E fuvvi un giorno che passò furiando, quel bieco fantasma della guerra; allora udissi un cozzar d'armi, un saettar di spade, un tempestar di carri e di corsieri, un grido di trionfo e un uluante urlo e colà ove fumò di sangue il campo di battaglia, un luttuoso campo santo levarsì, e un'elegia di preghiere, di pianti e di lamenti.

martedì, ottobre 30, 2007

Lisergicamente canterino

Leggendo il blog dei paciughi mi son ricordato di quanto mia madre sia paziente e larga di vedute.

Da piccolo passavo l'inverno in campagna, in mezzo alla nebbia padana, agli alberi e agli animali (una roba tipo Catherine di "Cime tempestose") e, per sopravvivere, i casi erano due: sviluppare una follia depressiva oppure inventarmi qualcosa.
Ovviamente scelsi la seconda strada.
Quelli erano gli anni di Raffaella e dei fagioli, della felicità di Al Bano&Romina, dell'inverno sottozero dei Ricchi&Poveri, dell'eterna signora pigra Patty Pravo, della sublime Ornellaccia Vanoni e delle canzoni che ascoltava mamma: Paoli (quando andava "La gatta" sapevo che qualche sua lacrimuccia era in agguato per dispiaceri vari), Nada (e i sospiri sullo zingaro cuore), Morandi ("Ah, come era bello nel '65 a Bellaria"), Nannini (mia mamma ha sempre adorato Gianna)...
La mia mente barocca elaborava quegli input e li trasformava in colori con cui imbrattare la tela nebbiosa dell'inverno.
Bastava una coperta, oppure dei sandali vecchi ed una borsa, degli occhialoni di papà o delle gonne di zia, per dar vita a spettacoli che sceneggiavo e recitavo on my own con gli applausi compiaciuti di mammà.
A volte certi genitori son fantastici nell'incentivare le stravaganze dei figli; a questo proposito mia madre dovrebbe ricevere un Oscar.

lunedì, ottobre 29, 2007

Un lombo che scia

Tutta la mia solidarietà alla povera Loredana.

Da ieri pomeriggio sono anch'io affetto da un dolore alla schiena ingestibile.
Tutta colpa dell'amore!
Oppure colpa della vecchiaia che avanza e toglie agilità?
Oppure colpa delle acrobazie?
E se rompessi tutto come la baby Bertè?
Mamma mia, l'idea di trovarmi di fronte Renato Zero è terribile.
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Io voglio fare l’amore l’amore l’amore
l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore
l’amore l’amore l’amore l’amore
tu devi fare l’amore l’amore l’amore
l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore
l’amore l’amore l’amore l’amore
dobbiamo fare l’amore l’amore l’amore
l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore
l’amore l’amore l’amore l’amore
Chiusi in una stanza
senza più speranza
chiusi in una stanza
senza mai violenza
chiusi in una stanza
senza più speranza
chiusi in una stanza
chiusi io e te
Abbiamo fatto l’amore l’amore l’amore
l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore
l’amore l’amore l’amore l’amore
hai conosciuto l’amore l’amore l’amore
l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore
l’amore l’amore l’amore l’amore
io ti ho dato l’amore l’amore l’amore
l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore
l’amore l’amore l’amore l’amore
Chiusi in una stanza
senza più speranza
chiusi in una stanza
senza mai violenza
chiusi in una stanza
senza più speranza
chiusi in una stanza
chiusi io e te
Chiusi in una stanza
senza più speranza
chiusi in una stanza
chiusi io e te
(L. Bertè - 1974)

venerdì, ottobre 26, 2007

Job Lounge

Se c'è una cosa che mi diverte è fare i colloqui con gli aspiranti assunti/stagisti/...

In questi giorni son impegnato nel visionare nuove leve e, come ogni volta, mi sembra di stare a selezionare gli iscritti a Gaydar.
Ieri i due pezzi da novanta son stati un ex seminarista con una forte e repressa personalità rainbow e un ragazzetto etero ventenne con le idee molto confuse sul suo avvenire.

La meglio gioventù mi però è apparsa mercoledì mattina.
Un tipetto si presenta: circa 25enne, alto 1.75, magro magro, capelli rasati, occhialini, maglione con scollo a V verde fluo, Asics Tiger, jeans, borsettina tracolla della Louisa Vuittona.

LaO: "prego si accomodi, piacere, son LaO"
Tipetto: "piacere mio son G."

