E fuvvi un giorno che passò furiando, quel bieco fantasma della guerra; allora udissi un cozzar d'armi, un saettar di spade, un tempestar di carri e di corsieri, un grido di trionfo e un uluante urlo e colà ove fumò di sangue il campo di battaglia, un luttuoso campo santo levarsì, e un'elegia di preghiere, di pianti e di lamenti.

martedì, settembre 30, 2008

Topazio

Mamma: ho sentito don O. [grande personaggio fuori dagli schemi della CEI e vecchio amico di mio padre, ora missionario in sud America, che ogni tanto si fa vivo con noi per sapere come stiamo]
LaO: è tornato? invitalo una sera a cena, così chiacchieriamo...
Mamma: no, l'ho sentito al telefono, dovevo confessarmi
LaO: ah, al telefono... scusa, che dovevi fare?
Mamma: confessarmi!
LaO: via telefono?
Mamma: certo, ma mica telefono al primo che capita... è un prete!
LaO: ma sei sicura che si può fare?
Mamma: non sta scritto da nessuna parte che è proibito, poi se è d'accordo lui...

LaO: mamma si confessa via telefono...
Pero: e non ha paura delle intercettazioni?

lunedì, settembre 29, 2008

Lampioni

Week end da vedovo per cause poco digeribili.
Cosa fare ieri sera se non raggiungere un amico al Borgo?

Così, solingo e poco in forma, arrivo al posto nazionalpopolare che sembra fatto ad hoc per aumentar la depressione nelle giornate no.
Ma che scopro?
Che l'amico in questione è accompagnato da:
- una collega caruccia e simpatica (e questa passi);
- un PRETE sui cinquanta che si è tolto il colletto bianco e sculetta con in mano un gin lemon;
- un simil seminarista che sculetta con in mano una bevanda marrone che odora di vodka.

Io saluto tutti, chiedo chiarimenti e la risposta è: "Padre S. si diverte molto qui, dice che ci trova molta simpatia...".
Penso a cosa possa succedere in cielo di fronte a una simile visione.
Forse Dio e i suoi scagnozzi troveranno divertenti alcune coreografie, così avranno modo di scatenarsi sulle siglette di Lorella Cuccarini e iniziare uno show lungo un millennio dal titolo "Al Paradise".

E' il momento del giochino del gratta e vinci e... il prete trova la scritta Join the gap, così si assicura l'ingresso gratuito per la volta successiva commentando con voce stridula: "Quindi ci devo tornare?".

A queto punto ho un enorme bisogno di ripigliarmi.
Lo scazzo della giornata e la visione Cristogaya mi rende nervoso.
I vodkatini son utili a superare il momento (almeno non sono strane mescite di gusti, ma si risolvono in due liquidi mescolati che han sempre lo stesso sapore).

Dopo l'ingoio posso intrattenere la collega (più agile di Ambra nel girar i pollici su "Non è la Rai") e il seminarista che spara continue domande tese a indagare lo stato sentimentale degli uomini presenti: "single o accoppiati?", "ma come si approcciano?", "e poi finisce tutto con un ballo o un bacio?".

La mia situazione non migliora: troppo difficile sopravvivere.
Per fortuna incrocio un amico che almeno regala un sorriso e porta tutto alla "normalità".

Il prete verso mezzanotte dice che è stanco: "Non ho più l'età per queste cose".
LaO: "Vada in pace con Dio e si alleni per la prossima volta".

