E fuvvi un giorno che passò furiando, quel bieco fantasma della guerra; allora udissi un cozzar d'armi, un saettar di spade, un tempestar di carri e di corsieri, un grido di trionfo e un uluante urlo e colà ove fumò di sangue il campo di battaglia, un luttuoso campo santo levarsì, e un'elegia di preghiere, di pianti e di lamenti.

martedì, ottobre 31, 2006

Vediamo chi vede

Mi vergognavo un poco, qualche anno fa, a confessare la mia passione per quello che considero uno dei più interessanti (e veri) reality mai realizzati: "Chi l'ha visto?".

"Chi l'ha visto?" è lo sguardo sulla realtà putrefatta della società italiana, la trasmissione che non si vergogna di mostrare la miseria del nostro tempo, la povertà, la malattia, l'infermità.

Le lacrime non sono sotto i riflettori, i ricongiungimenti non sono inframezzati da buste al plasma che si aprono o biondazze sculettanti (non me ne voglia Raffa).

La realtà disturba, inquieta.
Io a volte sto male sentendo certe storie, ma credo che "Chi l'ha visto?" metta la telecamera dove più nessuno vuol andare: nel Paese.
Un Paese fatto di arretratezza culturale e miseria, non di lustrini e briatori.

Nella puntata di ieri sera, ad esempio, si raccontava di una ragazza scomparsa che sognava di lavorare nel mondo dello spettacolo e, per farlo, voleva "lavorarsi" un parrucchiere gay (notare, gay!!!) che conosceva un ex attrice di Tinto Brass (notare, Tinto Brass!!!), affinchè la facesse entrare nel "giro".

"Benvenuti nella miseria" potrebbe dire la Sciarelli ogni lunedì sera.

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Così, se guardo in fondo alle anime
delle schiere di individui vivi nel mio tempo,
a me vicini o non lontani,

vedo che dei mille sacrilegi possibili
che ogni religione naturale
può enumerare, quello che rimane

sempre, in tutti, è la viltà.

PPP - La religione del mio tempo

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Picture by Franko B

lunedì, ottobre 30, 2006

Un impegno concreto: non lasciamola sola

Udite udite:
la Ginaccia nazionale sarebbe nelle mani di un Barbablù assetato di soldi.

Propongo una petizione da inviare a Napolitano per impedire il regale accoppiamento.

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I SEGRETI DI MR. LOLLOBRIGIDA
Laura Cardia per “La Stampa”

Si dice sia nato negli Usa da una famiglia catalana benestante, ma non si riesce a trovare un atto di nascita. Ha interessi immobiliari tra Barcellona e dintorni, ma non si riesce a identificare la società che li gestisce. Da quando è stato annunciato il suo fidanzamento con Gina Lollobrigida, Javier Rigau Rafols sta facendo impazzire i media spagnoli. Non solo li ha beffati per 22 anni, tanto è durato il fidanzamento segreto con la 79enne attrice italiana, ma anche ora che il legame è noto, trovare notizie coerenti su di lui sembra impossibile.

Alto, occhi chiari, di bell’aspetto, 45 anni magnificamente portati, Javier è piuttosto conosciuto nell'alta società catalana: «E' una specie di scapolo d'oro - scriveva El Mundo una settimana fa - Va al Teatro Liceo, al club di Polo, cena nei migliori ristoranti, sempre vestito elegantemente, e si muove a bordo di auto di grossa cilindrata». Possiede beni immobiliari in uno dei quartieri più esclusivi di Barcellona, Pedralbes, e una delle più eleganti residenze cittadine per la terza età. I maliziosi abitanti della zona assicurano che ha sempre frequentato signore benestanti molto più mature di lui, da alcune delle quali avrebbe anche ereditato. Di qui la sua fortuna economica.

Sua madre non approva le nozze perché tutti pensano che Javier si sposi per soldi. «Durante un cocktail celebrato giovedì 19 ottobre, nella sala Luz de gas, ha detto ad alcune conoscenti quanto non le piaccia il matrimonio del figlio, dato che è lui che ha i soldi e una vita agiata e non Gina Lollobrigida» dicono da una potente agenzia di stampa rosa di Madrid. Il nome della madre? «Nessuno lo sa o te lo dice. E’ semplicemente la signora Rafols de Rigau». Un altro inspiegabile mistero.
E non è l'unica versione che circola. Per esempio, Josemi Rodríguez-Sieiro, uno dei giornalisti più noti della cronaca rosa, scriveva alcuni giorni fa sulla sua rubrica de La voz de Galicia: «Questo signore, Javier Rigau, fino a pochi giorni fa usciva con una mia amica, Marita, signora conosciuta della società catalana, di età indefinita… Non ha mai fatto parte della buona società barcellonese, salvo per la relazione d'amicizia con la mia amica».Ritorna ancora l'inclinazione di Javier per le donne molto più mature di lui. Che abbia o meno ereditato da loro. El Mundo sostiene che «ha un giro di amicizie ampio, ma la sua amica più intima è una signora novantenne, che molti credono sia sua nonna». Anche il nome di questa signora è top secret.