Segue bla bla sulle sue motivazioni, carattere, studi e balle varie (che i colleghi dicon sempre che lo faccio durare troppo, ma io adoro ciacolare!).
Il tipetto dimostra solide attitudini e capacità, ovviamente anche una spiccata propensione alla gayezza, ma preferisco evitare domande "trabocchetto" sull'argomento, fino a che...

Tipetto: "sa, poi adoro il cinema"
LaO: "interessante, vedo che l'ha pure studiato all'università... ha qualche autore preferito?"
Tipetto: "più che un autore, direi un film: "Fronte del Porto" con...."
LaO: "Fronte del porto? Oddioooo, ma sai (a questo punto passo al TU) che lo adoro! Marlon Brando è fantastico in questo film, e poi la storia, il maccartismo, ..."
Tipetto: "siiii, hai ragione (passa pure lui al TU), la scena al parco col guanto e lui che fa la primadonna è fantastica!"
LaO: "ottima scelta, altri interessi?"
Tipetto: "mah, sai, leggo molto, alterno Oscar Wilde e saggi con robette come Miss Marple, e cose così..."
LaO: "Jessica Fletcher no?"
Tipetto: "la Jessica? come no? la zietta di tutti noi!!!"

La conversazione è continuata per altri 20 minuti, mentre fuori si accodavano ragazzine isteriche e insignificanti.

Domanda: secondo voi che piazzamento ha avuto il tipetto nella classifica dei selezionati?

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Devo segnalarvi un bellissimo spettacolo che potrebbe riempirvi questo week end piovoso: "Vita di Galileo" portato in scena dall'affascinante e bravissimo Branciaroli.
Ci sono biglietti scontati, nel caso non voleste perdere una convincente e coinvolgente occasione per riscoprire uno dei testi più famosi di Brecht.

martedì, ottobre 23, 2007

Una Napoli, del cioccolato e una cola light

Come si sa, la classe non è acqua.
Ieri pomeriggio, usciti da Etro, siam passati a curiosare da un robivecchi.
Tra un vaso rotto e delle giade polverose ho avuto una visione: la mia esistenza da anziano!

Mentre stavamo guardando un vaso da farmacia blu è entrata nel negozio una 75enne carinissima: iper cotonata, tinta di marrone, vestita elegantemente che portava due borse piene di frutta.
La sciura con accento emiliano-piacentino ha iniziato una sorta di inchiesta sugli oggetti presenti nel negozio che è durata un'ora e dieci minuti, da me seguita per intero.

Fantastico è stato interagire con la signora (mentre Eu interagiva col negoziante) in intermezzi dedicati ad orologi e gioielli.
Sciura: "ma lei che se ne intende, crede che sia vero questo elefante di porcellana?"
LaO: "mah, sa, guardandolo così... tutto sembra vecchio, si dovrebbe verificare"
Sciura: "perchè sa, mia nipote mi aveva regalato come portafortuna un elefante, ma è caduto e l'ho rotto, ora devo recuperare la fortuna...."
LaO: "beh, in questo caso sicuramente anche questo pachiderma può funzionare"
Sciura: "senz'altro! maaaa senta, secondo lei, che se ne intende, questi gioielli son veri?"
LaO: "mah, l'oro non sembra eccezionale, però..."
Sciura: "perchè deve sapere che mi han rubato tutti i gioielli... vatti a fidare delle nuore... la mia quest'estate mi ha detto di portarli al mare, perchè l'aria salata gli faceva bene, e così via! Tutti me li han rubati!"

Ma la mia visione allo specchio (tipo un romanzo con Miss Marple) l'ho avuta in un momento carico di tensione, come un romanzo della Bronte.

La signora stava contrattando il prezzo di un tavolinetto.
Apparendole caro il prezzo (200 euro), si lamentava col negoziante, fino a che...
Negoziante: "Signora, questo è un tavolo dell'ottocento, se va all'IKEA con 200 euro compra una casa..."
Sciura (urlando): "MA PER CHI MI HA PRESOOOOOO? All'IKEA ci andrà lei, io sono una signora rispettabile, che ha mobili VERI, non cose dell'IKEA!!! All'IKEA ci vanno le persone sgarbate come lei! Mi sento offesa, oltraggiata!!!".

