Meglio tardi che mai si dice in alcuni casi.
Nel mio si deve dire in merito a parecchi fatti.
Innanzitutto per esser riuscito a vedere (con moltissimo ritardo e solo grazie al ripescaggio estivo) l'interessante
Transamerica che, al di là di alcune cadute di troppo nei cliché della commedia americana, porta sullo schermo una storia intensa, ben scritta e recitata.
I fatti son presto detti: un transessuale in procinto di operarsi per finalmente appropriarsi del suo sesso (femminile), scopre di avere un figlio e lo conoscerà durante un viaggio New York - Los Angeles.
Uno degli elementi centrali del film è il DIRE, il rivelare.
Bree (il transessuale) non sa come dire a Toby (il figlio) di essere sia uomo che suo padre; un punto di vista singolare, poichè solitamente sono i figli ad avere timore di rivelare ai genitori la proria condizione sessuale.
Ma in fondo, tutto si risolve in una parola, in un dire che non sempre è facile, e che pertanto spesso viene taciuto, nascosto, evitato.
Ho "rivelato" la mia omosessualità la prima volta a S., un sabato pomeriggio, mentre uscivamo da scuola, avevo 17 anni (ormai 12 anni fa... cribbio quanto son vecchio).
La difficoltà di quella comunicazione la ricordo ancora oggi.
Improvvisamente è fuggito tutto dalle mie labbra, ho preso coraggio e le ho detto la verità.
La cosa spiazzante è stata la sua risposta "Tutto questo casino per dirmi una cosa così semplice. Piuttosto guarda quello lì: ha un culo fantastico.".
Poi mi ha abbracciato e tutto è continuato come sempre.
Da quel giorno non ci son stati problemi.
Ora non è più una questione da dire o meno.
E' una condizione di vita, chi mi conosce può saperlo o meno, ma non devo rivelarlo.
I vicini, gli amici, i colleghi, sanno come vivo e chi frequento (Eu, amici, etc.); il capo mi chiede pareri su personaggi che transitano dall'ufficio ("è gay secondo te?" "è carino?" "che rapporti avrà con tizio?").
Ma come in ogni bel sogno non tutto fila liscio.
Ci sono ancora ombre, non tutti sanno e forse i non informati dovrebbero essere i primi ad esserlo.
Mi manca il coraggio...
Ma meglio tardi che mai, no?
Spero di riuscirci presto.