E fuvvi un giorno che passò furiando, quel bieco fantasma della guerra; allora udissi un cozzar d'armi, un saettar di spade, un tempestar di carri e di corsieri, un grido di trionfo e un uluante urlo e colà ove fumò di sangue il campo di battaglia, un luttuoso campo santo levarsì, e un'elegia di preghiere, di pianti e di lamenti.

martedì, ottobre 17, 2006

A(r)TE

Ho scovato questa mostra interessante a Parigi.

In Italia le mostre di arte contemporanea spesso assomigliano solo a baracconate (per una volta lascio stare le performance che sono tutt'altra cosa, in cui noi italiani siam bravissimi a vender fuffa).
Quando si parla di mostre importanti si fa sempre riferimento a eventi dedicati ad artisti di secoli fa.

Sembra che l'arte contemporanea in Italia sia solo un fenomeno da discutere nei salotti buoni e che contempli sempre i soliti noti (che poi trovano eco in tv o sui giornali gossippari... uno per tutti Cattellan).
I "giovani" artisti invece son dimenticati, oppure, anche loro incistiti nel sistema, sono tesi solo a sembrare maledetti, poco considerati, sgarrupati, etc. perchè così aumenta l'immagine "vincente".

E' necessaria una rivoluzione.

Per fare un poema dadaista.
Prendete un giornale. Prendete delle forbici. Scegliete nel giornale un articolo che abbia la lunghezza che contate di dare al vostro poema.
Ritagliate l’articolo. Ritagliate quindi con cura ognuna delle parole che formano questo articolo e mettetele in un sacco. Agitate piano.
Tirate fuori quindi ogni ritaglio, uno dopo l’altro, disponendoli nell’ordine in cui hanno lasciato il sacco.
Copiate coscienziosamente. Il poema vi assomiglierà.
Ed eccovi "uno scrittore infinitamente originale e d’una sensibilità affascinante, sebbene incompresa dall’uomo della strada".


Tristan Tzara - 1918

6 Comments:

Blogger PiB said...

Concordo si tutta la linea...

4:22 PM, ottobre 17, 2006

 
Blogger apepam said...

Mi son chiesta spesso se i giovani artisti sgomitano poco per emergere, oppure e' proprio il sistema che li schiaccia. Magari la verita' e' sempre nel mezzo, pero' c'e' da dire che qui in Italia c'e' una mentalita' un po' del piffero... del tipo nulla si ottiene con le proprie forze, quindi...!!
Come non le sopporto quelle persone che cercano sempre la pappa pronta!!!

polemicamentebzzzzz

4:38 PM, ottobre 17, 2006

 
Blogger laollo said...

@ pib
grazie del sostegno "americano" :)

@ ape
anche io credo che la verità stia nel mezzo (un pò son schiacciati, un pò si schiacciano).
sulla pappa pronta, beh... certo, ci si deve dar da fare,e duramente se ci si vuol far valere, però è innegabile che i "grandi" musei italiani non riservano molto spazio all'arte contemporanea.
si ha quasi paura anche nelle città di far convivere il vecchio ed il nuovo.

5:49 PM, ottobre 17, 2006

 
Anonymous Anonimo said...

sistema ch eschiaccia, nuovi artisti che si fanno schiacciare e povertà di idee

9:54 PM, ottobre 17, 2006

 
Blogger sonia said...

Lao, ci stò rivoluzioniamo! Tu hai in mente qualcosa?
Anche io esco da una formazione artistica, ma sinceramente di andare avanti mi hanno fatto passare la voglia. Credo che prima o poi riprenderô solo per conto mio!
Ma hai visto la nancy Brilli? Quella sta già diventando famosa per le sue opere d'arte. O sei in manica fino al buco del...oppure ti riconoscono solo una volta che crepi!

Non è giusto! I giovani artistiti che lo fanno come lavoro e come impegno andrebbero premiati subito! Un abbraccio!

11:27 PM, ottobre 17, 2006

 
Blogger laollo said...

@ liquido
circolo vizioso o vizio del circolo?

@ sonia
la Nancy Brilli artista? e de che? della cornucopia del gioco del lotto?
qualche idea l'avrei.
quest'estate avevo pensato di organizzare una nottata "artistica" che poteva esser interessante e stimolante sotto un ponte... poi l'idea è naufragata perchè nessuno voleva impegnarsi in cose (semi)clandestine.
ora si tratta di ritrovare spazi e "volontari"...

10:23 AM, ottobre 18, 2006

 

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