Ecco, mentre i miei occhi grondavano lacrime di ammirazione, mi sono rivisto.

lunedì, ottobre 22, 2007

Fasci

PROLOGO 1
La palina del tram 1 in via Settembrini è da secoli coperta di smog nero.
L'altra sera degli omini griffati ATM e armati di Mastro Lindo si sono arrampicati su un piccolo trespolo e han pulito il cartello con il percorso del tram.
LaO pensiero: ci voleva proprio una massaia sindaco!

PROLOGO 2
Ieri sera dopo un week end sfiancante Eu preparava un ottimo pollo con patate, castagne ed uva, io sistemavo casa.
Mi sono affacciato alla finestra per ammirare le noiose lucette sulla sommità del Pirellone.
LaO: amore, son comparsi due strani fasci di luce...
Eu: cosa?
LaO: delle luci... ci son due luci che invadono il cielo.
Eu: saran le lucette per segnalar il palazzo ai suicidi in aereo...
LaO: nooooo, non quelle... guarda!
Eu (dopo aver visto): aaaaa, boh, forse ci sarà bisogno di Batman...

QUESTA MATTINA - METRO
Expo 2015, Milano pronta a vincere la sfida
Città passata a lucido: metropolitane, strade e stazioni sottoposti a pulizia straordinaria e centro agghindato con le bandiere italiane e lo slogan dell'Expo a portare fortuna. Intensificati anche i controlli delle forze dell'ordine e grande attenzione intorno alla Stazione Centrale, da sempre considerata uno dei biglietti da visita della città, che però non verrà visitata all'interno.
In occasione della visita dei commissari, i milanesi potranno per tre giorni avere un'anteprima di alcune delle grandi opere architettoniche che nel prossimo anno ridisegneranno lo skyline della città: la nuova torre della Regione Lombardia in via Melchiorre Gioia, i tre grattacieli di City Life nell'area dell'ex Fiera, il nuovo quartiere di Porta Nuova, la Bovisa e l'area di Rho-Pero destinata a ospitare l'Expo. Nelle notti di oggi, domani e mercoledì nei cantieri saranno accesi fasci di luce che riprodurranno i progetti illuminando la notte con il profilo della città del futuro. Agli ispettori l'onore di premere l'interruttore.

I misteri sono svelati.
Mica scema la massaia: pulisce e abbellisce tutto per 4 cretini invitati a cena, fa sloggiare i barboni dai loro marciapiedi e toglie le mie amiche prostitute dai loro uffici en plein air.
Negli altri giorni possiam tutti prenderlo nel culo dalla sporcizia, dai delinquenti, dal buio nei vicoli, etc. etc. etc.
[Oddio... prenderlo nel culo non è poi così male...]
Mi verrebbe da mandarla a cacare, la massaia, con gran letizia.

venerdì, ottobre 19, 2007

Cavalcando

Immaginate di entrare all'Euronics di corso Buenos Aires.
Immaginate che sull'oggettino che dovete comprare non vi sia scritto il prezzo.
Immaginate di andare dal commesso a chiedere informazioni.
Immaginate che il commesso vi dica che l'oggettino vi costa 9 euro e 90 centesimi.
Immaginate di avviarvi verso la cassa.

Cassiere (frocio lampadato 40enne checcamente isterico): 9 e 99.
LaO estrae una banconota da 10 e la porge al cassiere.
Il cassiere prende la banconota, la infila nel cassetto e lo chiude.
Il cassiere stacca lo scontrino e lo porge a LaO senza guardarlo.
LaO non si muove.
Il cassiere cerca di afferrare l'oggetto del cliente successivo.
LaO non si muove.
Il cassiere osserva LaO.
Cassiere: "vuole un sacchetto?"
LaO: "voglio il resto"
Cassiere: "il resto? ah, il centesimo..."
LaO: "voglio il resto..."
Il cassiere alza gli occhi al cielo come un Malgioglio qualsiasi, apre il cassetto dei soldi e afferma: "non ho monetine".
LaO (algido): "voglio il resto"
Uno strano silenzio si avverte attorno alla scena.
Cassiere (rivolto alla vicina di cassa): "per caso hai dei centesimi?"
Cassiera (mora sfatta come Amy Winehouse dopo una lite col fidanzato): "vuoi UN centesimo per il signore?"
Cassiere: "si"
Cassiera: "tenga" e porge il resto a LaO.

LaO esce senza salutare.

