenda. Zanetta Casanova, Rosalba Carriera, Giulia Lama, suor Arcangela Tarabotti, Bakhita, nera santa delle badanti, Rosa Pozzolo, l'anonima moglie di uno scioperante costretto all'esilio, l'assassina Maria Tarnowska, rivivono tra momenti drammatici e lampi d'ironia, raccontando un plot per molti aspetti imprevedibile, in un gioco delle concatenazioni, che connette Storia e Memoria.

Dopo la visione però sono uscito dallo spelndido cortile cornice dello spettacolo con qualche dubbio.
Le "vite" narrate erano quasi sempre interessanti, e la bravura dell'attrice è fuori discussione.
Però, mostrare in poco più di un'ora 10 personaggi, è un progetto di difficile gestione.
Troppo brevi i racconti, troppa fatica per lo spettatore che deve saltare da una situazione all'altra senza continuità; infatti diversi sbadigli sono apparsi sui volti dei presenti dopo il quarto monologo.

In conclusione una lettura da "Le città invisibili" di Calvino: poco legata al contesto.

Peccato.
Minor confusione e maggior spazio a solo 3 o 4 personaggi "forti" avrebbero assicurato un ottimo risultato.

P.S. La serata comunque si è salvata grazie ad un gelato cioccolato-cassata in compagnia degli altri sventurati spettatori.

6 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Per me la splendida cornice che ospitava l'evento, una tenuta nobiliare che mantiene ancora i suoi fasti ed il suo splendore. (Ma "Luigia Pallavicini caduta da cavallo" sarà stata la padrona di casa??), val bene il viaggio e la serata.
Poi la compagnia: con m. non si sbaglia mai ed A. è una piacevole e continua scoperta. Il signor L. ,invece, resta un punto fermo. Almeno nella mia vita.
Lo spettacolo:... Lei è brava ma non abbastanza da sopperire alle mancanze del testo. Merita comunque una seconda possibilità.
Per ultimo il gelato che , non me ne si voglia, era una mezza porcheria!!!

Eu

6:57 PM, luglio 18, 2006

 
Blogger laollo said...

@ Eu
ok ai giudizi sullo spettacolo, per il gelato ormai ci rinuncio, sembra che le uniche cose buone arrivino dalla Sicilia.
sulla Pallavicini è da indagare, forse m. ha trovato qualcosa.

9:33 AM, luglio 19, 2006

 
Anonymous Anonimo said...

Le uniche no ma la maggior parte si. E se poi parliamo di Gelati, Granite e Dolci, scusa , ma non c'è paragone...

Eu

9:55 AM, luglio 19, 2006

 
Blogger sonia said...

ti ho risposto al pst giù! buona giornta...di spettacolo sinceramente non saprei che dire, é un po' che non vado a teatro!

12:08 PM, luglio 19, 2006

 
Blogger laollo said...

ahi ahi ahi ahi!
io durante la stagione invernale ho la residenza a teatro (per la gioia di chi mi accompagna).

12:13 PM, luglio 19, 2006

 
Anonymous Anonimo said...

Immensa gioia!!!


Eu

11:47 AM, luglio 20, 2006

 

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