E fuvvi un giorno che passò furiando, quel bieco fantasma della guerra; allora udissi un cozzar d'armi, un saettar di spade, un tempestar di carri e di corsieri, un grido di trionfo e un uluante urlo e colà ove fumò di sangue il campo di battaglia, un luttuoso campo santo levarsì, e un'elegia di preghiere, di pianti e di lamenti.

giovedì, giugno 19, 2008

Usi la destra o la sinistra?

Ieri sera doppio appuntamento.

Prima a teatro a veder "Chiove": bello spettacolo, buone interpretazioni. La storia forse andava approfondita un pò di più, ma lo scenario della prostituzione e della deriva sentimentale degli "uomini" contemporanei vengono rappresentati molto bene.
Resterà in cartellone ancora qualche giorno, lo consiglio volentieri.

Usciti da teatro O. ci ha proposto di andare all'Arci a vedere "Nazirock".
Il film mi aveva incuriosito, soprattutto per la storia relativa alla sua mancata proiezione nei cinema, quindi monto sulla vespa del marito alla volta di via Bezzecca.
Il "documentario" mi ha sinceramente deluso.
Troppo parziale, troppo preimpostato, troppo fragile la tesi per convincere.
Quella realtà così estremizzata è preoccupante, non c'è dubbio, ma proporla in quel modo la rende banale, la trasforma in fenomeno da baraccone con cui è troppo facile prendersela seriamente. Infatti la discussione che ha seguito la proiezione è stata inutile, farcita di stereotipi che hanno riproposto le stessi tesi intolleranti del film in chiave da estrema sinistra.
Peccato, poteva essere un'occasione seria per discutere di neofascismo.

Piccola nota di colore.
Alla proiezione era presente un non vedente.
Sembra strano, ma in fondo anche solo ascoltare l'audio del film poteva render l'idea della vicenda.
L'aspetto buffo della vicenda era che il ragazzo stava seduto su una sedia posizionata in mezzo al pubblico e girata non verso lo schermo, bensì verso gli spettatori.
La situazione surreale sembrava uscita da un film di Bunuel.
Non son riuscito a soffocar le risa.