giovedì, settembre 25, 2008

La vendetta di un uomo chiamato CF

Alla fine Cavallo tira giù la lampo, infila la mano nei calzoni e, con un gesto teatrale, lo tira fuori. Il braccio di un bambino che tiene in mano una mela. Deve averlo detto Tennessee Williams, ma non sono sicuro. Le vene risaltano come in una mappa in rilievo dell'Amazzonia, peserà dieci chili, e ha l'aria di aver bisogno di tutto il sangue del corpo solo per riempirsi. E' un cazzo da combattimento. La folla rimane senza fiato. Le bocche si spalancano di fronte a tanta magnifecenza. Io sono steso, come quando ho visto per la prima volta il Grand Canyon. Si scopre che Cavallo ci guadagna sopra da quando aveva dieci anni: la sorella maggiore faceva pagare un quarto di dollaro alle sue amiche per darci un'occhiata. Già prima del suo quattordicesimo compleanno su quell'organo straordinario si reggevano le sorti di tutta la famiglia. Nessuno sa quanti anni abbia Cavallo, ma di sicuro intasca fiori di dollari. Uomo, donna, non fa differenza - se hai i soldi puoi stare con Cavallo. Per farselo proprio mettere dentro ci vogliono un sacco di dollari, ma puoi pagare anche solo per guardarlo, per toccarlo o quel che ti pare. Basta pagare. Ora si lancia a raccontare di uno che gli ha dato tre testoni perchè gli stronifasse l'affare sui piedi. Cavallo dice che è stat un'ottima lezione di economia, perchè lui non voleva farlo, quindi ha continuato a dire no, e più lui diceva no, più il tipo alzava l'offerta, finchè a un certo punto è arrivato a tre testoni e lui ha detto sì. Vien fuori che sono stati i soldi più facili che abbia mai guadagnato: glielo ha strfinato per trenta secondi sui piedi, il tipo ha sborrato ed ecco fatto. "Tre testoni per trenta secondi di lavoro... porca miseria, la mia mamma sarebbe orgogliosa. ha sempre detto che avrei sfondato nel mondo dei bianchi."

Da "Un pollastro a Hollywood" di David Henry Sterry - Adelphi (2008)

Un libro entusiasmante.
Può sembrare stupido, ma in realtà disegna un ritratto degli Stati Uniti di qualche decennio fa che non è niente male.
Poi caruccio l'autore, che all'epoca dei fatti aveva 16 anni.
Beh, se vi passa tra le mani, leggetelo.

mercoledì, settembre 24, 2008

Meglio del foie gras con del Crystal... mette meno acidità.. Pero non indovinerà mai chi è questa volta

Kk: dovrei andare a vivere con un'amica in zona Colonne... un minuscolo appartamento in un cortile che da sulla via, di proprietà di un ragazzo giovane...
LaO: cortile piccolo, giallo, con l'edera, appartamento di due camere, padrone con barbetta e pelosetto che non cambia spesso le mutande?
Kk: l'ultimo dettaglio non lo so, ma gli altri corrispondono...
LaO: uh, un tipo che conobbi anni fa... un pò strano, ma dal sesso singolare.
Kk: via Casati invece è dove c'è il Mono?
LaO: è un pò dopo, via Casati sta dopo viale Tunisia
Kk: ah però è lì in quelle vie lì
LaO: è poco sotto casa mia, andavo ad amoreggiare a casa di Beppe l'avvocato in un bellissimo appartamento al quarto piano del numero 16. Comunque è anche la via dell'Atomic
Kk: no perché spulciavo le bacheche
LaO (dopo aver visto l'annuncio): dormiresti con una girl?
Kk: ma io dormo dappertutto e poi mi stanno simpatici gli annunci che non dicono tipo: "Cerco solo ragazza tranquilla pulita ordinata...", cioè comprati un gatto allora
Kk: domani sera alle 7 (argh) invece vado a vedere una camera in via Porpora
LaO: sai, in via Porpora vive l'Aldo
Kk: non l'hai più visto?
LaO: da tanto nn ci vediamo
Kk: stando a googlemaps questa camera però è praticamente in piazza Gobetti credo..
LaO: piazza Gobetti? dove sta Luigi: il primo dei 40enne di cui mi sono innamorato, anche se lui pensava solo al mio pisello...
Kk: hai una storia per ogni posto:D
LaO: me lo dice sempre anche mia mamma. son la Google map del sesso milanese

martedì, settembre 23, 2008

Il mio imene è un un uovo di Baccarat

Ieri son andato a recuperare il nuovo telefono aziendale al centro TIM di Viale Monza 112 (perchè secondo la cazzutissima operatrice del call center non esistevano centri TIM vicino casa mia).
Il negozio doveva esser aperto fino alle 19.
Mi presento alle 18.45 e la saracinesca è semi abbassata.
Senza preoccuparmi entro.
Delle persone sono attorno al banco.