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Immagine di Terry Richardson

giovedì, ottobre 18, 2007

Dormi dormi bimbo bello


Pesante come una frittata in un pustass di Pigalle e alla fine dolce come un lait au chocolat al La tour d'argent in quai de la Tournelle.
Potrei descrivere così la visione di ieri sera: Ratatouille.

Che palle megagalattiche!

L'idea è carina, ma i personaggi non moltissimo (un pò banali) e la lunghezza è esasperante (ho dormito non poco durante la visione, chiedendo pure a kalos di lasciarmi la sua poltrona per allungare le gambe su quella libera vicina a lui, salvo poi esser risvegliato dagli scapaccioni dell'Eu).

Convincente il personaggio del critico gastronomico che vive in una casa-bara, la sua recensione finale è superba: un trattato di estetica (culinaria).

Ecco, appunto, alla fine un pò il film si riscatta: belli i topolini cuochi (ma già in Cenerella avevam visto topini sarti), interessante la preparazione della ratatouille (a quando il manuale di ricette in libreria come strenna natalizia per la gioia delle cassaforti di zio Walt?), piacevole la musica.

Al di là di questo, rimango sempre più stupito da come i cartoni animati sono sempre meno prodotti per bambini, caratterizzati da una totale mancanza di fantasia e si siano trasformati in giocattolini per grandi frustrati e scarsi di immaginazione.

Comunque, a chi lo vedrà, buona visione!

martedì, ottobre 16, 2007

Indigestione

Marco Ferreri e Ugo Tognazzi: due miei personalissimi miti.
Un regista capace di commuovere e provocare e un attore di una grandezza inarrivabile.

Li ricordo assieme perchè ieri sera mi son cimentato nel cucinare un filetto che faceva parte del menu de "La grande abbuffata": uno dei film che li ha uniti.
Qualche settimana fa infatti ho scovato in fondo allo scaffale di una libreria una vecchia copia de "L'abbuffone", un libro di ricette e ricordi dell'attore cremonese.

Questo libro mi ricorda l'infazia, quando mamma a volte prendeva la sua copia del volume e si cimentava a creare nuove pietanze.
Io pure lo leggevo, immaginando le operazioni che avrebbero portato alla realizzazione delle quaglie ripiene (piatto che ancora oggi faccio, anche se vorrei delle VERE quaglie, e non quei prodotti sintetici che si trovan ormai dal macellaio), oppure dei coglioni di toro trifolati (piatto che però mai riuscivo a gustare, perchè uno zio ottantenne -e dalla vita burrascosa di cui dovrei raccontare- rubava nella dispensa quelle preziose bocce per portarle ad una sua amante che gli preparava un piatto dal potere afrodisiaco), oppure ancora i rognoni arrosto (buonissimi!).

La rilettura di questo libro mi ha trasmesso la voglia di festa, di cucinare, di preparar dei cibi per coloro a cui si vuole bene.
Chi vuol esser invitato alzi la mano, poi starà a me giudicare se si tratta di una manina amata o odiata :)

lunedì, ottobre 15, 2007

Plebi(scito)

Una ragazza trovata sdraiata accanto al lago.
Chi l'avrà uccisa?
E' la domanda che mi ha incollato alla poltrona del cinema ieri sera, quando finalmente ho visto l'incantevole "La ragazza del lago".

Ero al cinema da solo (per la seconda volta di domenica sera), in questi giorni son vedovo.
Vicino a me due tipi (marito e moglie sulla quarantacinquina) che bevon birra e mangian popcorn.

Il tipo rutta birra, una nube tossica si avvicina al mio naso.
Io ODIO la birra: mi fa vomitare!
L'ho sopportata solo una volta in vita mia, ma ero piuttosto malconcio e il tipo che me l'ha offerta era più sfatto di me, nudo e non so che aspetto avesse.
Soffoco un conato.

Il commissario in sala cerca di capire, trova un padre morbosamente innamorato delle tette della figlia, un fidanzato che non fa l'amore, un'antiquaria bellissima.

L'antiquario... mestiere strano: si raccolgon oggetti vecchi per dar loro vita.
Un pò come gli scrutatori di ieri mattina al banchetto del PD.
Sembravan antiquari impegnati a dar nuova vita al vecchiume che si era accumulato negli anni sullo scaffale dei negozi di frottole.

La vicina fa cadere i pop corn, si china, raccoglie i soffici pallini bianchi e li scaraventa sacramentando nel bicchierone di cartone.
Continua a mangiarli a bocca aperta, mentre il marito esce a prender una nuova birra.

