E fuvvi un giorno che passò furiando, quel bieco fantasma della guerra; allora udissi un cozzar d'armi, un saettar di spade, un tempestar di carri e di corsieri, un grido di trionfo e un uluante urlo e colà ove fumò di sangue il campo di battaglia, un luttuoso campo santo levarsì, e un'elegia di preghiere, di pianti e di lamenti.

martedì, ottobre 30, 2007

Lisergicamente canterino

Leggendo il blog dei paciughi mi son ricordato di quanto mia madre sia paziente e larga di vedute.

Da piccolo passavo l'inverno in campagna, in mezzo alla nebbia padana, agli alberi e agli animali (una roba tipo Catherine di "Cime tempestose") e, per sopravvivere, i casi erano due: sviluppare una follia depressiva oppure inventarmi qualcosa.
Ovviamente scelsi la seconda strada.
Quelli erano gli anni di Raffaella e dei fagioli, della felicità di Al Bano&Romina, dell'inverno sottozero dei Ricchi&Poveri, dell'eterna signora pigra Patty Pravo, della sublime Ornellaccia Vanoni e delle canzoni che ascoltava mamma: Paoli (quando andava "La gatta" sapevo che qualche sua lacrimuccia era in agguato per dispiaceri vari), Nada (e i sospiri sullo zingaro cuore), Morandi ("Ah, come era bello nel '65 a Bellaria"), Nannini (mia mamma ha sempre adorato Gianna)...
La mia mente barocca elaborava quegli input e li trasformava in colori con cui imbrattare la tela nebbiosa dell'inverno.
Bastava una coperta, oppure dei sandali vecchi ed una borsa, degli occhialoni di papà o delle gonne di zia, per dar vita a spettacoli che sceneggiavo e recitavo on my own con gli applausi compiaciuti di mammà.
A volte certi genitori son fantastici nell'incentivare le stravaganze dei figli; a questo proposito mia madre dovrebbe ricevere un Oscar.

4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

oddio, sono quasi troppo commosso... e continuo ad invidiarti pure parecchio!
:-*

ma vogliamo parlare di "pasticcio universale" di Nada??? dimmi che la adoravi, ti prego!

5:10 PM, ottobre 30, 2007

 
Anonymous Anonimo said...

tesoruccio... che commozione.. leggevo e pensavo che io ero lì vicino, da qualche parte, persa nella nebbia.. e mi sarebbe piaciuto tanto assistere e inventare con te queste rappresentazioni meravigliose... e invece le nostre strade si sono incrociate solo tanti anni dopo...
baciux

2:11 PM, novembre 01, 2007

 
Blogger laollo said...

@ paciu
invidiarmi per dei balletti da checca embrionale?
io ADORO tutto ciò che esce dalla bocca di Nada :)

@ lasimo
già, eravam vicini eppur lontani.
ma vogliam raccontare di quando io e te ci scambiavamo lettere inviate tramite postino nonostante abitassimo a 2 chilometri di distanza?

9:25 AM, novembre 02, 2007

 
Anonymous Anonimo said...

bisognerà raccontarlo sì... fa sempre un certo effetto su chi ascolta questa storia..

5:40 PM, novembre 02, 2007

 

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