Un duro colpo all'immagine di Javier Rigau è arrivato quando Aquí hay tomate, la trasmissione del gossip più odiata dai famosi spagnoli, ha rivelato, alcuni giorni fa, che nel 1992 è stato in carcere per due mesi. Una sua ex domestica lo aveva accusato di maltrattamenti piuttosto violenti, dalla bruciatura delle natiche con un ferro da stiro alla penetrazione anale con un bastone di ferro. C'erano anche prove fotografiche, ma Rigau è stato assolto perché la presunta vittima, psicologicamente labile, aveva perso credibilità. Dal suo profilo psicologico emergeva comunque «una tendenza all'aggressività quando è sottoposto a forti tensioni». Una tendenza confermata anche da Carla Peña Del Toro, un'ex impiegata della sua residenza per anziani, intervistata dal programma Gente di TVE: «Quando tutto va bene è una delle persone più adorabili che esistono. Ma quando qualcosa va storto, datemi la porta che scappo». La signora ha però spezzato l'immagine tenebrosa del futuro marito della Lollo, rivelando finalmente le «luci» della sua personalità. «Gina telefonava tutti i giorni e di più e lui parlava solo di Gina Gina Gina». E' andata addirittura più in là: «Per quanto ne so, non le è mai stato infedele. Mai!».

Che sia un tipo intenso nelle sue passioni, emerge anche da un breve ritratto di El Mundo: «Gira sempre con un uomo di nazionalità marocchina che ha salvato da morte sicura durante una rissa, in Marocco. Non è stato il suo unico atto di generosità. Alcuni mesi fa qualcuno ha lanciato un cane da un dirupo a Soria e, avvisato da un amico, Javier è corso a cercare l'animale e l'ha portato dal veterinario».
Chi è allora Javier Rigau? «Non lo so - dice una giornalista che indaga su di lui e che per questo chiede l'anonimato - Ho solo capito che non è l'angelo che vogliono farci credere. E penso che lui e la Lollo stiano insieme non da 22, ma da 5 o 6 anni». E se avesse ragione? Giovedì sera Gente ha trasmesso le immagini di Javier che accompagnava Ursula Andress a un evento monegasco, quando teoricamente era già l'amore segreto di Gina Lollobrigida. Il programma ha commentato che forse era alla ricerca di una diva matura da adorare e che l'abbia poi trovata nell'attrice italiana. Forse.
Quello che è sicuro è che non è ancora stata detta l'ultima parola sul misterioso fidanzato della Lollo. Che, per non tradire l'aura mi- steriosa, sta anche rifiutando le offerte milionarie con cui lo corteggiano per intervistarlo in tv.

sabato, ottobre 28, 2006

Gli sgangherati del bosco

Sono andato con m. a vedere "La gang del bosco".

Poco entusiamo, film freddino.
Qualche lampo di genio (adoro soprattutto il gattone/Marlon Brando che si innamora della puzzola col tappo nel sedere), ma la storia è banalotta, non un'idea nuova e, dopo qualche secondo, il prevedibile diventa protagonista.

Ultimamente mi sembra che i cartoni animati diventino una scusa per accatastare delle gag senza senso, per cercare di costruire un prodotto di circa un'ora e mezza in grado di riempire sale cinematografiche e vendere dvd.

Rivoglio qualcosa di inteligente.
Rivoglio Bianca e Bernie :)

venerdì, ottobre 27, 2006

E da quel giorno le gambe ballarono

Avevo si e no 12 anni.

Già sapevo da che parte stare e i balletti di mezzogiorno della Carrà si erano sedimentati nella mia mente, tanto da farmi volteggiare per casa come se fossi studente di Don Lurio.

Quell'anno arrivò a scuola, come insegnante di educazione artistica (non so come si chiama oggi la materia), un tipa molto strana: la Fra.
Gli insegnanti la definivano pazza, perchè con lei poteva capitare di tutto.

In mezzo a questo tutto, a me capitò di conoscere Lindasy Kemp: un genio della danza e dell'arte.
Era in Italia per presentare uno spettacolo (e delle magliette/camice che aveva disegnato per una sarta di quart'ordine) e la Fra ci portò non so come ad incontrarlo.
Prima però ci disse: "Ragazzi, guardate che Lindsay è un pò strano... come dire, lo vedrete vestito da donna, ma non fateci caso, lui è così, un pò originale... voi farete come vorrete da grandi".

