E fuvvi un giorno che passò furiando, quel bieco fantasma della guerra; allora udissi un cozzar d'armi, un saettar di spade, un tempestar di carri e di corsieri, un grido di trionfo e un uluante urlo e colà ove fumò di sangue il campo di battaglia, un luttuoso campo santo levarsì, e un'elegia di preghiere, di pianti e di lamenti.

giovedì, ottobre 30, 2008

Libera nos

Le luci coinvolgono lo spettatore. Molto.
I costumi son eleganti e curati. (E ci credo, li ha fatti Marras).

Detto questo, il resto dello spettacolo è difficile da definire.
Ieri siam andati a vedere "Sogno di una notte di mezza estate" con la regia di Ronconi.
Per farla breve: è uno spettacolo del solito Ronconi.

Scenografia luminosamente disturbante e spocchiosa.
Capisco che può esser figo scrivere ATENE su uno sfondo bianco al posto di ricostruire la città, o far scivolare sul palcoscenico nudo e nero le lettere F O R E S T A costruite come fossero ciclopi e illuminate all'interno, o calare dall'alto la parola LUNA che si accende e si spegne a seconda delle fasi. In questo modo si evita allo spettatore la sciagura di perdersi nell'ammirare i fronzoli scenografici e così si può concentrare sugli attori e sulla vicenda, ma dopo 15 minuti con un neon sparato negli occhi anche un cieco vorrebbe avere dei Ray Ban a portata di mano.

Gli attori saranno bravi, ma perchè quando recitano con Ronconi devono urlare e sfiatarsi per un tempo interminabile?

Ecco: il tempo... TRE ore e VENTI son un pò tante, non trovate?

Queste annotazioni però non mi permettono di dire che lo spettacolo sia da cestinare, anzi: lo spettacolo è notevolmente sopra la media delle messe in scena che si vedon di solito, anche se a dirlo mi sento un pò deficente.
Il testo c'è (anche se Ronconi fa pronunciare parole che ai tempi del bardo non esistevano - tipo "il mio cuore è d'acciaio"), il lavoro d'invenzione creativa NEL testo e non sul testo - come dice il regista- si vede.
Ma che palle!

Le testoline cadenti (soprattutto nel primo atto) eran molte.
La signora vicino a Eu addirittura s'è stravaccata a bocca aperta sulla poltrona. Io ho chiuso gli occhi penso 3 volte.

Lascio a voi la decisione se spender soldi per andare a teatro o meno.

7 Comments:

Blogger larvotto said...

Non so perché ma mi è venuto in mente fantozzi e La corazzata Potëmkin
:D

1:20 PM, ottobre 30, 2008

 
Anonymous Anonimo said...

La Giorgi era meglio =)

6:22 PM, ottobre 30, 2008

 
Anonymous Anonimo said...

Potresti sempre recuperare andando a vedere Filumena Marturano (dal 25 nov) :P


Bouvard et Pécuchet

12:09 PM, ottobre 31, 2008

 
Blogger laollo said...

@ larvotto
per fortuna non c'erano carrozzine col bambino da rimetter in scena :)

@ pero
non me ne parlare, sto ancora male!

@ bouvard et pécuchet
ovvio che andremo: è in abbonamento!

2:06 PM, ottobre 31, 2008

 
Anonymous Anonimo said...

Li detesto quando urlano e sfiatano, ma forse, in questo caso, si voleva dare una scrollata alle teste cadenti.

6:07 PM, ottobre 31, 2008

 
Anonymous Anonimo said...

Chissapperchè quando hai scritto "uno spettacolo del solito Ronconi" mi sono *esattamente* visualizzato tutto quel che hai scritto dopo.
Trattengo un conato di vomito.

VN

11:47 PM, ottobre 31, 2008

 
Blogger laollo said...

@ vanity
l'urlo salva l'applauso?

@ VN
potremmo vomitare sugli "artisti" e definire il vomito una performance ronconiana?

5:50 PM, novembre 03, 2008

 

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