E fuvvi un giorno che passò furiando, quel bieco fantasma della guerra; allora udissi un cozzar d'armi, un saettar di spade, un tempestar di carri e di corsieri, un grido di trionfo e un uluante urlo e colà ove fumò di sangue il campo di battaglia, un luttuoso campo santo levarsì, e un'elegia di preghiere, di pianti e di lamenti.

venerdì, novembre 30, 2007

Nebbia sugli Urali

LaO: certo, puoi fermarti a dormire, così facciamo una roba un pò kibbutz un pò soviet, come ne "Il dottor Zivago"
Pe: ah, ho visto che lo stan riproponendo alla grande per il 50 anniversario
LaO:
"eccellenza: c'era posto per 15 famiglie in questa casa!"
"no, questa no, è la mia balalaika!"
"eccellenza si calmi, non esiste più la proprietà privata"
CRASHHHH
" e questa cos'è?"
"legna, per scaldare la mia famiglia"
"lei si è macchiato di un grave reato...."
PIK
-entra un generale comunista-
"compagno generale, ecco il ladro"
"andate e ritiratevi, seguirò io il caso"
... e si scoprirà che il compagno in realtà è il fratello di juri
....
LaO: che voglia di un dottorino così. l'altra sera ero alla mostra per il cinquantesimo, stan facendo molto, anche se la Inge dovrebbe capire che sarebbe meglio evitare di affiggere i manifesti sovietici degli anni cinquanta
Pe: ha ristampato il libro addirittura in caratteri leggibili!
LaO: si, appunto, ma costa 20 euri
Pe: embè c'è anche il cd, sebbene non mi sia soffermato a vedere di cosa si trattasse
LaO: si, delle sigle di raffaella: la nostra ideologa di stato althusseriana
Pe: ah, il cofanetto come me lo vedi?
LaO: bah, sai, in fondo Pasternak ha rappresentato un vulnus nella cultura socialista di quegli anni, tanto da esser "esiliato in patria", allo stesso modo l'ombelico della Carrà può esser infettivo come il vaso di fagioli piccanti alla John Wayne. tutto deve trovar forma, e l'operazione culturale di unire cd e libro riesce a istituzionalizzare un nobel mai ritirato ed un principe azzuro che ha fatto flop nonostante la sigla accompagnata dal cartone animato.

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Immagine: Nan Goldin

giovedì, novembre 29, 2007

Festa!

Si avvicina il solito giorno in cui tutti siamo appestati, quando negli altri possiam continuare a fingere di esser sani e scopare con tanto sperma attorno a noi.

Ne ho piene le balle di inviti a "red party" e simili che servon solo a riempir locali.

lunedì, novembre 26, 2007

Libertà


L'altra sera ho scoperto cosa significa per una donna etero avere amici gay.

La vicina di casa (30enne circa) è rimasta da noi fino alle 2 di notte, lasciando il marito ad accudire i bimbi.
Si parlava di arte e teatro, di pettegolezzi, di amici, di amanti, di vizi e virtù, fumando e bevendo.

La fanciulla, il giorno dopo, ha raccontato che quando è rincasata il consorte le ha fatto un cazziatone biblico, ma ha aggiunto di esser felicissima e di aver chiamato tutte le sue amiche dicendo loro che una sera in libertà come quella passata non la trascorreva da secoli.

Dovrebbero brevettare l'amicizia gaya come una sorta di Fevarin naturale.

venerdì, novembre 23, 2007

Tatto

Ma se ad una cena con il vostro fidanzato e un'altra coppietta un tipo vi chiedesse: "Per Natale e capodanno che fate? dove andrete?", ben sapendo che, come ogni anno, voi e il vostro fidanzato passerete Natale e capodanno separati, che rispondereste?

Nel frattempo raccolgo proposte per quel periodo.