Beh, dopo due ore con l'artista gli studenti si erano divisi in due gruppi:
A) gli integralisti de "inforniamoli finchè siamo in tempo";
B) gli integralisti de "voglio anch'io il kimono blu e seguire i suoi corsi di danza".

Io ero ovviamente nel secondo gruppo :)

Ah, ora la Fra è una delle mie migliori amiche.
Pazza (tantissimo), però incredibilmente divertente nonostante l'età.

mercoledì, ottobre 25, 2006

Leggo

Sto leggendo questo libro (è molto breve; metà letto stamattina, metà lo leggerò tornando a casa): notevole.

Non conoscevo l'autrice (nuova per l'Italia) ed è stata una felice scoperta.
La storia è quella di Qiqiao: una donna che lotta contro una vita difficile (la sua), e tutte le persone che le stanno attorno.
Qiqiao è la quintessenza della femmina isterica e malvagia, ottima eroina per un film.

Ambientato nella Cina degli anni dieci, il volume propone anche una rappresentazione singolare del periodo storico, per una volta "visibile" non solo attraverso "Il piccolo imperatore" di Bertolucci.

In realtà trovo molto interessante la collana "Scrittori contemporanei Original" della Bur Rizzoli, che permette di conoscere autori spesso mai pubblicati in Italia.
I titoli ad ora sono pochi, però quelli letti (ho evitato i racconti perchè è un genere letterario che detesto) sono tutti di alto livello.

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Se tu sapessi come ti amo
non cercheresti di dire parole
che voglion dire io non ti amo
quello che è triste è che tu non lo sai.

Oggi ho cercato nella tua strada
i nostri nomi graffiati sul muro
certo qualcuno li ha cancellati
quello che è triste è che non piangerai.

Passerai giorni interi senza chiedere di me
ma...

Se tu sapessi quanto ti amo...

(B. Lauzi)

martedì, ottobre 24, 2006

Trovare

Salgo sulla metro a Piola.
Una fisarmonica comincia a suonare.
La zingara in piedi vicino al marito è bellissima: grossa, colorata, pelle scura, bellissimi orecchini.
Canta...
Canta una canzone altrettanto bella di Buscaglione.

La voce sembra una locomotiva a vapore.
Le gambe si muovono lente, quasi volesse sottolineare con una coreografia le parole del testo.

I found my love in Portofino
perché nei sogni credo ancor
lo strano gioco del destino
a Portofino m' ha preso il cuor.

Nel dolce incanto del mattino
il mare ti ha portato a me.
Socchiudo gli occhi a me vicino
a Portofino rivedo te.

Ricordo un angolo di cielo
dove ti stavo ad aspettar
ricordo il volto tanto amato
e la tua bocca da baciar.

I found my love in Portofino
quei baci più non scorderò
non è più triste il mio cammino
a Portofino I found my love.

Ricordo un angolo di cielo
dove ti stavo ad aspettar
ricordo il volto tanto amato
e la tua bocca da baciar.

I found my love in Portofino
quei baci più non scorderò
non è più triste il mio cammino
a Portofino I found my love.

A Udine i due musicisti scendono, senza nemmeno passare da me per l'elemosina.

Ottimo spettacolo metropolitano.

(Picture: Mimmo Rotella - Europa bei Nacht)

lunedì, ottobre 23, 2006

Reality Blogger 3 - Ritenta, sarai più fortunato

Non voglio tediarvi, ma poichè la prova di ieri è stata invalidata per un cambiamento in itinere del regolamento, devo ripostare un autoritratto del blog.

Eccovi l'autoascatto :)

Reality Blogger 3 - Prova "Autoritratto"

Questo post è dettato dalla terza prova de "The Lord Talent Show".
La richiesta vuole che si pubblichi una fotografia nel blog dei concorrenti, il tema è: "Autoritratto".

Ho cercato di trovare qualcosa che mi piacesse e che mi rappresentasse.
Ho cercato qualcuno che potesse esser capace di trasmettere qesto.

Ho trovato la fotografia che vedete qui sopra.

Un abbraccio e l'amore tra due uomini. Ciò in cui credo e ciò di cui, a volte sento, il bisogno.
Nan Goldin: una fotografa unica, che mi ha stupito in più di un'occasione con i suoi racconti di amori "fuori" dalla norma.