Commessa anoressica e similfica: siamo chiusi
LaO: sulla vetrina c'è scritto che siete aperti fino alle 19...
Commesso: siamo chiusi, mi fa il favore di uscire
LaO: mi sembra che stiate ancora lavorando. la chiusura comunque è fissata alle 19 e al telefono mi avete detto di venire entro quell'ora.
Commesso: le ho detto che siam chiusi. comunque quando avremo finito con questi signori saranno le 19 e se sarà ancora qui le chiederemo di uscire.
LaO: vedremo...

Ore 18.50: i clienti son stati serviti.
Io non sono uscito.

Commesso giovane: cosa deve fare?
LaO: ritirare il nuovo telefono azienzale
Commesso: ci vorrà una vita...
Commesso giovane: ha il codice di prenotazione?

Ore 18.55: l'operazione è finita.

LaO (dopo aver afferrato il nuovo telefono): non so che orologi abbiate in questo negozio, comunque non sono ancora le 19...
Commesso: e quindi?
LaO: ci sarebbe tempo per consumare altre 3 vite e consegnare altrettanti telefoni.

lunedì, settembre 22, 2008

Torcicollo

Sabato sera eravamo a una festa di compleanno.
Circa 25 gli invitati.
In teoria metà gay e metà "etero".
La cosa curiosa era però che gli etero sembravan più gay dei gay.

Infatti:
- uno (fidanzato con una donna simil lesbica) lo ricordavo al Borgo una domenica sera che limonava con un tipo un pò bislacco e gli diceva: "amore";
- il ragazzo di fronte a me evitava di sbaciucchiare la fidanzata per parlarmi di dieta, carboidrati, muscoletti e Glitter;
- un bonaccione sul lato sinistro (fidanzato con femmina) mi è stato descritto come abile "animatore" di tende di scout maschili;
- un prete (vero) si è seduto in mezzo al gruppo gay e si divertiva ad ascoltare e commentare salacemente le discussioni;
- ...

Vedendo queste persone dalla sessualità così polimorfa mi son sentito un poco limitato.

venerdì, settembre 19, 2008

Gabbiani col motore a scoppio

Some boys kiss me, some boys hug me
I think they're O.K.
If they don't give me proper credit
I just walk away

Non vedevo Fabio da parecchio tempo.

They can beg and they can plead
But they can't see the light, that's right
'Cause the boy with the cold hard cash
Is always Mister Right

Sul divano una scatola di canestrelli.
Come quando ero piccolo li prendo dal buco e cerco di infilarli come anelli.
Chiacchieriamo del più e del meno.
Fabio: "Poi sai, c'è una cosa che non ti ho ancora detto... Sono sieropositivo da qualche tempo".
LaO: "Beh, prima o poi dovevi pur aspettartelo..."
Fabio: "In effetti non mi son fatto mancare niente, però sto bene..."
Sorride.
Sorrido.

Some boys romance, some boys slow dance
That's all right with me
If they can't raise my interest then I
Have to let them be

Lo zucchero bianco che copre i biscotti cade sul maglione.
Guardo Fabio che un pò è strano.
LaO: "Ricordi il giorno che ci siamo conosciuti?"
Fabio: "Era l'estate di 4 o 5 anni fa..."
LaO: "Erano i primi di agosto del 2002. Ricorderò sempre: stavi comprando un pacchetto di pastiglie e altra roba da un tipo molto carino in piazza Lima"
Fabio: "Lo spagnolo?"
LaO: "Che ne so... ricordo che era pallido pallido e aveva i capelli lunghi neri raccolti in una coda"
Fabio: "Si, lo spagnolo... ma era orrendo! Che gusti hai?"
L'ultimo canestrello lo rubo io.