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E vieni a casa mia, quando vuoi, nelle notti più che mai,
dormi qui, te ne vai, sono sempre fatti tuoi.
Tanto sai che quassù male che ti vada avrai
tutta me, se ti andrà per una notte......
E cresce sempre più la solitudine,
nei grandi vuoti che mi lasci tu!
(Mia)

giovedì, novembre 22, 2007

Del perchè il teatro è meglio del Nytlon

Potrei inquadrare in questo modo l'esperienza di ieri sera.

Il cartellone prevedeva "Tre sorelle" di Cechov, durata 3 ore e mezza.
Nessuno spavento da parte mia, adoro la letteratura ed il teatro russi, e 3 ore, se ben recitate, potevan esser l'occasione per approfondire un autore che adoro.
Eu invece qualche timore l'aveva già manifestato a mia mamma venerdì scorso durante la visione di "Maria Stuart" (gran spettacolo!).

Mi son preparato alla visione recuperando alcune recensioni che descrivevano l'opera come uno "spettacolo che non deve perdere chi ama il teatro come arte".
A dire il vero alcuni critici registravano una certa lentezza nella narrazione, ma la davo per scontata.

Ieri sera inizio alle 20.30.
Una voce fuori campo avverte che una delle protagoniste: la sorella Olga, ha avuto un improvviso calo di voce, quindi userà un microfono e questo potrebbe dare dei problemi all'ascolto.
Sala non pienissima ma quasi tutte le file son occupate (compresa balconata).
Noi abbiamo ottimi posti centrali in decima fila, la mia vicina è una signora radical chic sui 65 anni, dietro un gruppo di punk e un inglese figadotato niente male.
Scena splendida: un grande tavolo che viene apparecchiato e sparecchiato dalla vecchia serva.
Attrici brave.
Attori altrettanto bravi.
Testo eccezionale.
Ma...
Un funerale sembrerebbe più felice, una lezione della vecchia Rai Nettuno un'opera più movimentata.
Inizio un lieve chiarimento col consorte che vuole andarsene alla fine del primo atto (dopo 1 ora e 45 minuti).
Io, sebbene ogni tanto mostro qualche cedimento, voglio rimanere.
La scena in platea si anima col nostro litigio, che quanto meno arieggia uno spettacolo piuttosto soporifero.
La signora vicino a noi sorride.

Fine primo atto: il pubblico si dimezza.
Che fare?
Decidiamo di restare, anche se si concorda che se il consorte si dovesse addormentare: nessun problema, ma se io mi addrmentassi: si smontano le tende.
Io inizio a ciacolare con la vicina, che è stata abbandonata dall'amica e si dimostra molto simpatica: apprezza la messa in scena, dice che è piena di spirito cechoviano, anche se nota una lentezza forse troppo marcata.

La seconda parte scivola piano piano verso un finale recitato con grande maestria, portando l'opera ad un climax che è valso l'attesa sulla poltrona scomoda (ma vi assicuro, anche per me è stata dura).

Cechov si rivela come sempre immenso.
Il freddo russo e il suo popolo altrettanto.
I registi italiani un pò meno.

mercoledì, novembre 21, 2007

Sipario

Ieri sera ho partecipato all'ultima conferenza del solito centro culturale che organizza presentazioni di film/registi.
Il personaggio in questione era Ermanno Olmi.

Adoro alcuni suoi film, altri meno, però son rimasto stupito dal fatto che ci fossero oltre 150 persone in sala, ed ero piuttosto imbarazzato a parlare di fronte a questi tipi che sembravan piuttosto spocchiosi.
Alla fine però la serata è andata bene, mi son divertito a far nascere discussioni e "litigi" tra gli spettatori divisi in fazioni: pro o contro il regista, pro o contro i suoi messaggi e la sua poetica.

Tra il pubblico ho notato e salutato il direttore artistico di un teatrino molto sperimentale, dal cartellone animato da ottimi spettacoli (che ultimamente non vedo spesso poichè nessuno, a cominciare dal consorte, se la sente di passar due ore in preda a danzatori giapponesi o a rantolii di qualche portoghese maniaco depressivo).
Il personaggio è (ovviamente quando si parla di queste professioni) gay.