La domanda sorge spontanea: "Ma non sei tu, non è un autoritratto!".
Usando il blog credo, o tento, di dipinger un autoritratto scrivendo.
Fino ad ora le mie immagini non son state pubblicate (tranne quella dell'avatar e di una particolare "gita" clandestina quest'estate).
Continuerò così...

sabato, ottobre 21, 2006

Felicità bagnata

Adoro la pioggia d'autunno...

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I'm singing in the rain
Just singing in the rain
What a glorious feeling
I'm happy again

I'm laughing at clouds
So dark up above
'Cause the sun's in my heart
And I'm ready for love

Let the stormy clouds chase
Everyone from the place
Come on with the rain
I've a smile on my face

I'll walk down the lane
With a happy refrain
'Cause I'm singing
Just singing in the rain.

venerdì, ottobre 20, 2006

Ma fatti i tuoi

Il Ratzinger del giorno (versione integrale)

PRIMA
«La Chiesa non è e non intende essere un agente politico. Nello stesso tempo ha un interesse profondo per il bene della comunità politica, la cui anima è la giustizia, e le offre a un duplice livello il suo contributo specifico».
DOPO
«Da questa sollecitudine per la persona umana e la sua formazione vengono i nostri "no" a forme deboli e deviate di amore e alle contraffazioni della libertà, come anche alla riduzione della ragione soltanto a ciò che è calcolabile e manipolabile».

1) se la chiesa non fa politica perchè lui parla?
2) da oggi sarò debole e deviato (in compagnia di moltissimi pretacci)
3) a quando le elezioni per il nuovo papa?

giovedì, ottobre 19, 2006

Breaking news - Reality Blogger 2

Ricordo a tutti che sulle frequenze di Tele Lord continua il più appassionante reality della storia dei blog: The Lord Talent Show.
Anche per questa volta son scampato alle nomination, quindi non vi chiedo di votare in mio favore.
Potete però scegliere quale concorrente eliminare.
Votate gente, votate.

Degradiamoci così, senza pudor

Continuano a protestare gli abitanti della zona di Benedetto Marcello (miei futuri vicini di casa) , come si legge in questo articolo.

In realtà bandieroni bianchi non se ne vedono poi tanti, però stamattina ne ho visto uno singolare.

Andavo a piedi verso la metropolitana e son passato di fronte al sexy shop e c'è un bandierone gigante appeso nella vetrina con scritto "STOP AL DEGRADO".

Ho riso....

Ora, che un negozio con una vetrina piena di dildi, reggicalze, catene e manette, fruste, bocche calde e aperte, etc. etc. davanti al quale si ferman prostitute e clientela varia diventi il paladino della campagna contro il degrado del quartiere mi fa semplicemente ridere.

Evidentemente la promozione di vibratori è considerata un'attività dall'alto profilo culturale.
Che ne so, come la pubblicità di Rita Levi Montalcini per la Treccani.

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L'ayatollah Khomeini per molti è santità
abbocchi sempre all'amo
le barricate in piazza le fai per conto della borghesia
che crea falsi miti di progresso
Chi vi credete che noi siam, per i capelli che portiam,
noi siamo delle lucciole che stanno nelle tenebre.

(F. Battiato)

mercoledì, ottobre 18, 2006

Saggezza

Non so perchè, ma adoro i pezzi di Maga Maghella su Dagospia :)

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Ho recentemente lasciato l’abbandono sociale del “Residence”, reinserendomi nella società civile tramite l’affitto di un appartamento. Vivo in mezzo alla gente. L’unica carta a mio vantaggio è che sono di un aspetto letteralmente spaventoso e rasputinesco, ed i miei vicini evitano di improvvisare conversazioni quando mi incontrano.

Un mio amico meno fortunato vive nel terrore perchè ha dei vicini tolleranti, addirittura una madre che lo vuole come babysitter, gratis, per i propri figli. Ha provato di tutto per evitare l’incombenza, una volta ha abbandonato i bambini nel pianerottolo con 45 gradi ed un’altra gli ha lasciati sotto la supervisione di una transessuale di nome Alba. La mamma inaspettatamente era entusiasta, e voleva che la trans tornasse per guardare “Priscilla” assieme ai figli.

Io vivo davanti ad una scuola elementare. Sarei furente, ma riesco ad accettare gli schiamazzi dei bambini per un motivo: c’è sempre la Polizia che tiene la zona pulita da assassini e Tutsi inferociti. Magda Gomes vive a poche centinaia di metri da me, ma non è abbastanza vicina alle scuole elementari per essere fuori pericolo. Tant’è vero che non può usare il parcheggio pubblico perchè verrebbe violentata nell’itinerario dalla macchina a casa. Anche se obiettivamente non corro lo stesso pericolo, nella paranoia quotidiana sono convinto di rischiare violenze sessuali anch’io. E tengo le dita incrociate per ogni minimo tragitto.

