E fuvvi un giorno che passò furiando, quel bieco fantasma della guerra; allora udissi un cozzar d'armi, un saettar di spade, un tempestar di carri e di corsieri, un grido di trionfo e un uluante urlo e colà ove fumò di sangue il campo di battaglia, un luttuoso campo santo levarsì, e un'elegia di preghiere, di pianti e di lamenti.

giovedì, dicembre 27, 2007

Santa claus is coming

Santa Claus è venuto e per fortuna non ha sporcato le lenzuola.
Alcune briciole lasciate per strada son però da segnalare.

CHIESE
Mia sorella, presa da una crisi mistica, mi chiede di accompagnarla a messa in una nota sede ciellina.
Vado con lei portandomi "Anna dai capelli rossi" da leggere, ma scopro che il rito ha un suo fascino, o meglio, il pretino che dice messa ha un suo fascino.
34enne, checca repressa, con una faccetta da puttanella che mi ispira di regalargli una bukakke.
Vado pure a far la comunione per vederlo meglio.
Pensate sia peccato?

Mi sentivo un poco Meggie di "Uccelli di rovo".

AUGURI
Come ogni anno arrivan i dementissimi auguri via sms che la gente invia anonimamente a tutti i rubricati nei loro cellulari.
A me ne son arrivati da tali Ale_P (dove la P identificava il motivo della nostra conoscenza), Chicco_feet (che non faceva il ciabattino), Mauro_big (che era grosso da qualche parte).
Ne arriva uno da tal Erny che non vedo da tre estati.
Gli rispondo ringraziandolo e che risponde lui?
"Scusa, ma non ricordo chi sei, però grazie comunque"
Risposta mia: "Pirla, il messaggio l'hai mandato tu".

Ora non rimane che attendere la rottura di capodanno.

giovedì, dicembre 20, 2007

Ma che bontà

A Natale andrò in chiesa a salutare Gesù bambino.
Lo ringrazierò per il bene che gli uomini della sua bottega mi vogliono.

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Ti potrei cantare la norma di Bellini
Con dei fonemi sardi oppure giapponesi
Le trifonie dei mongoli le trifonie dei mongoli
Anata wa anata to futari anata wa
Le trifonie dei mongoli le trifonie dei mongoli

GR

mercoledì, dicembre 19, 2007

Ano ressia

Dunque:

- sabato c'è stata la solita festa natalizia (dove eran presenti anche alcuni blogger) e s'è mangiato assai;
- ieri sera ho festeggiato il Natale col consorte (parte venerdì mattina) con anatra all'arancia, foie gras e dolci vari;
- questa sera siamo invitati dai vicini architetti per una cena natalizia;
- domani sera siamo invitati al ricevimento dei vicini pianisti (dove non s'è capito come cacchio ci si debba vestire... semmai tiro fuori il costume da Lepre marzolina).


Mi chiedo come potrò entrare nel mio kimono da Cio cio san dopo queste abbuffate che preludono alla vedovanza.

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Suzuki [sospirando]
S'egli non torna e presto,siamo male in arnese.

Butterfly [decisa]
Ma torna.

Suzuki [crollando la testa]
Tornerà!

Butterfly [indispettita, avvicinandosi a Suzuki]
Perché disponeche il Console provveda alla pigione,rispondi, su!
[Suzuki tace]
[sempre insistendo]Perché con tante curela casa rifornì di serrature, s'ei non volessi ritornar mai più?

Suzuki
Non lo so.

Butterfly [un poco irritata e meravigliata a tanta ignoranza]
Non lo sai?[ritornando calma e con fiducioso orgoglio]Io te lo dico. Per tener ben fuorile zanzare, i parenti ed i dolori e dentro, con gelosa custodia, la sua sposa, la sua sposa che son io: Butterfly.

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Immagine da "Empire" della Warhola

martedì, dicembre 18, 2007

Xmas party

Ricevo da un collega la seguente mail:

E’ quasi natale, l’albero è pronto e ora mancano solo gli auguri e i regali.
Per rispettare la tradizione, per chi vuole, venerdì 21 dicembre a pranzo si potrà gustare zampone e lenticchie e, successivamente, scoprire i regali.
Alcune massaie dello staff di provata esperienza cucineranno a casa per noi.
Ciascuno porterà un dono, si tratta di un piccolo pensiero da depositare in un sacco.