All'uscita, dopo i saluti di rito, il direttore si è avvicinato ed ha cominciato a parlare a raffica.
Era un pò di tempo che non ci si vedeva, così è scattato l'aggiornamento sugli ultimi pettegolezzi e, nel frattempo, mi ha chiesto di aiutarlo a metter in pista un festival estivo di cinema e teatro.

Arrivati ai saluti dico che vorrei rivedere uno spettacolo di danza di qualche stagione fa a dir poco sorprendente.
Risponde che i danzatori dovrebbero tronare la prossima stagione, "anche perchè sai, la sera dello spettacolo ospitai due di loro a casa mia, due maschi portentosi, sapessi che festa! andammo avanti tutta la notte!"
LaO: "maaaa festaaaa in che senso?"
Direttore: "va bene se dico che mi han fatto la festa?"
LaO: "benissimo! ma ti succede spesso?"
Direttore: "diciamo che ogni tanto qualche attore si lascia andare al relax dopo lo spettacolo..."

Credo che la mia prossima attività sarà quella di direttore di teatro.

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Immagine di Lukas Beyler

martedì, novembre 20, 2007

Paraparapa paraparapa pampampam paraparapa paraparapa pampampam paraparapa paraparapa pampampampaaaa


Ore 9 circa: angolo galleria Vittorio Emanuele dove impera Mac Donald's.
Cammino a passo svelto dirigendomi in ufficio.
Un altro soggetto in cappotto cammina a passo svelto reggendo in una mano una borsa Gucci e nell'altra un ipod bianco.
Guardo e penso: "molto diva questo ragazzetto".
Il ragazzetto mi guarda e si sofferma.
Lo guardo.
LaO pensiero: "ma io questo lo conosco.... chi è?"
Lui mi sorride.
"Ciao" dice.
"Ciao" dico.
Lui entra da Mac.
Io proseguo.

Mezz'ora dopo.
LaO pensiero: "porca troia, quello era Mario!"

Chi è Mario?
Io avevo 19 anni, lui 17.
Ci si vedeva al sabato pomeriggio quando io ero a Crema e non a Milano e lui rientrava dallo psicoanalista.
Vestiva sgargiante, madre colta e animatrice dell'intellighenzia del luogo, padre morto (ci divertimmo un giorno al cimitero in una pirotecnica caccia alla tomba, poichè lui non si ricordava dove fosse sepolto suo padre), profumava di mughetto e mangiava focacce tra gli alberi.
Furono mesi di lettere e letture stesi sulla coperta, di passeggiate e bevute.
Tutto di nascosto.

Di lui non avevo più notizie da qualche anno.
L'ultima arrivò da Gabriele (un tipo losco che ai tempi aveva 23 anni e se lo portava in giro per trombarlo), che incontrai una sera in un locale travestito da mignottona. Mi disse che Mario si era laureato e si divertiva con i soldi di mamma, con la sorella in Israele e il fratello in giro per l'Europa.

Sono passati 11 anni.
Non pensavo di rivederlo, ma in un mattino di novembre il passato è tornato e le mie celluline non sono state così veloci...

Peccato.
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Immagine da "Un homme et un femme" di C. Lelouch, 1666

