E fuvvi un giorno che passò furiando, quel bieco fantasma della guerra; allora udissi un cozzar d'armi, un saettar di spade, un tempestar di carri e di corsieri, un grido di trionfo e un uluante urlo e colà ove fumò di sangue il campo di battaglia, un luttuoso campo santo levarsì, e un'elegia di preghiere, di pianti e di lamenti.

mercoledì, giugno 25, 2008

Spostando cieli

Ore sedicietrenta di ieri.
LaO sale sulla metropolitana a Cadorna.
Lanza.
Una ragazza magra magra e alta alta con una testa di ricci neri neri e degli occhiali da sole azzurro azzurro si siede nel sedile di fronte a LaO.
Moscova.
LaO leva lo sguardo dal libercolo che sta leggendo e dirige i suoi occhi verso le gambe semiaperte della ragazza.
Garibaldi.
LaO nota che dal centro delle gambe della ragazza spunta una peluria nera e rarefatta. Sorride alzando lo sguardo sul viso della fanciulla.
Gioia.
La ragazza sorride e accavalla le gambe. LaO sorride alla ragazza.
Centrale.
La ragazza si alza. LaO pure.

lunedì, giugno 23, 2008

Rumore

Tutti indispettiti perchè la Vivienne ha lanciato l'uomo zingaro.
E chi se ne fotte?
Son secoli che grido ai quattro venti che farei proteggere i Rom dal WWF solo per poterli vedere vita natural durante (poterli scopare è difficile... a volte son pericolosetti...).

Voglio la primogenitura dell'idea.

venerdì, giugno 20, 2008

Legami

Sabato scorso io e Oki (23enne ricciolo che, sebbene possa sembrar piccolo piccolo, dimostra comunque i suoi 20anni - non me ne volere :) ) siamo andati all'inaugurazione di una mostra.

Io mi ero comprato un sacchetto di amaretti al cioccolato e li offrivo ai presenti, Oki sgranocchiava.

ATTO PRIMO
Incontriamo una signora che conosco e si mette a chiacchierare. Dopo qualche chiacchiera le presento Oki.
La_Signora: uh, ma è un tuo amico?
LaO: si
La_Signora: e io che pensavo fosse tuo nipote.

Commento di Kk alla vicenda: beh, ma guarda che avrà pensato che tu fossi suo zio, mica altro...
Io da allora ho iniziato a contarmi le rughe!

ATTO SECONDO
Incontriamo la_Fra.
Si discute con lei del più e del meno e si apprezza uno degli organizzatori dell'evento che avevo visto qualche giorno prima in mutande mentre appendava quadri e aggeggi vari.
Esterno il mio desiderio di avere un rendez vous con lui al fine di approfondire elementi geometrici relativi all'arte contemporanea.
Abbandoniamo la_Fra per qualche minuto. Io intanto continuo a distribuire amaretti di cioccolato.
Improvvisamente compare la_Fra seguita dal ragazzetto organizzatore.

la_Fra (indirizzata al ragazzetto): ecco, lui è LaO, secondo me potrebbe essere utile se voi due vi conosceste per collaborare nel realizzare qualche cosa... Semmai scambiateli il telefono...
Mi guarda e mi sorride, poi sottovoce mi dice: avevo capito tutto, così ti ho dato una mano. Sono o non sono la tua insegnante?

giovedì, giugno 19, 2008

Usi la destra o la sinistra?

Ieri sera doppio appuntamento.

Prima a teatro a veder "Chiove": bello spettacolo, buone interpretazioni. La storia forse andava approfondita un pò di più, ma lo scenario della prostituzione e della deriva sentimentale degli "uomini" contemporanei vengono rappresentati molto bene.
Resterà in cartellone ancora qualche giorno, lo consiglio volentieri.

Usciti da teatro O. ci ha proposto di andare all'Arci a vedere "Nazirock".
Il film mi aveva incuriosito, soprattutto per la storia relativa alla sua mancata proiezione nei cinema, quindi monto sulla vespa del marito alla volta di via Bezzecca.
Il "documentario" mi ha sinceramente deluso.
Troppo parziale, troppo preimpostato, troppo fragile la tesi per convincere.
Quella realtà così estremizzata è preoccupante, non c'è dubbio, ma proporla in quel modo la rende banale, la trasforma in fenomeno da baraccone con cui è troppo facile prendersela seriamente. Infatti la discussione che ha seguito la proiezione è stata inutile, farcita di stereotipi che hanno riproposto le stessi tesi intolleranti del film in chiave da estrema sinistra.
Peccato, poteva essere un'occasione seria per discutere di neofascismo.