Quando il sacco sarà pieno ognuno potrà pescare il proprio regalo (ovviamente può partecipare solo chi arriva con le mani piene).


Che posso portare come regalo?

PS: assicuro i miei 4 lettori che NON sono stato chiamato a far parte dello staff culinario.

lunedì, dicembre 17, 2007

Lo straniero

Arrivare in ufficio dopo 3 giorni e scoprire che per "un contrattempo" la caldaia nel week end non ha funzionato e che la temperatura delle stanze è di poco superiore ai 15 gradi, non è certo un gran rientro.

Però sentire la Vale che chiede: "Perchè non mi fai ascoltare una canzoncina delle tue, tipo quella della tipa che vuol andare ad Alghero?", per così fare estate, beh... riscalda il cuore.

Immagine da "La corazzata Potemkin".

giovedì, dicembre 13, 2007

Speranza

La vita è una cagata pazzesca!

O que será que será
Que andam suspirando pelas alcovas
Que andam sussurrando em versos e trovas
Que andam combinando no breu das tocas
Que anda nas cabeças, anda nas bocas
Que andam acendendo velas nos becos
Estão falando alto pelos botecos
E gritam nos mercados que com certeza
Está na natureza
Será que será
O que não tem certeza nem nunca terá
O que não tem conserto nem nunca terá
O que não tem tamanho
O que será que será
Que vive nas idéias desses amantes
Que cantam os poetas mais delirantes
Que juram os profetas embriagados
Que está na romaria dos mutilados
Que está na fantasia dos infelizes
Está no dia-a-dia das meretrizes
No plano dos bandidos dos desvalidos
Em todos os sentidos, será que será
O que não tem decência nem nunca terá
O que não tem censura nem nunca terá
O que não faz sentido
O que será que será
Que todos os avisos não vão evitar
Porque todos os risos vão desafiar
Porque todos os sinos irão repicar
Porque todos os hinos irão consagrar
E todos os meninos vão desembestar
E todos os destinos irão se encontrar
E mesmo o padre eterno que nunca foi lá
Olhando aquele inferno vai abençoar
O que não tem governo nem nunca terá
O que não tem vergonha nem nunca terá
O que não tem juízo


- Chico Buarque -

mercoledì, dicembre 12, 2007

Ai bimbi buoni la dolce Euchessina, agli altri: "che spingano!"

Ennesima notte di lavoro in soccorso alle povere anime perdute.

Eran circa le tre quando un plin del cellulare ha segnalato l'arrivo di un videomessaggio: era Santa Lucia, che già si stava organizzando per portare i regali ai bambini buoni la prossima notte.
Nel video la madrina dei giocattoli informava di esser precipitata col suo aeroplanino in mezzo alla foresta, di aver smarrito l'asinello e di esser in preda alle manie compulsive di un'indigena lesbica che la voleva sodomizzare.

Che fare se non alzarmi e andare come sempre in soccorso?
Dopo una lotta furiosa per liberare la Santa dalla voglie libidinose dell'amazzone, io e Lucia abbiam cercato disperati l'asinello, trovandolo seduto sul trono del capovillaggio di una tribù di pigmei che han scambiato l'animale volante per un dio con poteri soprannaturali.
Manco a dirlo, il ciuchino non voleva schiodarsi dalla poltrona, poichè comprendeva che far parte della Casta avrebbe comportato una serie infinita di privilegi.

Si doveva pertanto trovare una soluzione al problema della consegna notturna dei giocattoli.
L'idea è stata quella di ricorrere a Maga Magò che, con un sortilegio, ha trasformato uno dei T.I.R. fermi sulla tangenziale in un mezzo volante, in grado di correre anche senza benzina.

Per quest'anno, quindi, la missione di Santa Lucia è salva.
Non ci resta che attender la notte e sperare che la donna, vista la bontà mia e dei miei lettori, porti a tutti un carico di doni.

