E fuvvi un giorno che passò furiando, quel bieco fantasma della guerra; allora udissi un cozzar d'armi, un saettar di spade, un tempestar di carri e di corsieri, un grido di trionfo e un uluante urlo e colà ove fumò di sangue il campo di battaglia, un luttuoso campo santo levarsì, e un'elegia di preghiere, di pianti e di lamenti.

giovedì, ottobre 04, 2007

Metti una sera a cena

Ieri sera cena coi vicini di casa, per una sorta di inaugurazione dell'appartamento (nonostante sia passato circa un anno dacchè lo occupo).

Gli invitati eran i soliti due architetti spatentati 30enni con i loro bimbi e il pianista scaligero in pensione con la moglie amministratrice di una nota casa cosmetica internazionale.

Al mattino la sorpresa: mi si presenta il pianista con una canotta verde militare e slip verdi e mi dice "Ciao LaO, stasera siam da te a cena, ma vedi, in questi giorni ospitiamo la mia prima moglie, non è un problema se viene pure lei?"
LaO: "Certo, nessun intoppo, tanto ci sono sia posto che cibo".

Verso sera la tavola è pronta (per merito soprattutto di Eu).
Il menu prevede: aperitivo, spaghetti alla chitarra con sugo alla bolognese, gattò di patate, caponata e creme caramel.

Iniziano ad arrivare gli ospiti, i primi sono gli architetti (con dono di sbrisolona e macedonia), poi è il turno del pianista (che porta ottime praline di cioccolato) con la prima consorte (con un grazioso mazzo di fiori); quest'ultima è una pianista che nel pomeriggio ha tenuto un concerto ed è piuttosto energica nel conoscere la gente.

La seconda moglie fa sapere che arriverà in ritardo, quindi possiam cominciare a cenare.

Dopo il primo ecco arrivare la consorte ufficiale, che trova posto a capotavola di fronte alla sua rivale, in mezzo il marito.
Scopriamo che il ritardo è dovuto al fatto che nel pomeriggio, a casa dei vicini, ci son stati gli operai a montare le nuove porte, i quali han sporcato l'interno dell'appartamento quando potevan usare il terrazzo esterno per i lavori.
Il marito si scusa dell'accaduto, dice che lui non aveva fatto uscire gli operai a tagliar il legno perchè così, mentre lavoravano, potevano ascoltare le prove del concerto della prima moglie.

Le due signore iniziano a parlarsi teneramente come grandi amiche, mentre il marito racconta un pò d'aneddoti sul matrimonio con una e un pò sulmatrimonio con l'altra e di come assieme han cresciuto un figlio (anch'egli pianista di fama internazionale).

Bella quest'immagine di famiglia allargata, senza rancori né timori: un modo diverso di concepire l'amore, come qualcosa che va al di là delle solite relazioni fatte di contratti, preti e matrimoni.

Improvvisamente l'emergenza: la bimba degli architetti (2 anni e mezzo) deve fare la cacca!
"Mamma, vado da sola in bagno...".
Dopo pochi secondi si ripresenta a tavola dicendo: "Mamma, ma non c'è il vasino!!!"
Interviene il papà: "Ma che razza di famiglia è questa, senza un vasino?".

Dopo aver spazzolato quasi tutto il cibo e aver bevuto due bottiglie di rosso, due di bianco e una di malvasia il terzetto coniugale ci saluta.
Restano gli architetti (uno dei quali fresco di nomina come insegnante alla facoltà di architettura per un corso stranissimo), si chiacchiera di varie cose fino a che i bimbi addormentati vengon portati a casa.

Tutto sembra molto banale, eppure si scopre che, a volte, basta un pò di cibo e un bicchier di vino per far amicizia.

11 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Mi hai ricordato un famoso film che io avevo trovato splendido: il pranzo di Babette.
Non è che EU voglia rubarle il mestiere?
Rosvelliano

3:13 PM, ottobre 04, 2007

 
Blogger laKidman said...

hai guadagnato deleghe per la prossima riunione condominiale! :-)

4:09 PM, ottobre 04, 2007

 
Anonymous Anonimo said...

Mi fai conoscere il figlio pianista? Sono tutti cosi meravigliosamente senza schemi logici

8:03 PM, ottobre 04, 2007

 
Anonymous Anonimo said...

Ma non puoi trasferirti nella Capitale? Carine queste situazioni. Qui nel mio palazzo sono tutte salme praticamente.

Ale - Zenpercaso

10:14 PM, ottobre 04, 2007

 
Blogger laollo said...

@ rosvelliano
quel film (e pure il libro) è uno dei miei miti, la nostra situazione di partenza non era però di astio, anche se il finale armonioso si è raggiunto ugualmente.
ad Eu per rubare il mestiere della grande cuoca manca il grembiulino e l'accento francese :)

@ lakidman
continuando così allora potrei disporre della maggioranza assoluta :P

@ patroclo
il padre secondo me ti divertirebbe di più, è assolutamente deschematizzato.

@ Ale
ma come? Roma la immagino fatta di palazzi dove la gente si conosce e si diverte senza barriere di porte o pareti, non è così?
se vedessi comunque lo stabile in cui abito avresti paura di esser sbarcato in un posto dopo un terremoto, si salva per la gente :)

9:17 AM, ottobre 05, 2007

 
Blogger sandro said...

Io ho fatto una cena coi vicini e siamo morti di noia in quattro, tant'è che non s'è mai replicato

10:08 AM, ottobre 05, 2007

 
Anonymous Anonimo said...

Lao ma con te come vicino come ci si fa ad annoiare ??

il filosofo come sta??

10:23 AM, ottobre 05, 2007

 
Blogger laollo said...

@ sandro
ma è perchè tu sei nuius :)

@ trillo
tu al filosofo compreresti anche un appartamento pur di averlo come vicino, vero?
sta bene, sempre molto "alto" :)

3:17 PM, ottobre 05, 2007

 
Anonymous Anonimo said...

diciamo che dividerei volentieri l'appartamento...il locale...il letto..la doccia.. ecc ecc

4:56 PM, ottobre 05, 2007

 
Anonymous Anonimo said...

mille punti alla cena con gattò di patate! Che chic!
Penso che anche io è da quasi un anno che occupo l'appartamento e devo ancora fare una seria inaugurazione! Tra poco scatta l'anniversario, mi sa che farò un bel gattò di patate e via con i festeggiamenti!!

10:25 AM, ottobre 08, 2007

 
Blogger laollo said...

@ alebino
io vorrò ricevere un invito!

2:32 PM, ottobre 08, 2007

 

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