Ero segretamente entusiasta per la vittoria di Letizia Moratti alle elezioni Comunali di Milano. Come Ministro dell’Istruzione uno idealmente vorrebbe uno scienziato. Ma come governante degli spazi pubblici intorno a casa tua... cosa meglio di una signora borghese col filo di perle? Letizia Moratti sembra la direttrice di una “finishing school”, dove le ragazze imparano a tenere la schiena dritta, mettere i fiori e gestire il personale.

Aveva promesso di “ripulire” la zona intorno alla Stazione Centrale, dopo i vari crimini estivi. Ci voleva quell’intolleranza sorridente del nord Europa. Ma tanto valeva eleggere una no-global col ratto addomesticato sulla spalla ed i dreadlocks. Oggi sono stato aggredito da un europeo dell’est con una compagna ugualmente minacciosa e mostruosa. Non so che cazzo volesse, ma mi sono eroicamente e mascolinamente allontanato con un passo da redattrice di moda e le palpitazioni. Stringendo la mia borsa con entrambe le braccia. Giuro che se non fossi un frocio ateo, residente in provincia di Livorno, diventerei Leghista.

Dagospia 17 Ottobre 2006

martedì, ottobre 17, 2006

A(r)TE

Ho scovato questa mostra interessante a Parigi.

In Italia le mostre di arte contemporanea spesso assomigliano solo a baracconate (per una volta lascio stare le performance che sono tutt'altra cosa, in cui noi italiani siam bravissimi a vender fuffa).
Quando si parla di mostre importanti si fa sempre riferimento a eventi dedicati ad artisti di secoli fa.

Sembra che l'arte contemporanea in Italia sia solo un fenomeno da discutere nei salotti buoni e che contempli sempre i soliti noti (che poi trovano eco in tv o sui giornali gossippari... uno per tutti Cattellan).
I "giovani" artisti invece son dimenticati, oppure, anche loro incistiti nel sistema, sono tesi solo a sembrare maledetti, poco considerati, sgarrupati, etc. perchè così aumenta l'immagine "vincente".

E' necessaria una rivoluzione.

Per fare un poema dadaista.
Prendete un giornale. Prendete delle forbici. Scegliete nel giornale un articolo che abbia la lunghezza che contate di dare al vostro poema.
Ritagliate l’articolo. Ritagliate quindi con cura ognuna delle parole che formano questo articolo e mettetele in un sacco. Agitate piano.
Tirate fuori quindi ogni ritaglio, uno dopo l’altro, disponendoli nell’ordine in cui hanno lasciato il sacco.
Copiate coscienziosamente. Il poema vi assomiglierà.
Ed eccovi "uno scrittore infinitamente originale e d’una sensibilità affascinante, sebbene incompresa dall’uomo della strada".


Tristan Tzara - 1918

lunedì, ottobre 16, 2006

Allegriaaaaaa!


La prossima volta che vorrò salvare il mondo mi rollerò una canna e starò a godermi il sole sulla panchina del parco!

Ieri pomeriggio mi stavo smaronando sul divano, quando mi son detto: "con questo sole conviene andare al parco a leggere".

Arrivo al parco e nel tragitto verso la panchina trovo il solito gruppo di ubriachi-tossici (compresa la tipa mezza fuori che mi da sempre dello stronzo da quando ha assistito ad un mio incidente in bicicletta -da quel momento è diventata il mio idolo-).
Tra questi uno: bottiglia di limoncello in mano mentre urla ad una ragazza piuttosto nota (25/30enne la vedo di notte mentre ciondola verso casa strafatta) cose oscene (puttana, stronza, troia, "sei così fatta che non ti reggi in piedi", ...) e ogni tanto la percuote con dei pugni in testa.
Mi dico che son liti da ubriachi e trovo posto su una panchina (che ahimè scopro essere sul bordo della pista di go-kart a pedali).

Leggo.

Dopo qualche minuto sento trambusto.
Guardo la panchina dei ragazzi e li vedo che se ne stanno andando, lasciando sola la ragazza.

La tipa si accascia sulla panchina (dormirà penso...).

Passano altri 5 minuti e sento un rantolio che dice "Pallinaaaaaaaaaaaaaaa, Pallinaaaaaaaaaaaaa, vieni qui, non lasciarmi, Pallinaaaaaaaaaaaa".
La ragazza cerca la sua cagnetta.