Il ragazzo vergine corre lungo il fiume.
Il coniglio è morto.
La moglie del commissario non ricorda più di esser sposata.

Brutta cosa rinnegare le persone a cui si vuol bene.
Tipo, prendi quella povera crista di Rosy Bindi: si è fatta un culo tanto per dire cose di sinistra e poi la fan morire di stenti.

Nel film muore un bambino malato.
Il padre è bellissimo, così terribilmente inquieto.
Voglio il vaso che sta sul davanzale nella casa dell'assassino, lo voglio!

Voglio tanti vasi, dove rinchiuder i deficenti, i colpevoli, gli ispettori che scoprono tutto e non chiedon scusa, le donne belle, i gay che fan le troie coi fidanzati, le mie paure, me, i paesaggi che non vedrò, la solitudine, l'ipocrisia, la falsità, il sesso, il denaro.

Voglio...

venerdì, ottobre 12, 2007

Falsi miti di progresso

Tra poco l'ufficio sarà di nuovo impegnato nella selezione di giovincelli di avviare al lavoro.

Una collega che segue il progetto invia una mail col seguente oggetto: "se tu potessi avere uno stagista tutto per te" e con delle domandine sul profilo di questo personaggio (il tutto servirà per i futuri corsi di formazione).
Riporto le domande e le mie risposte :)
se tu potessi avere un volontario tutto per te, a chi assomiglierebbe?
Marlon Brando, Buster Keaton, Pete Doherty, Materazzi, Cristiano Ronaldo, Gattuso, Rimbaud, Corto Maltese, Terence (di Candy Candy), etc etc etc

Come lo vorresti?
Come Hugh Grant in 4 matrimoni e un funerale

Per qualità virtù e altro?
Come John Wayne in Sentieri selvaggi (se arrivasse a cavallo tutto polveroso e stanco per le fatiche del viaggio e dell’impegno a cercar di metter giustizia tra i pellerossa ancor meglio).
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Ieri, dopo un pranzo a base di rane fritte al "Caffè la crepa" di isola Dovarese (una delle 15 migliori trattorie d'Italia secondo il Gambero Rosso: andateci!), son - finalmente - andato a vedere la mostra di La Chapelle che non mi ha entusiasmato particolarmente.
Alcuni lavori son sorprendenti, altri (un pò tanti) banalotti.
Merita comunque la visione, non foss'altro per sorridere di Britney Spears :)
Stasera tocca ad Ute Lemper, speriamo sia un buon inizio di week end sopo questa settimana del cazzo.

mercoledì, ottobre 10, 2007

Scoglionamento

Dovrei raccontarvi che ieri un gruppo di zingari napoletani mi ha bloccato a Sesto San Giovanni fottendomi 80 euro.
Ma non ho voglia di innervosirmi.

Dovrei raccontarvi che ieri pomeriggio ho votato al referendum sul welfare ed ho scoperto che il mio voto non vale una minchia, tanto nessuna scheda è numerata o timbrata, quindi basta un accendino e tutti i voti contrari all'idea dello scrutatore andranno in fumo.
Ma mi rifiuto di parlar di politica.

Dovrei raccontarvi della mia scenata isterica al centralino del comune (al nuovo numero unico 020202) perchè dopo 15 minuti di attesa il ragazzo con difficoltà di parola non sapeva rispondermi su come inoltrare la domanda per la richiesta di permesso di parcheggio nelle strisce gialle.
Ma non voglio passare per la solita checca.

Che posso dirvi?
Ah, ecco: che se qualche sera siete liberi, andatevi a vedere "La famiglia dell'antiquario": spettacolo divertente e pieno di significato che ha debuttato ieri sera.
Ottime le interpretazioni, azzeccatissimi costumi che cambian di scena in scena, catapultando lo spettatore dal 700 ai giorni nostri e accattivante scenografia rotante che come una giostra cambia per rimanere sempre uguale.
Morale della serata?
I soldi son tutto al giorno d'oggi... Lo sanno bene quegli stronzi che rapinan per strada ;)

martedì, ottobre 09, 2007

Politicamente scorretto

LaO: stasera dovrei andare alla presentazione di un libro dal titolo: "gay di destra", ci sarà pure grillini. vado più che altro per ridere
kalo: vabbè, io sono esperto con i miei fidanzati...
LaO: pure io ho avuto fidanzati fasci, pensa te...
kalo: allora mi batti, il mio trascorso era marxista leninista... mah, misteri della psiche umana
LaO: io solo uno, ma faceva per tutti quelli fasci: era comunista, ebreo, frocio! se fosse nato nella germania di hitler immagina te che fuoco
kalo: fidek, collezionava i triangolini colorati come le fettine di trivial pursuit...

