E fuvvi un giorno che passò furiando, quel bieco fantasma della guerra; allora udissi un cozzar d'armi, un saettar di spade, un tempestar di carri e di corsieri, un grido di trionfo e un uluante urlo e colà ove fumò di sangue il campo di battaglia, un luttuoso campo santo levarsì, e un'elegia di preghiere, di pianti e di lamenti.

venerdì, febbraio 16, 2007

Alieni (6)


Se fosse ancora vivo non potrei non conoscerlo.

Parlo di Giancarlo Fusco: giornalista e scrittore di grandezza inarrivabile.
La sua grandezza deriva, secondo me, dall'insieme delle sue sopraffine capacità di narratore e dal suo stile di vita debosciato.
Un esempio del Fusco's style lo troviamo nelle parole di un suo amico: "Tutti raccontano, con varie sfumature, l’episodio della ditta Nardini che inviava settimanalmente a casa sua un carico di grappa, indirizzato al Bar Fusco, essendo impensabile che una sola persona potesse bere tanto. Beveva quasi esclusivamente grappa, sino a 30 bicchieri al giorno: poi c’era il periodo della birra, poi quello dell’anice".
Ho scoperto Fusco leggendo un articolo di Natalia Aspesi su un vecchio Rolling Stone, poi un amico mi ha regalato un suo libro ed ho iniziato a voler leggere tutti i suoi divertenti racconti dell'Italia del ventennio.
A chi volesse iniziare consiglio "L'Italia al dente": uno zibaldone di personaggi forse normali, ma che, grazie alla penna dello scrittore, vivono come fossero saltimbanchi.

4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Molto interessante.

4:25 PM, febbraio 16, 2007

 
Blogger laollo said...

si si, interessantissimo!

5:33 PM, febbraio 16, 2007

 
Anonymous Anonimo said...

mah, detto da te io non mi fiderei molto ;)

9:46 AM, febbraio 17, 2007

 
Blogger laollo said...

tu nn ti fidi di nulla...

2:43 PM, febbraio 19, 2007

 

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