lunedì, novembre 19, 2007

La classe non è Sandra

Mi hanno chiesto se tromba meglio la destra o la sinistra. Tutti pensano alla destra per una questione di machismo. Ma io non sono d’accordo. Non era vero nella prima Repubblica e non è vero adesso. [...] Con la differenza che allora c’era più morale. Craxi non avrebbe mai pensato di abbandonare la moglie Anna che amava sinceramente. A nessuno di loro sarebbe mai venuto in mente di abbandonare la fedele compagna che gli era stata accanto per 30 anni. Certo Bettino si innamorava spesso, ma la sua famiglia era sacra. Oggi invece? Guardate cosa è accaduto a Fini. E poi vogliamo mettere il livello delle amanti di allora? [...] E ho idea che oggi si faccia tutto con meno gusto. Craxi non sarebbe mai stato con una “Gregoraci”. Certo allora non c’era nessun magistrato che controllasse il traffico dei letti come in Vallettopoli. Far sesso in cambio di una raccomandazione è un fatto privato. Fa male a qualcuno? Non credo. E allora! Che la magistratura si occupi d’altro.
Poche righe per raccontare un'epoca.
Potremmo commentarle parola per parola (soprattutto per quanto riguarda la schiavitù alla morale da buco della serratura che in questi anni sembra sempre più viva nella collettività, come se un individuo o una coppia debbano render conto a qualcuno di ciò che fanno del loro pisello, letto o quant'altro).
Nel mio piccolo non posso che sottoscriverle: non siamo più ai tempi d'oro delle avventure extraconiugali, ma nemmeno nei disincantati anni novanta, quando tutto mi sembrava più facile.
Oggi, a 15 anni, già si è galoppatori da maneggio, senza badare a sostanza, carattere, ceto sociale, etc.
Serve rigore!
Rigore nella persona, nella curiosità con cui ci si spinge verso l'altro, senza pensare al tornaconto economico o di prestigio, lasciandosi andare allo spirito di conoscenza e sperimentazione che non deve mai mancare in ognuno di noi.
Continuando come ora, dove andremo a finire?
Santa Sandra, aiutaci tu!

venerdì, novembre 16, 2007

Land-----------scape

Ogni viaggio ha i suoi viaggiatori, così i treni, le metropolitane e i tram.
Ultimamente prendo con assiduità e facendo lunghi percorsi 3 linee tramviarie: 1, 4 e 29/30.

L'1 a Sempione è pieno di modelle e truccatori, a Cadorna si carica di gente diversa, a Cordusio si svuota, alla Scala salgon turisti e manager, a Cavour rimangon i residenti, che scendon in buona parte alle prime fermate dopo Repubblica -dove scendo io-; poco a poco il mezzo si riempie di immigrati che proseguono ben oltre la mia discesa.


Il 29/30 lo prendo sempre a Sempione ed è una linea circolare che mi riporta da lì verso casa.
Se prendo il 30 il tragitto è breve, se prendo il 29 il percorso è lunghissimo (poichè gira attorno alla città).
Il 30 nel tragitto Sempione - Repubblica è colmo di immigrati un poco straccioni, il 29 nel tragitto Sempione - Porta Venezia, attraversa invece una zona più borghese, così si riempie di gente più cool.

Caso particolare è il 4 da Maciachini-Jenner fino a Cairoli.
Ovvio la partenza è in una situazione simil medio oriente, una volta scollinata via Farini iniziano a salire sciure in giro per shopping.
Questo tram è affollatissimo da gay.
Perchè attraversa un quartiere di artisti e gallerie o perchè, come ho scoperto l'altro pomeriggio, la zona è piena di marchette?

Proprio mercoledì, mentre aspettavo alla fermata, ho visto avanzare un giovane vestito di verde fluo seguito da un magrebino aitante che portava due buste Esselunga.
La scena mi incuriosiva poichè il verde maneggiava una scatola di biscotti danesi e un pò ne mangiava, un pò ne infilava nella bocca del portaborse, creando una visione a metà tra una sessione fetish e una scena da Marilyn Monroe.
Sul 4 ho scoperto che la tariffa per portar le borse e sistemare a casa i pacchetti era di 65 euri.
Anche Luca mi diceva che recuperava indiani alla Ldl, ma a prezzi più alti.

A breve partirà una ricerca di mercato per capire quale supermercato offre merce al miglior rapporto qualità prezzo.
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Immagine di Lukas Beyler

giovedì, novembre 15, 2007

Educazione Tecnica

Ieri con un amico...