In pochi secondi la situazione degenera.
Ricompare il bevitore/picchiatore.
Urla parolacce alla donna, le dice di sedersi e inizia a picchiarla.
Questa sanguina e piange, lui urla in continuazione.

Sposto la visione da loro a ciò che succede attorno.
Solo gente normalissima che gioca coi bimbi, legge, chiacchiera, etc.
I bambini mi usano come segnagiro per le loro scorribande con il go-kart.
Noto però che alcuni stan osservando la scena e bisbigliano: "Potrebbero andare da un'altra parte...".

Che fare?
Soccorrere la ragazza è impossibile (ora il picchiatore usa anche la bottiglia, non mi vorrei ritrovare all'ospedale).
Chiamo la polizia (sarà borghese come atteggiamento, ma visto che nessuno si interessa alla situazione, quanto meno vorrei evitare l'omicidio di questa povera disgraziata).

In 3 minuti la polizia è sul posto.

Ha inizio lo show.

I poliziotti possono solo invitare i due a non star vicini, in fondo non stanno dando fastidio a nessuno, si stanno solo uccidendo.
La ragazza difende il carnefice e da degli stronzi ai poliziotti, mentre perde bava rossa dalla bocca.
Il ragazzo ha aperto una bottiglia di Stock 84 e dice ai poliziotti: "Vedete come si rivolge anche a voi? Dovete ucciderla, perchè è una stronza che non rispetta nessuno".
Lei allora vuole picchiare lui, perchè: "Mi ha offesa".
Il rumore aumenta e la gente inizia a dire "Ma che cavolo è venuta a fare la polizia? Se non fossero venuti, quando quello era stanco di picchiarla avrebbero fatto silenzio".

Mi rintano nel mio libro e continuo a leggere senza guardare, mi sento stupido.

La polizia riparte dopo aver imposto ai due di smetterla.

Passano pochi minuti, me ne vado dal parco.
Ripasso di fianco alla panchina della sventura.

La ragazza si è seduta in braccio al picchiatore,
Lui la massacra di botte.
La ragazza sanguina.

Penso: "Continua! Almeno tra poco avrai finito e tutti saranno contenti".

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È solo colpa mia è...
solo colpa mia accidenti all'ipocrisia....
alla malinconia alla noia che ci prende....
e che non va più via!!!
eeeeeeeeeeeeeeeehhhhhhhhhhhh!!!!!!!!

com'è simpatica!?!.....
questa vita così "lunatica"!?....

.....non far del male a te!...
....questo lo devo fare! lo devo fare perché!
...tu non hai fatto niente di male...
ed hai ragione te!
quando dici che sono un bambino
e che non sono "maturo"!?....
....ed hai vent'anni di meno!
eeeeeeeeeeeehhhhhhhhhhhhh!!!!!!!

com'è simpatica!?!
questa "domenica" così complicata!.....

(Vasco Rossi)

domenica, ottobre 15, 2006

Certe volte mi sento scemo a dire queste stronzate da mattina a sera


Un amico etero (ma etero veramente, con tanto di biologica come fidanzata) ieri sera mi chiede di andare con lui a vedere "Il diavolo veste Prada" (film leggero come una trapunta di piumino d'oca, però divertente).

Accetto.

Risultato: l'amico ha pianto per quasi tutto il film.

Conclusione: "Il cinema ultimamente risveglia la mia parte femminile".

Nel post film mi ha seguito nella serata con altri amici gay.

Suo commento del mattino: "Però, devo dire che siete tutti molto tonici...".

Misteri dello sconosciuto (per me) mondo "normale".

venerdì, ottobre 13, 2006

Plastique

Nei magazzini virtuali ho scoperto questa recente pubblicazione che ha ricevuto ottime critiche da giornali tipo Chi, Gente, Di più etc.

La presentazione del volume è firmata Claudio Baglioni, e nel volume scrivono vari attorucoli che dicono di averlo fatto per amicizia, senza aver mai usufruito dei servizi del chirurgo (Ela Weber è l'unica a confessare di aver usato la bacchetta magia del ritocco stile Photoshop).

Ma chi può credere a cavolate simili?
Baglioni sembra un prodotto acciaio inox continuamente lustrato. L'unico a cui si può dar fiducia sulla parola è Giobbe Covatta :)

Una cosa saggia però il volume la dice: "non mancano i suggerimenti dell'esperto per sconfiggere difetti... e le regole d'oro per scegliere un buon chirurgo estetico evitando incidenti di percorso".
Non vi è mai capitato di vedere certe creature con bocche che ormai arrivano ai lobi delle orecchie?
Sono tiratissime come fossero una calzamaglia di seconda misura infilata a Pavarotti.