Piccola nota di colore.
Alla proiezione era presente un non vedente.
Sembra strano, ma in fondo anche solo ascoltare l'audio del film poteva render l'idea della vicenda.
L'aspetto buffo della vicenda era che il ragazzo stava seduto su una sedia posizionata in mezzo al pubblico e girata non verso lo schermo, bensì verso gli spettatori.
La situazione surreale sembrava uscita da un film di Bunuel.
Non son riuscito a soffocar le risa.

mercoledì, giugno 18, 2008

Simulando l'estate vai

Il 18 giungo di sessantacinque anni fa nacque Raffa.
Il 18 giugno del 1940 nacque mio padre.

Ora mio padre non c'è più.
Però il 18 giugno festeggiava assai.

Festeggiava con Ettore: un ex partigiano socialista, nato il 18 giugno di tanti anni fa, che veniva a casa nostra con champagne, moglie, figlia e genero carabiniere (figo assai).
Ora Ettore non c'è più.

Ogni 18 giugno sera ci sedevamo nel prato dietro casa e si tagliava la torta.
Non so perchè, ma sia mio padre che Ettore ogni anno prendevan un piattino con la torta e la mettevano da parte.
"E' per la Carrà" dicevano "gliela spediremo dopo".

Quelle fette di torta non so se sono mai arrivate a casa della Pelloni, però spesso mi chiedo se quelle sere d'estate con la torta per la Carrà non abbiano segnato indelebilmente la mia vita.

Auguri a tutti e tre.

lunedì, giugno 16, 2008

Breaking news: Feticcio Awards

Segnalo che il dolce Alebino ha aperto (con la mia consulenza autoriale) la terza edizione del "Feticcio Awards".
Invito tutti a partecipare alle votazioni.
In palio l'estrazione di una fantastica pelliccia Anna Bella di Pavia, consegnata da Mike e Antonella.

Parcheggiando tra una macchina e l'altra ho fregato un paraurti

Week end riposante e in linea con il tempo piovoso e freddissimo.

Un'avventura molto calda però c'è stata: quella proposta da kK per andar a vedere "Corazones de Mujer", un film insolito e coraggioso.
Un'opera molto bella, non solo per la storia, bensì per le immagini e le scelte stilistiche.
E' nelle sale di Roma, Milano e Torino (città in cui parte l'avventura).
Andate a vederlo.
Il Marocco v'aspetta, ma anche una vicenda toccante portata sullo schermo con molto talento.

giovedì, giugno 12, 2008

La vecchiaccia proletaria (così si definisce la Marzotto)

Ok, ieri sera abbiam mangiato pesante (anatra al forno con patate), però secondo me la ragione della mia insonnia è stata la Leosini coi suoi delitti.

Ho sognato un drago moldavo che saliva dalla scala e mi rapiva per squartarmi.
Al che mi son svegliato e non ho più chiuso occhio.

Questo per dire quanto è brava la giornalista di Rai3 nel ricostruire scenari tremebondi.
La prima serata la fa diventare un pò troppo civetta però...

mercoledì, giugno 11, 2008

Sublimare

Ieri pomeriggio.
LaO a bordo del bus che sostituisce il 29 nella tratta Garibaldi - Repubblica.
Più o meno all'altezza di via Gino Bramieri sale una signora ottantenne con due tette da far paura a Brigitte Nilsen.
La signora inizia a sbraitare contro il comune che apre cantieri in ogni dove rendendo la vita impossibile.

Arrivati a Repubblica, prima di scendere per poi subito risalire sul tram che riprende la solita corsa, la donnina esclama in perfetto milanese (qui tradotto per ovvie ragioni): "Quella malandrina della Moratti dovrebbe stare a casa a far da mangiare ai suoi figli invece che distruggere la città. Io alla sua età stavo tutto il giorno in cucina, mica andavo in giro come una donna di facili costumi. Che le venisse un tumore da ricovero al Santa Rita".

Applausi a scena aperta da tutti i passeggeri.

venerdì, giugno 06, 2008

Pensieri da un Pride intenso e amaro

Sai, ho sempre adorato l'Adolf per quel matrimonio: una delle cose più poetiche che una mente perversa e abominevole come la sua potesse fare, così come fantastico trovo Nerone che cantava mentre Roma bruciava, o che ne so, Stalin che produceva musical scimiottando i film americani tipo "bellezze al bagno".
Adoro la fantasia del bruto o l'innocenza del violento.
Ecco, vorrei fare un'orgia con quei tre personaggi, ci stai?

F.