Pe: che ti racconto, mah... esco ora da un week end prolungato di influenza: sai che chic
LaO: meglio l'influenza che le piattole, quelle non le sopporto!
Pe: ahahah!
LaO: ogni volta che le dovevo togliere a Giovanni il pisellone era un festino a base di mutande di plastica e pece da spalmare sui testicoli
Pe: pece? alcol e un cerino no?
LaO: si, andavo in farmacia a comprargli un intruglio a base di pece e non so cosa, poi mi recavo da lui sempre angosciato, infilavo i miei guantini, spogliavo le sue mutandine e lui, più impaurito di me, si faceva cospargere il membro con l'intruglio. poi, mentre bevevam un cognac e ci facevamo una canna, Giovanni indossava delle mutandine gommate per circa 40 minuti, infine se le toglieva, una doccia e via: pronto per andar in sauna alla ricerca di nuovi mostriciattoli saltellanti. aaah, bei tempi andati....
Pe: ma non gli davi fuoco?
LaO: ma no sciocco! mica si poteva trasformare in fiaccola olimpionica vivente

mercoledì, novembre 14, 2007

Skin

Corriere della Sera di stamane (con la nuova grafica che fa cacare: pubblicità ovunque!).

Sinistra in pelliccia, duello tra donne
La giornalista Ritanna Armeni, invece, non ha dubbi: «Non la metterei mai (la pelliccia NDR). Per un fatto simbolico. Venti anni fa in Norvegia, causa gelo, ne comprai una ma non l'ho più indossata. Se volete, c'è anche un'immagine generale della sinistra da difendere. Non sono moralista, ma il mio essere femminista e di sinistra mi fa escludere alcune cose. Come gli abiti firmati, che ho ottenuto di non indossare anche in tv, a Otto e mezzo. Insomma, mi piace una sinistra che spontaneamente si adegua a certi valori. Meglio una pizza che un ristorante gourmet, per intenderci...».

Ora, che esser di sinistra significhi non entrare da Paul Smith o da Marras e mangiare solo in topaie puzzolenti, beh, io mi dissocio.
Questa volta mi sa che divento fascio, tanto la falce e il martello son spariti per far spazio al cachemire che fa tanto operaio arricchito.

martedì, novembre 13, 2007

E mi sovvien l'eterno

Me ne stavo seduto, digitando qualche bottone della tastiera, e improvvisamente sono stato distratto da un nuovo arrivato: uno stallone 30enne muscoloso, dalle sopraciglia ritoccate e con un culo che potrebbe sostituire il cupolone vaticano, tanto è mozzafiato.

Ho continuato a vagolare con i polpastrelli sulla tastiera, nel frattempo osservavo e ascoltavo il colloquio del suddetto maschio con il collega che lo stava "esaminando" per capire se questo può essere un aiuto nella realizzazione di riprese video etc.

Collega: "Beh, quello che vedi ora ripreso è LaO, che si occupa con me di realizzare questi materiali... sicuramente lavorerete assieme".

Non continuo oltre, basta dirvi che il mio cuore ha sussultato come il grembo di Elisabetta al cospetto di Maria incinta.

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Lying in my bed I hear the clock tick,
and think of you
caught up in circles confusion
is nothing new
Flashback - warm nights
almost left behind suitcases
of memories,
time after

sometimes you picture me
I'm walking too far ahead
you're calling to me, I can't hear
what you've said
Then you say - go slow
I fall behind
the second hand unwinds