Ieri sera, ad esempio, eravamo a vedere la Galiena (a proposito, spettacolo decisamente interessante, lei è portentosa, e l'immagine da desperate housewife tossicomane è sublime) e in fila con noi in biglietteria c'era la moglie di Mike Bongiorno.
Fisico da 25enne prosperosa e... viso da travestito di viale Zara con bocca chilometrica e cuciture dei vari lifting sotto le orecchie: un mostro!

Dovremmo creare il Fronte delle Rifatte Andate a Male.

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L'Oceano di Silenzio

Un Oceano di Silenzio scorre lento
senza centro né principio
cosa avrei visto del mondo
senza questa luce che illumina
i miei pensieri neri.
(Der Schmerz, der Stillstand des Lebens
Lassen die Zeit zu lang erscheinen)
Quanta pace trova l'anima dentro
scorre lento il tempo di altre leggi
di un'altra dimensione
e scendo dentro un Oceano di Silenzio
sempre in calma.
(Und mir scheint fast Dass eine dunkle Erinnerung mir sagt
Ich hatte in fernen Zeiten
Dort oben oder in Wasser gelebt)

- F. Battiato -

giovedì, ottobre 12, 2006

Mi è semblato di vedele...

Ok, Giovanardi e Gabriella Carlucci sono negativi al test.

Ma sul primo qualcuno aveva dubbi?

No, perchè, voglio dire, chi se lo immagina alle 3 di notte, mentre balla in canotta, tutto sudato ed in preda al delirio da pastiglia in un posto come questo?

mercoledì, ottobre 11, 2006

Te le sei lavate le manine?

Sarà che cerco di stare a dieta (per quanto riesca a farlo), altrimenti, come dice m., sembro più largo che lungo, ma ormai vedo cibo ovunque.

Ultimamente mi è tornata soprattutto voglia di cucinare (mi sento Babette in questi casi).
Adoro spadellare un pomeriggio per le quaglie ripiene arrosto: una delizia.

Vi serve ovviamente una quaglietta (già morta, spennata, pulita etc etc etc) da riempire con: salsiccia, uova, mollica (pan grattato) e parmigiano (più i soliti sale e pepe).

Prima di tutto il ripieno: impastate la salsiccia con le uova, la mollica e il parmigiano; quando il tutto si è ben amalgamato fate una pallinetta da inserire all'interno del volatile.
La parte più difficile è quella della chiusura del buco in cui è stato inserito il ripieno, poichè con ago e filo è un'impresa da Penelope... ho provato con gli stuzzicadenti e tutto fila liscio.

Cottura.
Incominciate a far rosolare la quaglietta in una padella con del burro; nel frattempo, in un altro tegame, dovreste cuocere dei piselli e della lattuga, che serviranno per la preparazione del piatto.
Quando il volatile ha preso un pò di colore lo trasferite in una pirofila, nel cui fondo avrete posto la lattuga e dai piselli precotti.

A questo punto non vi resta che infornare a 180 gradi per mezz'ora (o vedete voi quando è pronta).

Ora però sto morendo di fame....

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Crisi metropolitana

E’ strano, è strano
Dissociazione totale
Crisi metropolitana
E un desiderio di andare nel sud
Prima che mi spazzi via
Questo mio strano delirio
Una nevrosi di più
Che folla sui marciapiedi
Traffico che picchia in testa
Con questa rabbia che ho
E’ strano, è strano
Dimmi che mi ami di più
Quando ti faccio star male
Oh quali pene d'amore mi dai
Vedere la società
Mi cambia spesso di umore
Io mi dissocio da me
Che folla sui marciapiedi
Traffico che picchia in testa
Con questa rabbia che ho
'O sole mio sta in fronte a te

- Giuni Russo -

martedì, ottobre 10, 2006

Reality Blogger


Informo i gentili lettori che questo blog partecipa al reality più cool dell'autunno.
No, non mi hanno chiamato a Circus, Wild west oppure per far la pupa su una scrivania, bensì farò parte dei 14 reclusi nella casa di "The Lord Talent Show".

Sono iniziate le nomination, il blog non è tra i primi 3 sorteggiati.
Il brivido da busta con il nome dell'eliminato è rimandato ai prossimi appuntamenti.

E' possibile però già conoscere i concorrenti, votarli, salutarli etc.
Trovate informazioni, istruzioni e gossip chez Lord.

Buon reality a tutti :)

lunedì, ottobre 09, 2006

Tuffiamoci nel miele

Stamattina nella nebbia celebrale del risveglio, il dito sul telecomando sfiora Italia1 e scopre il Sacro Graal dei cartoni animanti: l'ennesima replica de "L'ape Maia".