Some boys try and some boys lie but
I don't let them play
Only boys who save their pennies
Make my rainy day

In macchina, da casa sua a casa mia, ascolto una radio.
Nel cortile incontro Eu che posa la vespa.
LaO: "Sai, ad un certo punto ha chiamato un tipo con cui più o meno si vede e son dovuto rimanere in silenzio, altrimenti quello si sarebbe incazzato se avesse scoperto che c'era qualcuno di "sconosciuto" in casa..."
Eu: "E tu, in questo caso, sarai stato contento di tornare ai vecchi tempi..."

Boys may come and boys may go
And that's all right you see
Experience has made me rich
And now they're after me

giovedì, settembre 18, 2008

Bruciare cattedrali e costruire parcheggi

Oggi un tipo manda una mail ad un profilo.
Offre prestazioni che manco Pamela Anderson può soddisfare.
Dico che non sono interessato.
Lui gioca al rialzo, manco fosse Rocco.
Ripeto che non mi interessa.
Lui continua ad appesantire la sua offerta, ormai promette più che Dio a Mosè.
A questo punto gli chiedo dove vorrebbe realizzare questi numeri da tendone Orfei.
Lui risponde: "a casa tua, ma al mattino, facciamo verso le 7.30, perchè così posso dire a mia moglie che esco di casa prima per una riunione. La sera ho i bambini da curare...".

mercoledì, settembre 17, 2008

Senza passato più leggero io mi risento ancora puro

Ma perchè a Londra un vestito di Paul Smith nel "suo" negozio costa 900 sterline e a Milano nello shop di via Manzoni 1483 euro?

martedì, settembre 16, 2008

No a finocchie da mercato

Dopo i tentativi andati a vuoto causa troppa ressa nell'unico cinema di Milano che lo proietta, finalmente ieri ho visto "Pranzo di Ferragosto".

Film fresco come un film veramente giovane può essere, "Pranzo di Ferragosto" è imperdibile.
Le vecchine son esilaranti con le loro vene varicose, il Domperidone per la gastrite e la voglia di sesso che a ottantanni non è smarrita.
Ma le qualità maggiori sono quelle della regia (semplicissima e accattivante) e delle colonna sonora (che unisce le scene con una musica apparentemente slegata dal contesto).
Non si deve dimenticare inoltre la durata: un'ora e qualcosa densa e piena, senza fronzoli inutili e ritorni su situazioni già viste e inadatte al racconto.

Il film l'ho visto con mamma, che è ospite da me per due giorni.

Ora: andare al vedere un film sulla vecchiaia "scomoda" accompagnati da una madre quasi settantenne col bastone e i capelli grigi è piuttosto forte, sapete?
Ero seduto sulla poltroncina in mezzo a molta gente che sghignazzava (me compreso) e diceva: "Quella vecchia sembra la zia Lucia" e che, subito dopo, si immalinconiva di fronte alla scena tragica dei figli che non sopportan più i genitori troppo "adulti" e pensavo che anche la mia vicina di posto tra poco sarà simile a quelle donne (in realtà mia mamma somiglia un pò alla mamma del dottore all'interno del film, anche come carattere).
Una malinconia strana si è impossessata di me.
Ho visto la vecchiaia e la fine che arrivavano, la solitudine che inevitabilmente ti rapisce quando i giorni non posson essere altro che letto, televisione e qualche pastina non condita come pranzo.

Devo dire che anche mamma, nonostante abbia apprezzato tantissimo il film e abbia sorriso, un pò è stata rapita dalla storia.
Ci deve aver pensato non poco alla storia, tanto che ieri sera a cena era piuttosto agitata.

Il film rivela con una splendida parabola l'eccezionale fragilità della vecchiaia e al comtempo la straordinaria vitalità di questa fase della vita. Proprio per questo può esser "difficile".
Ma merita senza dubbio la visione.