(C. Lauper)

lunedì, novembre 12, 2007

Guardando Angels in America

LaO pensiero:
"AIDS, sifilide, gonorrea, condilomi, ulcera, epatite, scabbia, clamidia, morte, funghi, candida, herpes, tricomoniasi, piattole... AIDS, sifilide, gonorrea, condilomi, ulcera, epatite, scabbia, clamidia, morte, funghi, candida, herpes, tricomoniasi, piattole... AIDS, sifilide, gonorrea, condilomi, ulcera, epatite, scabbia, clamidia, morte, funghi, candida, herpes, tricomoniasi, piattole... AIDS, sifilide, gonorrea, condilomi, ulcera, epatite, scabbia, clamidia, morte, funghi, candida, herpes, tricomoniasi, piattole... AIDS, sifilide, gonorrea, condilomi, ulcera, epatite, scabbia, clamidia, morte, funghi, candida, herpes, tricomoniasi, piattole... AIDS, sifilide, gonorrea, condilomi, ulcera, epatite, scabbia, clamidia, morte, funghi, candida, herpes, tricomoniasi, piattole... AIDS, sifilide, gonorrea, condilomi, ulcera, epatite, scabbia, clamidia, morte, funghi, candida, herpes, tricomoniasi, piattole... AIDS, sifilide, gonorrea, condilomi, ulcera, epatite, scabbia, clamidia, morte, funghi, candida, herpes, tricomoniasi, piattole... AIDS, sifilide, gonorrea, condilomi, ulcera, epatite, scabbia, clamidia, morte, funghi, candida, herpes, tricomoniasi, piattole...".
[moltiplicato per 3 ore]

Bello, almeno credo... ho passato la serata a controllare i miei linfonodi.

venerdì, novembre 09, 2007

1963 - Bindi - Paoli

Ieri mentre ero imbottigliato nel traffico immobile della tangenziale ho ascoltato questa bellissima canzone di Umberto Bindi...

Il mio giorno è cominciato in te
La mia notte mi verrà da te
Un sorriso ed io... sorriderò
Un tuo gesto ed io... piangerò
La mia forza me l'hai data tu
Ogni volta che hai creduto in me
Tu mi hai dato quello che
Il mondo non mi ha dato mai
Il mio mondo è cominciato in te
Il mio mondo finirà con te
Se tu mi lascerai
In un momento io morirò
Tu mi hai dato quello che il mondo
Non mi ha dato mai
Il mio mondo è cominciato in te
Il mio mondo finirà con te
Se tu mi lascerai
In un momento così
Tutto per me
Finirà con te

Mi son posto una domanda: parole simili sono soltanto per chi si ama?
---
Fotografia del solito Richardson

giovedì, novembre 08, 2007

Amazzoni Bianche (di G. Rigelli, con Doris Duranti, Paola Barbara, Luisa Ferida - Italia, 1936)

Il mio maneggio di eroine del cinema e del trash è molto popolato: Marlene, Franca Valeri, Louise Brooks, Greta, Dalida, Wilma De Angelis, Ingrid Bergman.

L'elemento che per me le rende divine non è solo il curriculum lavorativo, ma anche la loro capacità di mescolare ottime prestazioni professionali con esperienze di vita così variegate che farebbero impallidire un esperto del cambio della divisa come Mastella.
Ecco perchè l'imperatrice delle mie star è, e rimarra sempre, Marta Marzotto: una che, partendo dalla raccolta del riso in Lomellina, è diventata contessa, ha ispirato Guttuso e s'è scopata la direzione de "Il Manifesto".
Sabato però la radio sintonizzata su "Il terzo anello" durante l'ora in macchina con Eu alla volta di Soragna, per visitare una rocca ivi situata, mi ha fatto scoprire la biografia di Eleonora Giorgi.
All'inizio della trasmissione non capivo perchè una canale serio come Radio3 si mettesse a parlare delle avventure di M.me Giorgi, da me ritenuta un'attricetta di quart'ordine dalla vita tanto sfigata e triste, invece...
Invece dall'intervista all'attrice/regista e dalle sue scelte musicali è emersa una donna dalle palle di fuoco, molto sorniona e diva in senso vero.
La sua vita inoltre è degna di un romanzo di Dumas: avi inglesi e bulgari, un matrimonio con Rizzoli, la madre pittrice, la scelta della vita con Ciavarro...
Un'ora di cicaleccio è bastata per farla entrare di diritto nel mio harem, soprattutto dopo il racconto di un divertente episodio su come lei e Ciavarro hanno ricercato il casolare della loro vita da novelli Adamo ed Eva.
L'evento risale ad un mattino di novembre di qualche anno fa.
La Giorgi e l'allora marito vanno a visitare un casale in mezzo ad un bosco che sembra rispondere ai loro desideri. All'arrivo la protagonista di "Conviene bene fare l'amore" nota che gli alberi son tutti spogli e le foglie a terra, al che esclama: "Che peccato che questo bosco sia morto, dovremo piantare nuovi alberi...".
Dopo un sorriso del conduttore, così Eleonora ha commentato: "Ho avuto una vita fiabesca, non pensavo che l'autunno facesse cadere le foglie".
Ecco, una frase simile non può che promuoverla ad honorem come vicepresidente del mio circolo.