"L'alcool mi basta e il resto mi incute paura".

Francois Sagan mi è sempre stata simpatica.

Ora scopro che stanno pensando ad un film su di lei e la cosa un pò m'intristisce.
Non sopporto i film biografici che fioriscono in questi anni.
Il cinema deve essere sogno ed evasione, deve essere capacità di andare al di là dell'ovvio e della quotidianità.
Capisco che per me il cinema è finito con la fine di Méliès, Keaton e Griffith, e che forse ho un concetto limitato di cinematografia, ma le agiografie dei "divi maledetti" o dei "balordi del quotidiano" mi fanno cacare.

Se si vuole parlare della scrittrice che andava in auto da corsa, del boxeur alto due metri, del ricercatore sulla sessualità americana, dei divi maledetti di Salò, etc. ne facciano un documentario o una puntata de "La storia siamo noi", può essere abbastanza.

La Sagan è e rimarra una donna irraggiungibile, anche nella sua morte disperata.
Evitare di trasformarla in film insulsi e senza polso, come ad esempio è successo per la Arbus, potrebbe essere un giusto modo per regalarle l'immortalità divina che giustamente merita.

giovedì, giugno 05, 2008

L'insostenibile leggerezza della coda

Con la presente chiedo all'organizzazione del Mix Festival di prevedere due ingressi separati alla biglietteria e alle sale.
Uno per le signore e uno per i signori.
Io le donne (lesbiche) non le sopporto!

Ieri, mentre cercavo di conquistare i biglietti per me e Fabio, quattro donne-camioniste mi stavano davanti.
Rutti e urla uscivano dalle loro bocche.
La puzza sembrava simile a quella di una latrina di Napoli dietro un cumulo di sacchetti.
Mi sono azzardato a dir loro di procedere nella marcia verso la cassa visto che molti le superavano e per poco non venivo ucciso.

Io voglio preservare l'integrità del maschio italiano!

mercoledì, giugno 04, 2008

Il miglior spettacolo è sempre quello che si ammira in platea

Inizia questa sera il Festival del cinema gay.

Proprio oggi il mondo del cinema è funestato da una tremenda notizia: il nuovo arresto di Cecchi Gori.
In mezzo ad una sciagura simile però un momento immenso, che ci fa pensare che un futuro migliore è possibile, ce lo regala - attraverso un'agenzia dell'ANSA- Valeria Marini.

"Esprimo la mia solidarietà, sono molto dispiaciuta e spero che tutto si risolva nel più breve tempo possibile": è il commento a caldo di Valeria Marini, che anni fa ha avuto una relazione con Vittorio Cecchi Gori, arretato stasera per bancarotta. "Oggi sono solidale con lui come sempre lo sono stata, anche in altri momenti brutti. Ho mantenuto un bel rapporto di amicizia e se lui ha bisogno di me, di qualunque cosa, io ci sono", dice la Marini, che non vuole essere considerata una ex ma vuole sottolineare il suo legame prima di tutto di solidarietà con l'imprenditore.

Dopo aver letto questo messaggio mi son chiuso in bagno a piangere dalla commozione.

martedì, giugno 03, 2008

Aria

Ieri pomeriggio ho rivisto dopo mesi e mesi una compagna di università, ora direttrice di un asilo, che mi ha trascinato in una festa ebraica per l'inaugurazione di una mostra di una giovane scultrice.
Location della mostra: un attico al sesto piano di un palazzo in via Montenapoleone, la casa della famiglia dell'artista.

Poichè ero brillo dal pranzo, i bicchieri di prosecco che tracannavo mi causavano caldane da menopausa, pertanto ho preferito distendermi con la mia ex compagna in terrazzo.

LeI: ultimamente esco con un certo Davide: calciatore, 34enne... eccolo - tira fuori una fotografia
LaO: mamma mia che figo! Ha delle labbra che spolvererebbero il pisello meglio di quanto potrebbe fare una scopa elettrica sul parquet, poi che manone... riempitive direi...
LeI: mah, a me non piace molto, secondo me non gli tira molto...
LaO: è gay?
LeI: non lo so, l'ha anche piccolo...
LaO: piccolo? questa non ci voleva... ma piccolo quanto?
LeI: diciamo che non è grande... un giorno gliel'ho detto
LaO: oddio, un affronto simile ad un uomo non si fa! Lui come ha reagito?
LeI: l'ho buttata sul ridere e gli ho detto: "Sai, nella mia vita di piselli ne vedo molti. Considerando che lavoro in un asilo infantile, sicuramente il tuo non è uno dei più piccoli"