Se film come "Pranzo di Ferragosto" sono esempio del nuovo cinema italiano, beh: benvenuti!

lunedì, settembre 15, 2008

Appiccicose labbra

Come sappiamo tutti la temperatura è calata e l'autunno sembra alle porte.
Ma mi chiedo: perchè i gay continuano ad andare in giro in canotta e con l'ombelico di fuori?
Non avranno paura delle tormente intestinali?

Cantami l'inverno che va
confondimi il giorno e la sera
ferma questa noia che va
poi mi perdo con te

venerdì, settembre 12, 2008

Fresca di bucato

L'altra sera son andato a vedere un vecchio film di Gatlif.
Ho pensato solo ieri in macchina che Gatlif era il regista preferito da Sergio.

Sergio è uno dei tanti titoli di una delle puntate della mia telenovela vitale.

Ci siam conosciuti il 31 dicembre del 2002.
Stavo con A.
Facevamo l'amore magnificamente e la cosa fantastica era stata che per la prima volta ho "dato" qualcosa di mio a qualcuno.
Dormivo da lui il mercoledì e poi qualche altra notte.
Non pensavo ci si potesse innamorare, o meglio... che lui si potesse innamorare.

Punk fino all'ultimo piercing, infiniti preservativi sparsi per casa, amici zingari e amiche transessuali che dormivano sempre sul divano.

Lo portai da mamma (sempre mentre stavo con A.) perchè lui viveva nel palazzo dove lei era cresciuta.
La mamma restò un poco sconvolta, ma poi si riprese.
Parlarono di spiriti e poteri magici per un intero freddissimo sabato pomeriggio di febbraio con la neve che cadeva sull'orticello della vecchia casa di campagna.

Aveva gusti stranissimi in quanto a sesso, ci divertivamo un sacco.
Bastava una canna e la notte si riempiva di gioia.
Che fatica tornar in ufficio le mattine seguenti... Una mia collega ancora ricorda quel periodo con me sempre sconvolto e senza sonno.

Poi il dramma...
Io pensavo che lui avesse una vita megalibertina e fatta di eccessi e niente regole.
Mi piaceva un sacco, ma sentivo di non aver spazio in una vita anarchica come la sua.

Conobbi un ragazzo.
Il ragazzo parlò di me al suo collega e gli disse che ero fidanzato.
Il collega del ragazzo era Sergio.
Sergio scoprì che io stavo con un altro quando, fino a quel momento, pensava che io stessi con lui.

A modo suo si era fidanzato con me.
Da quando mi aveva conosciuto non aveva visto altri ed era rimasto "fedele".

mercoledì, settembre 10, 2008

Io c'ho la soubrette da scrivania e tu no (chi indovina?)

Come molti sanno, nel mio parentado famigliare son presenti 12 soggetti gay/lesbo (a ora mancano trans).

Una di queste è una cugina mia coetanea (in realtà figlia di mia cugina) soprannominata "ometto" che da 31 anni non fa un emerito cazzo e vive la sua vita tra viaggi, deliri vari e scorribande notturne tra locali.
Fantastico è stato il suo avvistamento qualche settimana fa al Borgo mentre slinguazzava con una pulzella.

La tipa domenica è stata protagonista di un simpatico siparietto tra sua nonna (mia zia), mia mamma (sempre sveglia nello sgamare omosex) e me (presente per caso alla riunione).

zia: M. non c'è, è andata a vedere una madonna in un posto vicino Roma
LaO: O_O
mamma: la madonna? ma quale?
zia: bah, penso in un santuario... è partita ieri (sabato NDR) con una sua amica e rientrano domani
mamma: ma a Roma? sei sicura che fosse un santuario?
zia: certo... vicino a Roma
mamma: ma non era forse MADONNA la cantante? ieri sera l'han mostrata anche al telegiornale, non hai visto?
zia: no, non credo... M. non frequenta certi posti...

SILENZIO

zia: oddio, gli ho dato pure i soldi per accender la candela...

venerdì, settembre 05, 2008

Fare l'amore nel vino invece di essere qui

Il marito ha trovato un nuovo inquilino.
Trattasi di un venticinquenne svedese.