mercoledì, novembre 07, 2007

Ombre e nebbia

Case e architetti: un binomio che adoro.

Capita così che durante una cena dove si è mangiato e bevuto un pò troppo mi metta a discutere di alcune case che ho visto e che mi hanno colpito.
I commensali oltre a me ed Eu sono la coppia d'architetti che vive vicino casa e una loro amica che si occupa di cercare set per film.
Inizio ad elencare una casa che avevo visto e che mi son rifiutato di comprare, poi piano piano avanzo verso case dove ero stato a far altro, descrivendo gli ingressi, le cucine, le camere da letto...

Ad un tratto la ragazza mi chiede: "Ma come hai fatto a visitare tutte queste abitazioni?"

E l'effetto dell'alcol improvvisamente mi si è mostrato in tutta la sua potenza: ero talmente disinibito che stavo raccontando le case dove "ero stato" con uomini e stavo mischiando i particolari dei miei incontri con quelli architettonici dei luoghi.

In mezzo a questo delirio non avevo badato alle facce di Eu che, resosi conto delle origini delle mie gite tra appartamenti, cercava di farmi smettere di raccontare.

Ovviamente ho recuperato la situazione rispondendo: "mah, sai, feste, eventi, riunioni, amici da visitare..." ed ho continuato sulla mia strada.

Questo per dire che ho rinnovato l'abbonamento ad Abitare.

martedì, novembre 06, 2007

Idee

Non amo i coccodrilli quando il morto è ancora caldo (tipo quello di stamattina al TG1 di Vincenzone Mollica), ma un giornalista come Enzo Biagi non posso che ringraziarlo.

E' stato merito suo infatti se ho parlato per la prima volta di omosessualità con i miei genitori.

Non ricordo quale delle sue innumerevoli trasmissioni fosse, era sera, e il giornalista presentava un servizio sui gay americani in preda alla paura dell'aids (sarà stato l'85/'86, io ero "innamorato" di Terence di Candy Candy).
Ero piccolo, ma ci confrontammo su questo tema commentando le immagini e le informazioni del servizio.

Nel 1992, in una trasmissione pre TG1, Enzo Biangi ospitò Giovanni Forti (che sarebbe morto qualche giorno dopo) e Brett Shapiro.
Noi eravamo di fronte allo schermo, ricordammo la conversazione di qualche anno prima facendo dei paralleli.
Un amico dei miei presente in casa disse: "Comunque basta stare al proprio posto e non succede nulla. Quello è frocio ed è normale che sia malato."
Mio padre lo guardò, si alzò e uscendo dalla stanza disse: "Quello, qualsiasi vita conduca, è più umano di te!".

lunedì, novembre 05, 2007

Ammazzarne una per educarne cento

Da questa mattina nella zona in cui vivo a Milano ci sono strisce gialle e blu funzionanti (sebbene i cartelli sian sbagliati, ma a breve la sindaca massaia provvederà a sistemarli).
Io continuo a parcheggiare nel cortile del palazzo, però, in previsione di necessità di posto anche in strada, ho fatto richiesta di un tagliandino per le strisce gialle (tanto è gratuito anche per me che non ho residenza qui, non come a Crema dove vosta 90 euro all'anno anche per i residenti senza box).