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La presentazione del libro è da segnalare per la presenza, tra i relatori, di Daniela Santanchè: la donna di pvc.
Mamma mia quanto è plasticosa, manco riusciva a muovere gli occhi da tanto che è rifatta.
Il libro?
Boh, forse è interessante, ma Grillini parlava della DC e dei gay, Fini (Massimo) si chiedeva se gay si nasce o si diventa, gli altri stavan zitti.

lunedì, ottobre 08, 2007

Eroine

Ieri sera al cinema da solo.

Ho scelto di vedere "Angel" del mio amatissimo Francois Ozon.

Il film m'è piaciuto, non posso dire no, ma un pò m'ha lasciato di stucco.
L'eroina sembra uscita da "Pippi calzelunghe": un pò matta, un pò ingenua, un pò tonta.
La cognata lesbicona tiene in piedi la baracca sia nei momenti di splendore che in quelli di miseria tipo Melania in "Via col Vento".
Il marito puttaniere è pisellabile quando si trova una gamba mozzata ed è in preda alla bottiglia.
La madre e la zia della protagonista son deliziosissime: vorrei unirmi a loro nel pucciare fette di pane tostato ricoperte di marmellata nel latte e spettegolare più non posso.

Belle le scene, le retroproiezioni, la sequenza del bacio che fa tanto (H)ugh-ino Grant, i pavoni e le carrozze, la frigidità di Charlotte Rampling (sempre più affascinante), etc.

Però...
Però...

Non so, un però non riesco a trovarlo, ma mi aspettavo qualcosa di più che una semplice confessione di amore saffico in punto di morte.

Eppoi, cavolicchio, io son per la lotta di classe, non per i ricchi che vincon sempre e comunque e per i poveri che nonostante tutto dovranno sempre tornare nella merda fino alle orecchie.
Voglio le eroine che vincono, che riescon a portarsi a casa la pagnotta perchè "dopotutto domani è un altro giorno".
Invece abbiam soltanto donne che muoiono disperate: la Karenina, sta Angel, Anna Politkovskaja, Anne Nicole Smith....

Voglio la rivincita degli ultimi e delle ultime, non una guerra del cazzo che fa fuori la felicità oppure un presidente killer che uccide chi ha il coraggio di cercare la verità!

P.S. Comunque il film guardatelo, sembra di leggere un Harmony di due ore, che vi può pure emozionare e far palpitare il cuoricino.

venerdì, ottobre 05, 2007

La maestrina dalla penna rossa

Certe notizie mi fan esser fiero dei miei errori!

Per risparmiare qualche euro il governo ha ordinato a una ditta in Romania la realizzazione di un migliaio di divise per i nostri poliziotti e quando le divise sono arrivate in Italia si è scoperto che erano state tutte confezionate con la scritta “Polizzia”.
Parola di Filippo Saltamartini, poliziotto del Sap (uno dei sindacati degli agenti).

giovedì, ottobre 04, 2007

Metti una sera a cena

Ieri sera cena coi vicini di casa, per una sorta di inaugurazione dell'appartamento (nonostante sia passato circa un anno dacchè lo occupo).

Gli invitati eran i soliti due architetti spatentati 30enni con i loro bimbi e il pianista scaligero in pensione con la moglie amministratrice di una nota casa cosmetica internazionale.

Al mattino la sorpresa: mi si presenta il pianista con una canotta verde militare e slip verdi e mi dice "Ciao LaO, stasera siam da te a cena, ma vedi, in questi giorni ospitiamo la mia prima moglie, non è un problema se viene pure lei?"
LaO: "Certo, nessun intoppo, tanto ci sono sia posto che cibo".

Verso sera la tavola è pronta (per merito soprattutto di Eu).
Il menu prevede: aperitivo, spaghetti alla chitarra con sugo alla bolognese, gattò di patate, caponata e creme caramel.

Iniziano ad arrivare gli ospiti, i primi sono gli architetti (con dono di sbrisolona e macedonia), poi è il turno del pianista (che porta ottime praline di cioccolato) con la prima consorte (con un grazioso mazzo di fiori); quest'ultima è una pianista che nel pomeriggio ha tenuto un concerto ed è piuttosto energica nel conoscere la gente.