E' la mia eroina da sempre, e il suo amico Billy è stato il mio primo fidanzatino: adorabile con le sue guanciotte paffute e la sua stanchezza cronica (.... a ben vedere sembra il ritratto di Eu).

La cosa che più adoravo della piccola ape era la sua voglia di fottersene del branco, della maestrina col boa fucsia e delle sane regole della convivenza civile.
Era come un essere geneticamente modificato alla ribellione.

Poi in quel bosco c'erano sempre creature strampalate e buffe.

Ricordo la puntata sulla cimice che si era ribaltata e non riuciva a raddrizzarsi.
Nessuno la aiutava perchè la puzza attorno a lei era insoportabile.
ahahahahahahahahahahahah!

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Si sveglia il mondo lo accarezza il sole
si sveglia l’ape Maia dentro un fiore
Apre i suoi occhi sorridenti
stropiccia le sue ali trasparenti

Vola, vola, vola vola, vola l’ape Maia
gialla e nera nera e gialla, tanto gaia

Vola sopra un monte,
sfiora il cielo
per rubare il nettare da un melo

Vola, vola, vola vola, vola l’ape Maia
gialla e nera nera e gialla, tanto gaia

Il grillo canterino s’è svegliato
fa la serenata a tutto il prato
In quel prato verde come il mare

l’importante è un fiore da trovareBzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz

Vola, vola, vola vola, vola l’ape Maia
gialla e nera nera e gialla, tanto gaia

Finché il ragno tesse la sua tela
mentre il vento la sua trama svela

Vola, vola, vola vola, vola l’ape Maia
gialla e nera nera e gialla, tanto gaia
Bzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
Vola, vola, vola vola, vola l’ape Maia
gialla e nera nera e gialla, tanto gaia

Nuvole di panna su nel cielo
brilla sulla Terra e sotto un melo

Vola, vola, vola vola, vola l’ape Maia
gialla e nera nera e gialla, tanto gaia
Vola, vola, vola vola, vola l’ape Maia
gialla e nera nera e gialla, tanto gaia

Vola sopra un monte, sfiora il cielo
per rubare il nettare da un melo

Vola, vola, vola vola, vola l’ape Maia
gialla, nera nera, gialla, tanto gaia

giovedì, ottobre 05, 2006

Strega per amore

Eu: Amore, come devo tagliare le zucchine?
LaO: A dadini piccoli, aspetta che mi lavo le mani e t'aiuto.

Lao (in bagno): Stamattina è passata mia madre a prender le castagne, ci sono i suoi capelli bianchi in giro.
Eu (ai fornelli): Meglio i capelli bianchi di tua madre che quelli neri e lunghi nella vasca. Di chi sono?
LaO: Cosa? Come di chi sono?
Eu: Considerando che tu sei quasi calvo (ACIDO!) e io li ho corti, la presenza di un capello lungo e riccio in questa casa non può essere motivata dalla mia o tua presenza (la conclusione della frase è gelida).
LaO: Sarà qualche capello nero di mia madre, ne ha ancora qualcuno (sudore freddo abbondante irrora la fronte).
Eu: Peccato che tua madre non li abbia così lunghi e soprattutto non ricci (quanto mai gli ho regalato l'opera omnia di Conan Doyle).
LaO: Beh... Lunghi e ricci? ... Vediamo: Oki oppure L.
Eu: Personaggi che notoriamente frequentan la tua vasca in questi giorni...
LaO: Beh Oki è venuto l'ultima volta 10 giorni fa, L. non ricordo...
Eu: Ok, faccio le valige e me ne torno a Milano.

Un film con Gloria Swanson era nulla in confronto alle scene successive.
Comunqe mistero risolto.
Abbracci e baci finali.

Come sono cool queste scene.

(Foto sempre della Goldin)

mercoledì, ottobre 04, 2006

Moltiplica per mille

Oggi è tornato.

Quando c'era lui era buio.
Quando c'era lui era triste.
Quando c'era lui era silenzio.
Quando c'era lui era paura.

Quando c'era lui non c'ero io.
Quando c'era lui avevo paura.
Quando c'era lui ero strano.
Quando c'era lui fingevo.

Oggi, per strada, nel rumore, è tornato.
E' tornato di fronte ad un cartellone dell'Algida, su una bicicletta rossa e con una gonna dello stesso colore.

Ricordo che...
La gonna svolazzava pesante nella campagna.
Il gelato si scioglieva nel sacchetto.
La felicità arrivava per qualche ora.
Poi il silenzio e la rabbia.

Ora torna solo per pochi minuti.

Riapro gli occhi e se ne va.