Dunque...
Dovrei dirvi del delirio sentimentale di un amico.
Dovrei mostrarvi
Aldo Dovrei dirvi dello spettacolo sognante di martedì.
Dovrei dirvi quanto adoro questa
mugliera.
Comincio però col report romano.
Solo brevi appunti:
- il viaggio
- la mia incapacità di distinguere destra e sinistra
- la preghiera.
(Roma la evito... bella, ok, ma peggiorata dall'ultima mia visita. Poi la puzza di kerosene in metropolitana mi ha fatto quasi vomitare).
Viaggio allucinante causa nebbia che faceva andare a rilento gli aerei su Linate.
Questo fatto porterà ventate di comicità al ritorno.
Pranzo in un bar/tavola calda suggerito dal consorte.
Posto un pò fighetto ma ok.
"Scusi, dove sono i servizi?"
"Nella stanza accanto sulla destra".
Prendo la via del cesso e, non riconoscendo la destra e la sinistra inforco la porta a sinistra (l'ho scoperto solo stamattina parlandone con m. che mi ha fatto risimulare l'accaduto).
Entro nello stanzino e vedo un cartello con scritto privato.
Una delle due porte però ha il simbolo della toilette e mi ci fiondo.
Tiro fuori il pisello e comincio a far pipì (anche piuttosto rumorosamente).
Ad un certo punto
BUMBUMBUMBUMBUMBUMBUM
Una voce: "Che cosa sta facendo?"
Io: "...."
"Cosa sta facendo?"
"Pisciando!"
"...".
Esco dopo aver rimesso tutto a posto e mi trovo davanti un poliziotto (non un granchè però nemmeno da buttare).
"Cosa è venuto a fare qui?"
"Pipì, che altro?"
Sinceramente un poco mi stavo cacando sotto, che minkia poteva volere da me questo?
"Prego, favorisca" e comincia a perquisirmi...
"Ma mi scusi, che ho fatto?" chiedo...
"E' entrato in una zona privata: è in corso un pranzo di lavoro di un ministro...".
"Ah...".
Aereo di ritorno.
La partenza è continuamente rimandata causa problemi a Linate.
Invece delle 17.20 il decollo avviene alle 18.30 (nel frattempo si stava in aerero a guardare filmati stile Paperissima).
Vicino a me un signore credo etiope o eritreo (forse un ex colono).
PIN PIN PIN
"Sono il comandante. Vi avvisiamo che stiamo raggiungendo Milano. Le condizioni climatiche sono pessime. L'aeroporto non è in grado di ricevere più di otto atterraggi all'ora. Il nostro aereo verrà dirottato a Malpensa".
Il vicino oriundo chiede la traduzione del messaggio al collega italiano che lo accompagnava.
Noto che un rivolo di sudore compare sulla sua fronte.
3 minuti dopo
PIN PIN PIN
"Sono il comandante. Le condizioni su Milano continuano a rimanere pessime, però ci hanno autorizzato ad effettuare un atterraggio automatico. Spegnete ogni dispositivo elettronico e state in posizione di sicurezza".
Il vicino chiede di nuovo la traduzione.
A questo inizia il delirio.
"Allah Akbar, Allah Akbar, Allah Akbar"
E poi... "L'uomo non deve andare contro dio, deve ubbidirgli"
Il collega: "Ma cosa c'è?"
"Tempo brutto, aereo deve andare via, non atterrare.... Mettiamoci nelle mani di Allah il misericordioso".
Io soffocavo a stento le risate.
Al momento dell'atterraggio questo aveva gli occhi chiusi, le mani strette a pugno e le labbra che ripetevano "Allah Akbar".
Più divino di così non si poteva!
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Black is the night
Black as my heart
Dark hours since we've been apart
A voice in the wind
Keeps calling your name
Veronique
November came
And with it died our love
Leaves fall down
Clock's chiming
Please come back my darling
One love
The letters I write
I never shall mail
The world is gray
Wrapped in a veil
No step on the stairs
No one rings the bell
For Veronique
November came
And with it died our love
Tears fall down
Clock's chiming
Don't leave me my darling
One love
The letters I write
I never shall mail
The world is gray
Wrapped in a veil
No step on the stairs
No one rings the bell
For Veronique
Veronique
[Veronique - Pink Martini]