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Immagine da "Stacka" di S. Ejsenstejn, di quando scioperare per la sinistra era una gloria.

martedì, dicembre 11, 2007

La fortuna troverai

Non so quanti ricordano uno splendido telefilm chiamato "Dallas".
Da piccolo, quando i genitori non controllavano, quando ancora la prima serata inizava alle 20.30 e terminava ad un orario decente, quando Canale 5 aveva la Fiorella Pierobon cotonatissima che annunciava i programmi, io lo guardavo.
Mi identificavo terribilmente in Sue Ellen.
I suoi deliri nelle case di cura per alcolizzati, il modo in cui veniva trattata da J.R., i suoi uomini sbagliati, la bottiglia sempre in mano, la cotonatura ai capelli e i vestiti sbarlucenti erano pane per la mia fantasia di bambino.
Crescendo, ho poi constatato che in alcuni episodi la mia vita sembrava ripercorrere le tappe della via crucis della Sue.
E così mi son convinto che quel personaggio era stato creato apposta per me, affinchè potessi trovare uno spirito guida, un faro nella tempesta, un momento di conforto "in un triste pomeriggio autunnale, intristito dalla pioggia e squassato dai tuoni" (cito una frase non mia).
Convinzione quanto mai vera adesso, che con l'arrivo del Natale mi ritroverò come sempre davanti al caminetto da solo, pensando al marito lontano, in terra straniera, ed io, con in mano una bottiglia di Renier XO 1er Cru 1974 da versare in un Baccarat antico, vedrò la mia musa uscire dallo schermo, prendermi per mano e dirmi: "Suvvia, resisti, che alla fine farai un bagno nel petrolio come l'ho fatto io... e pensa che adesso sta a 100 dollari al barile".

lunedì, dicembre 10, 2007

Sforbiciate

Non amo molto la comicità di Luttazzi, però in questa frase: "penso a Ferrara nella vasca da bagno con Berlusconi e Dell'Utri che gli pisciano addosso, Previti che gli caga in bocca e la Santaché in completo sadomaso che li frusta tutti" che c'è di male?

Basta entrare in un locale gay e si vede roba simile, no?
E' un'immagine piuttosto neorealistica direi, come se fosse girata da Visconti alle prese con Helmut Berger.

giovedì, dicembre 06, 2007

Uncinetto

Questa notte, verso le 2, ero già sotto le mie calde copertine quando il cellulare ha suonato.
Era la Letizia che, disperata e piangente, chiedeva aiuto.

Ho cavalcato la scopa ed in un baleno mi sono fiondato a palazzo, dove la massaia d'Italia mi ha ricevuto con i bigodini tutti scafazzati sulla sua testa ramata e con la vestaglia sporca di schizzi di sugo.
LaO: "Ma Lety, che ti succede?"
Lety: "Oh caro, oh caro, manca un giorno alla sagra del paese e ancora non ho finito con le pietanze, di tirar il Folletto e di sistemare i tavoli..."
LaO: "Non ti preoccupare cocca mia, ora sono qui e in men che non si dica risolveremo tutto. Per cominciare accendi il fuoco e prepara una camomillina da correggere con del Genepy, così avremo le energie per affrontare la notte".
Lety: "Grazie tesorino, senza te non saprei che fare".
Iniziamo dalle pulizie: spolveriamo le cariatidi, sistemiamo le lampade, spazziamo il pavimento del salone e in men che non si dica tutto quanto splende come nuovo.
Poi ci portiamo avanti sulle pietanze, alcuni sughi e dolci son da preparar per tempo, così impasta io e impasta tu, verso l'alba la base del menù è salva.
Passiamo in seguito alla sistemazione dei tavoli e all'assegnazione dei posti.
LaO: "Che ne dici, Giorgino Napolitiano lo mettiamo a sedere con te o col Vittorio?"
Lety: "No, no, Giorgio ha una moglie poco educata, litigherebbe subito col Vittorio. Mettiamolo in questo angolino col sindaco danese, quello che rutta sempre..."
LaO: "Oh, guarda chi dimenticavamo: il pelatino con gli occhiali che è arrivato ieri pomeriggio!"
Lety: "Vero, ma ormai non ci son più posti, sarà per la prossima volta..."
LaO: "Ma no Lety, guarda: qui, accanto a te, c'è una sedia vuota, e comunque lui mangia poco, è sempre a digiuno, non ti farà far brutte figure"
Lety: "No, non è possibile, con quella sua sottana poi ingombrerebbe troppo!"
LaO: "Allora mettiamolo qui, vicino all'ambasciatore cinese, che ci son due posti liberi, tanto quelli son magri magri, non han bisogno di tanto spazio..."
Lety: "Ma sei matto? Il pelatino non sopporta l'odore di fritto dei musi gialli e i musi gialli non sopportano la puzza di incenso del pelatino... dammi retta, per questa volta sarà meglio evitare, anche perchè abbiam da sistemare il sacrestano del Papa, che, come sai, vale quanto un presidente..."
LaO: "Se proprio insisti, vedremo di far come vuoi, ma il pelatino quando lo potremo invitare?"
Lety: "Dopo il 2015, sempre che prima non si sia reincarnato in un serpente e un muso giallo non sia diventato sindaco del paesello"