Inizio a preparare dolci di benvenuto da offrirgli e mi trasferisco a casa dell'Eu?

martedì, settembre 02, 2008

Abbracciami amore

News dal mondo del lavoro.

A) Domani inizio una 4 giorni di colloqui di selezione di giovani virgulti: una delle attività più soddisfacenti dell'anno. I colleghi si son raccomandati di evitare di fare come mio solito: tenere ragazzetti per mezz'ora a chiacchierar dei loro tatuaggi, delle loro preferenze artistiche e delle loro aspettative in campo esistenzial-filosofico... lascio immaginare quali "tendenze" abbiano questi ragazzi.

B) Un collega 45enne ieri, all'uscita da una conferenza con sua maestà Letizia Moratti, mi ha chiesto di accompagnarlo in acquisti modaioli perchè del mio gusto si fida. Ultimamente ricevo un sacco di gratificazioni da questo punto di vista. Proprio settimana scorsa, mentre accompagnavo mamma a comprar articoli per la casa alla Rinascente, una commessa ha detto: "Signora com'è fortunata. Suo figlio è il miglior consulente da shopping che tutte noi vorremmo avere".

lunedì, settembre 01, 2008

Apri la bocca

Io alla Festa de L'Unità quando ero piccolo ci andavo sulla Lambretta rossa di mio zio fascista.
Mi portava nel pomeriggio, mi sedevo su una panchina di legno a mangiare il gelato alla banana che si scioglieva in un attimo mentre lui cantava prima Bandiera rossa coi compagni e poi Faccetta nera sempre con le stesse persone.

Dopo decenni la Festa non esiste più.
A Crema però l'ex Unità di fine agosto è rimasto un appuntamento "importante".
L'evento da qualche anno è ospitato negli spazi del Golf Club cittadino (questo la dice lunga su come la Festa da popolare sia diventata un pò senza radici) e, sebbene politicamente valga un cazzo, rimane sempre un'ottima occasione per mangiare qualcosa all'aperto e in allegria con amici o per ascoltare della musica.

Sabato sera, per rinnovare la tradizione, io, Eu, Kk, m. e Oki siam andati ad abbuffarci sotto il tendone del PD.
Anche se fa piuttosto strano vedere democristiani e comunisti che rivoltan assieme le salamelle sulla griglia, i tortelli dolci e la polenta son sempre gustosi al palato.

Un'ombra cupa però s'è abbattuta sulla serata: dal megafono che avvisava sul ritiro delle pizze è uscita un'esclamazione poco simpatica nei confronti dei gay.

Come potrete immaginare non potevo restar indifferente.
Ho braccato m. (l'unico balordo che poteva seguirmi in una simile impresa) e son andato a protestare alla Direzione della Festa.
La protesta è stata fatta (con qualche mio accenno di isterismo del tipo: "Il vostro partito si fa riconoscere al primo evento"), ma da parte dei "dirigenti dell'ex Unità" non c'è stata particolare attenzione.
L'onorevole Cinzia Fontana (deputata locale) ha detto: "ma noi non sappiamo nulla", un tipo (ex Margherita) ha svicolato dando la responsabilità della risposta alla sua vicina di sedia (ex comunista e moglie del vicepresidente della Provincia) che s'è detta stupita e non responsabile dell'accaduto. Divertente la reazione di un ragazzotto ex Sinistra giovanile (a proposito: esiste ancora?) che, quando era comunista, difendeva la causa gaya (perchè secondo me è anche la sua causa) mentre sabato, dopo esser stato informato, ha sorriso cambiando tavolo.

Bah... forse quei comunisti e quei fascisti che assieme cantavan erano più democratici di questi buonisti che non riescon a prendere una decisione o tanto meno esporsi su qualcosa pur di sorridere a tutti e dirsi favorevoli a qualsiasi cosa non disturbi il margheritoso, il comunista, il piduista, il cattolico, il musulmano, l'handicappato, l'abortista, il forzitaliota, la ciellina, il rifondarolo, ... solo i froci posson andar a pigliarlo nel culo.