La seconda moglie fa sapere che arriverà in ritardo, quindi possiam cominciare a cenare.

Dopo il primo ecco arrivare la consorte ufficiale, che trova posto a capotavola di fronte alla sua rivale, in mezzo il marito.
Scopriamo che il ritardo è dovuto al fatto che nel pomeriggio, a casa dei vicini, ci son stati gli operai a montare le nuove porte, i quali han sporcato l'interno dell'appartamento quando potevan usare il terrazzo esterno per i lavori.
Il marito si scusa dell'accaduto, dice che lui non aveva fatto uscire gli operai a tagliar il legno perchè così, mentre lavoravano, potevano ascoltare le prove del concerto della prima moglie.

Le due signore iniziano a parlarsi teneramente come grandi amiche, mentre il marito racconta un pò d'aneddoti sul matrimonio con una e un pò sulmatrimonio con l'altra e di come assieme han cresciuto un figlio (anch'egli pianista di fama internazionale).

Bella quest'immagine di famiglia allargata, senza rancori né timori: un modo diverso di concepire l'amore, come qualcosa che va al di là delle solite relazioni fatte di contratti, preti e matrimoni.

Improvvisamente l'emergenza: la bimba degli architetti (2 anni e mezzo) deve fare la cacca!
"Mamma, vado da sola in bagno...".
Dopo pochi secondi si ripresenta a tavola dicendo: "Mamma, ma non c'è il vasino!!!"
Interviene il papà: "Ma che razza di famiglia è questa, senza un vasino?".

Dopo aver spazzolato quasi tutto il cibo e aver bevuto due bottiglie di rosso, due di bianco e una di malvasia il terzetto coniugale ci saluta.
Restano gli architetti (uno dei quali fresco di nomina come insegnante alla facoltà di architettura per un corso stranissimo), si chiacchiera di varie cose fino a che i bimbi addormentati vengon portati a casa.

Tutto sembra molto banale, eppure si scopre che, a volte, basta un pò di cibo e un bicchier di vino per far amicizia.

mercoledì, ottobre 03, 2007

Gemellaggi

Capita a volte di andare da qualche parte senza esser particolarmente convinti dell'impegno preso.

Ieri sera, ad esempio, ho accompagnato Eu a teatro ad assistere al recital di Nanni Svampa.

Confesso una mia lacuna: non sapevo chi fosse sto Svampa; l'unico mio file sulla sua attività era legato a qualche canzoncina ascoltata o alle sue presenze al Gatto nero de l'Ortica (posto che consiglio a chi vuol vedere un pezzo della Milano che -forse per fortuna- non c'è più... e per conoscer la zona dove passavo le mie estati da piccolo: non lontano dall'osteria).

Quando abbiam preso posto sul nostro trespolo in balconata (visto che han sbagliato a prenotarci i posti e non avevo voglia di passar il tempo sulla panchetta in platea), mi aspettavo due noiosette ore d'ascolto di un vecchietto che fingeva di parlar in dialetto per raccoglier risate e sorrisi; invece il risultato dell'ascolto è stato sorprendente.
Ottimi testi, elegante accompagnamento, intermezzi parlati divertenti ma anche profondi: un esperienza suggestiva che mi ha fatto scoprire un mondo fino ad ora mai visto.

L'aspetto divertente di tutto questo è che la scoperta di un pezzo di Milano è avvenuta grazie ad un siculo verace come Eu, che non sempre capisce fino in fondo i testi dei brani o le battute del mattatore, ma che da anni adora Svampa.
I soliti scherzi della vita a due.

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Immagine da Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti, perchè per me una Milano così non si è mai vista.

martedì, ottobre 02, 2007

Frugoletti

Ieri sera rincasavo con le mie due borse Esselunga contententi: Galletti e Macine Mulino Bianco, latte, passata rustica Cirio, saponette, olio di semi di girasole e Yomo agli agrumi e al malto

Attraversata via Vitruvio vedo un signore giaccacravattato sulla quarantina che trascina una valigia. Dietro di lui due bambinetti saltellano, si guardano in giro e lo seguono.