mercoledì, dicembre 05, 2007

Questa vita che volevo dare a te l'hai sbriciolata tra le dita

Milano, 5 dicembre 2007

LaO: ciao, come va?
Rob: stressato dal lavoro... tu?
LaO: idem
Rob: bella coppia :) sai quand'è l'ultima volta che ho fatto sex?
LaO: 10 minuti fa?
Rob: l'8 agosto....
LaO: minchia! e con chi?
Rob: un giovane di Aosta incontrato in pineta, sono una tigre in gabbia...
LaO: oppoverino, sei come nostro signore in penitenza nel deserto... ma col tuo lui?
Rob: niente...
LaO: beh, consolati... anche Petrarca non la vedeva mai dalla sua tipa, però in compenso sognava molto e scriveva opere fantastiche...

martedì, dicembre 04, 2007

Buscar el Levante por el Poniente

Ieri mattina in metropolitana leggo la promozione di un evento al Dal Verme: la lettura pubblica dei Promessi Sposi. Altre informazioni non ce ne sono.
Cerco dettagli durante la giornata e trovo semplicemente la locandina della rassegna.


Alle 18.33 sono al teatro, entro e scopro che quasi non esistono più posti liberi, così trovo sistemazione in piccionaia.
La Cescon col pancione da ottavo mese di gravidanza è molto brava, non fosse che ogni tanto si scaccola il naso di fronte a tutti.
Le letture sono ispirate ai temi della carità e giustizia e prevedon racconti sui bravi, il cardinale Borromeo e la peste, Renzo e la visione di Cecilia, Renzo e l'incontro con don Rodrigo morente e infine Renzo dopo l'assalto al forno.
Quaranta minuti di letture che si concludon con un applauso.

Post lettura inizia un confronto tra due "esperti" della materia: un giudice e un certo Stefano Alberto.
Il giudice straparla dicendo che nella sua cariera ha mostrato più clemenza verso i fidanzati o mariti che han massacrato di botte le loro donne rispetto agli spacciatori, perchè i primi agivano per ira, mentre gli altri secondo un "preciso disegno criminale" contro lo stato e la famiglia.
APPLAUSI a scena aperta.
L'Alberto invece snocciola ogni tre per due citazioni di don Giussani e noto che tutto il pubblico è impegnato a prender appunti su frasi che uniscono Leopardi, Testori e altri personaggi assemblati da uno spirito cattolico che questi poveretti manco sapevano di possedere.
APPLAUSI a scena aperta.

Sono capitato ad un raduno di ciellini!

I non aderenti al movimento che, come me, erano presenti iniziano una piccola diaspora, lasciando gli adepti ad ascoltar il Verbo incarnato.

La prossima volta ascolterò le letture e fuggirò per non veder minato il mio concetto di stato e il mio concetto di famiglia.