E fuvvi un giorno che passò furiando, quel bieco fantasma della guerra; allora udissi un cozzar d'armi, un saettar di spade, un tempestar di carri e di corsieri, un grido di trionfo e un uluante urlo e colà ove fumò di sangue il campo di battaglia, un luttuoso campo santo levarsì, e un'elegia di preghiere, di pianti e di lamenti.

venerdì, giugno 06, 2008

F.

"L'alcool mi basta e il resto mi incute paura".

Francois Sagan mi è sempre stata simpatica.

Ora scopro che stanno pensando ad un film su di lei e la cosa un pò m'intristisce.
Non sopporto i film biografici che fioriscono in questi anni.
Il cinema deve essere sogno ed evasione, deve essere capacità di andare al di là dell'ovvio e della quotidianità.
Capisco che per me il cinema è finito con la fine di Méliès, Keaton e Griffith, e che forse ho un concetto limitato di cinematografia, ma le agiografie dei "divi maledetti" o dei "balordi del quotidiano" mi fanno cacare.

Se si vuole parlare della scrittrice che andava in auto da corsa, del boxeur alto due metri, del ricercatore sulla sessualità americana, dei divi maledetti di Salò, etc. ne facciano un documentario o una puntata de "La storia siamo noi", può essere abbastanza.

La Sagan è e rimarra una donna irraggiungibile, anche nella sua morte disperata.
Evitare di trasformarla in film insulsi e senza polso, come ad esempio è successo per la Arbus, potrebbe essere un giusto modo per regalarle l'immortalità divina che giustamente merita.

3 Comments:

Blogger apepam said...

E' bello quello che hai scritto..
pero'....
pero'.......
a me Fur m'era piaciuto!
:-//

una bacio dall'ape tera tera (come si dice qui)
;-))))

6:57 PM, giugno 06, 2008

 
Anonymous Anonimo said...

in effetti a volte sono delle cagate pazzesche

10:30 AM, giugno 09, 2008

 
Blogger laollo said...

@ apepam
ciao apetta, Fur è un bel film, ma non come biografia secondo me.

@ falcon
già, parecchio!

2:50 PM, giugno 11, 2008

 

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