E fuvvi un giorno che passò furiando, quel bieco fantasma della guerra; allora udissi un cozzar d'armi, un saettar di spade, un tempestar di carri e di corsieri, un grido di trionfo e un uluante urlo e colà ove fumò di sangue il campo di battaglia, un luttuoso campo santo levarsì, e un'elegia di preghiere, di pianti e di lamenti.

venerdì, settembre 12, 2008

Fresca di bucato

L'altra sera son andato a vedere un vecchio film di Gatlif.
Ho pensato solo ieri in macchina che Gatlif era il regista preferito da Sergio.

Sergio è uno dei tanti titoli di una delle puntate della mia telenovela vitale.

Ci siam conosciuti il 31 dicembre del 2002.
Stavo con A.
Facevamo l'amore magnificamente e la cosa fantastica era stata che per la prima volta ho "dato" qualcosa di mio a qualcuno.
Dormivo da lui il mercoledì e poi qualche altra notte.
Non pensavo ci si potesse innamorare, o meglio... che lui si potesse innamorare.

Punk fino all'ultimo piercing, infiniti preservativi sparsi per casa, amici zingari e amiche transessuali che dormivano sempre sul divano.

Lo portai da mamma (sempre mentre stavo con A.) perchè lui viveva nel palazzo dove lei era cresciuta.
La mamma restò un poco sconvolta, ma poi si riprese.
Parlarono di spiriti e poteri magici per un intero freddissimo sabato pomeriggio di febbraio con la neve che cadeva sull'orticello della vecchia casa di campagna.

Aveva gusti stranissimi in quanto a sesso, ci divertivamo un sacco.
Bastava una canna e la notte si riempiva di gioia.
Che fatica tornar in ufficio le mattine seguenti... Una mia collega ancora ricorda quel periodo con me sempre sconvolto e senza sonno.

Poi il dramma...
Io pensavo che lui avesse una vita megalibertina e fatta di eccessi e niente regole.
Mi piaceva un sacco, ma sentivo di non aver spazio in una vita anarchica come la sua.

Conobbi un ragazzo.
Il ragazzo parlò di me al suo collega e gli disse che ero fidanzato.
Il collega del ragazzo era Sergio.
Sergio scoprì che io stavo con un altro quando, fino a quel momento, pensava che io stessi con lui.

A modo suo si era fidanzato con me.
Da quando mi aveva conosciuto non aveva visto altri ed era rimasto "fedele".

6 Comments:

Anonymous Anonimo said...

eh poi???

9:59 AM, settembre 13, 2008

 
Anonymous Anonimo said...

Oddio, ma che tenero questo sergio :-*

"Mi piaceva un sacco, ma sentivo di non aver spazio in una vita anarchica come la sua."
detto da te mi fa un po' strano eh

Anche tu però, quel certo A....insomma, te ne potevi sbarazzare prima no???? >_<

12:08 PM, settembre 13, 2008

 
Anonymous Anonimo said...

è sempre bello ascoltare questa storia...
(sono io la spia del post precedente ;))
lasimo

9:27 PM, settembre 13, 2008

 
Anonymous Anonimo said...

grazie per la favola del buongiorno, in questo inizio piovoso e strano.

sono indeciso tra il sorriso e la lacrima. sento che è arrivata la mia stagione preferita!

7:23 AM, settembre 14, 2008

 
Anonymous Anonimo said...

oggi avrei voglia di abbracciarti... posso?

11:34 AM, settembre 15, 2008

 
Blogger laollo said...

@ liquido
poi?
credi ci sia stato un poi?

@ zeroshin
sicramente più tenero di te!
A. l'ho lasciato libero solo quando son stato certo che tu lo potessi incontrare :P

@ laBONDsimo
ma per te segreti non ce ne sono, potresti farmi da biografa.

@ miche
l'autunno è la miglior stagione per ogni emozione.
grazie a te per la lettura.

@ paciu
son a braccia aperte dolce paciughello :*

3:11 PM, settembre 15, 2008

 

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