Su indicazione dell'impiegato comunale invio tutta la documentazione in formato pidieffe all'anagrafe comunale il 10 ottobre, rimanendo in attesa del tagliandino che: "le arriverà via posta direttamente a casa, perchè il comune di Milano vuole evitare disguidi e code inutili ai cittadini".
Ad oggi la lettera nella cassetta postale non è giunta.

Stamattina, poichè il mio oroscopo diceva che ero facilitato nelle relazioni sociali, afferro la cornetta telefonica e telefono al magico 020202.

Operatrice: "buongiorno sono Paola, posso esserle utile?" (una schiava della cuffietta da call center)
LaO: "bla bla bla"
Operatrice: "deve telefonare al commissariato di via Sansovino, le daranno tutte le informazioni"

Telefonata 2
Operatrice: "Siiiiiiiiiiii, comuneeeeeeeeeeeee, che vuoleeeeeeee?" (voce da scaricatore di porto, catarro da sigaretta che continua a proporsi, sigaretta in mano e fumo soffiato nella cornetta)
LaO: "bla bla bla"
Operatrice: "deve andare in via Largaaaaa, non quiiii, lei non è residenteeeeeeeee"
LaO: "cortesemente non potrebbe darmi il numero dell'ufficio?"
Operatrice: "il numero civicooooooo?"
LaO: "no, il numero di telefono"
Operatrice: "perchèèèèèèè? Vuole chiamareeee?"
LaO: "si, almeno vedo se sbrigo la faccenda al telefono"
Operatrice: "è inutileeeee, però se insiste ecco il numeroooo"
LaO: "e l'e-government dove l'ha lasciato?"
Operatrice: "eccheèèèèè l'eggovernementtttt?"

Telefonata 3
Operatrice: "buongiorno, comune, mi dica" (una poliziotta giovane e simpatica)
LaO: "bla bla bla"
Operatrice: "oh, sa, i dimoranti li teniamo per ultimi, comunque abbiam tempo 30 giorni per rispondervi, se non sono ancora passati..."
LaO: "ne son passati 25, però sa, da oggi il posteggio è regolamentato dalle strisce..."
Operatrice: "ah, beh, ha ragione... beh, può lasciarla nelle righe blu..."
LaO: "ma son a pagamento!!!"
Operatrice: "si, uneuroeventi l'ora, mette più tagliandini al giorno..."
LaO: "no, senta, forse non ci siam capiti: io VOGLIO il permesso per le strisce gialle..."
Operatrice: "aspetti che controllo..."
12 minuti di musica mozartiana
Operatrice: "eccomi, mi scusi per l'attesa, la sua richiesta è arrivata, ma sa, siam sommerse dal lavoro... e ci son mgliaia di richieste in attesa"
LaO: "ok, ma questo che significa?"
Operatrice: "che grazie alla sua chiamata le abbiam già stampato il permesso, nel giro di qualche giorno le arriverà a casa"
LaO: "scusi, ma è un'operazione così veloce?"
Operatrice: "beh, si..."
LaO: "e perchè se non avessi telefonato avrebbe richiesto settimane?"
Operatriche: "bah, sa... mica possiam correre..."
LaO: "lo diceva anche la lepre nella favola, solo che la tartaruga è arrivata prima"

venerdì, novembre 02, 2007

Progresso

2 novembre 1975: Pier Paolo Pasolini muore assassinato tra le baracche romane.
1 novembre 2007: Giovanna Reggiani muore assassinata tra le baracche romane.

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Immagine - Diane Arbus