LaO pensiero: "Che simpatico papà con i suoi figlioletti... Oddio, certo che lui è tutto vestito fico, ma i bimbi son un poco trasandati: sporchetti, bruttini, cattivini... Mah, le nuove generazioni genitoriali fan proprio rizzare i capelli... E guarda te sto cafonissimo papà: parla al telefono senza guardare dove vanno i piccoli... mmmm.... Ma che minchia fa sto piccolo col giubettino a scacchi? Infila la mano nella tasca paterna? Occcazzo, porca troia, fica lessa, son due borseggiatori da asilo nido.... E ora che fò?"

Preso da un insolito coraggio, alzo le mie borsine gialle con le scritte blu ed urlicchio: "Signnoreeee, sigggnnoooreeeee, le stanno rubando il portafogli!!!"
Il signore sbalorditosi per il mio urlo stile Sandra Milo e "Ciroooooooooooo", si gira, si tocca e mi fa segno che tutto è ok, chiedendomi a segni cosa stava succedendo.
Io riprendo: "I bambini: le stavano ravanando nella tasca del soprabito!"

Il signore afferra i bambini che si eran marmorizzati dopo le mie grida, li palpeggia e poi urla loro come un bravo papà: "Non fatelo più, comportatevi bene, altrimenti vi succederà qualcosa di grave! Andate a casa a fare i compiti!".

Io lo guardo e sorrido.

Mi volto per continuare la mia camminata e scopro che attorno a me si sono avvicinati un cinese e un simile zingaro 40enne che sembrano usciti da un film di Sergio Leone.
I bambini dietro urlano maledizioni verso me, che in confronto la strega Amelia pare una dilettante.

LaO Pensiero: "opporcatroia... e adesso?"

E ad un tratto, ecco comparire lui: il principe azzurro.
Venticinquenne alto, muscoloso, capelli lunghi castani, occhi comunicativi, bellissima bocca, carnagione scuretta.
Si avvicina e mi dice: "Aspetto solo che facciano una cosa simile a me, poi vedi dove li mando: direttamente in stazione con un ceffone... Da che parte vai?"
LaO in versione Bovary: "Giro a destra" (sapendo benissimo che io la destra e la sinistra non le conosco e quindi posso aver detto l'opposto della verità).
"Ti accompagno per un pezzo..."
LaO con gli occhi colmi di lacrime come Rossella sulle scale di Atlanta: "Grazie....".

All'angolo della via successiva lui prende per un'altra direzione.

L'ho guardato partire, con la sua armatura, in groppa ad un cavallo alato, come un Artù qualsiasi, galoppante verso altre imprese eroiche.

lunedì, ottobre 01, 2007

Consulenze

NeR: buondì LaO, ça va bien?
LaO: je crois, et vous?
NeR: mah, respiro, per cui direi non male
LaO: ieri che hai cucinato?
NeR: non ho cucinato, mò ti spiego anche perchè: sono arrivato a casa tardi... sul motivo del mio arrivo tardi, beh, mi son sentito in dovere di conoscere un mio contatto msn...
LaO: spero non ti sia limitato a due parole
NeR: ma sì per ora sì... era di passaggio per cui ho semplicemente visto dal vivo, e mi ha deluso assai: sposato, attivo e donnissssssssimaaaaaaaaaaaaaaaaa. la moglie deve essere completamente tonta
LaO: oddio, io ne conobbi uno simile: monzese idiota
NeR: anche questo è monzese...
LaO: luca forse? (nn ricordo benissimo il nome di quello)
NeR: paolo
LaO: mmmm... non descrivere, dai indizi, così gioco a jessica fletcherh... ha la passione dei cani? ... mi sembra fossero dei fox terrier
NeR: sì, con la passione dei cani...
LaO: e anche della barca
NeR: esatto...
LaO: lavora in zona pisani
NeR: perfeto, è lui
LaO: ama i piedi
NeR: bravissimo
LaO: sta con una donna, ricco, porta gli amanti a roma, ha una casa minimalista
NeR: bello mio, devo ricordarmi di chiederti delle persone prima di uscire con loro ahah
LaO: capelli neri, piccoletto...
NeR: dì pure nano
LaO: isterico, va dallo psicoterapeuta
NeR: è istericA, please
LaO: dice che la moglie sa e non sa, va solo con under trenta che mantiene per un pò. dice di esser attivo ma poi si fa scopare
NeR: questa mi mancava
LaO: tendenzialmente pazzo, ma finchè non sarà scoperto non si trasformerà nel fidanzato frocio di garlasco... unico consiglio: EVITA!!! caro, la prossima volta CHIEDI
NeR: Grazie, accetto il consiglio..!