Ieri sera prima di rincasare per la cena siam andati a comprare un regalo per un compleanno.
Sulla strada siam passati alla nuova libreria Mondadori di piazza Duomo.
Nel negozio (urendo, con solo libri Mondadori/Einaudi e altre case editrici della casa e qualche titolo feltrinelli) ho potuto constatare come Eu abbia imparato dal sottoscritto a far l'isterica con le commesse, cercando loro un titolo introvabile nei 2000 volumi di cucina e commentanto in modo pungente l'assenza del volume da lui desiderato.
L'argomento del post però non è questo...
Prima di uscire dalla libreria ci siamo diretti al piano dei libri d'arte.
Sfoglio alcuni volumi, poi nel scender con le scale attendo qualche minuto il consorte fermatosi al piano "tecnologico" che io odio.
AspettandoAspettando, come un'ape vagolo per pc portatili, telefonini, programmi e videogiochi.
Improvvisamente vedo venirmi incontro un tipo belloccio: statura media, magro, carnagione britannica, capello biondo naturale, polo marrone a righe blu, jeans e zainetto.
Mi guarda e sgrana gli occhi ipotizzando un sorriso.
Ricambio il semi sorriso.
(LaO pensiero:
dove diavolo si sarà cacciato Eu?)
Mi accorgo che il consorte è impegnato in una telefonata oltrestretto che come al solito si dilungherà come le trasmissioni di Pippo Baudo, e lo distoglierà dal prestarmi qualsiasi attenzione.
Il belloccio si avvicina...
Penso sia meglio spostarmi di scaffale, quanto meno evito di imbattermi in strane tentazioni.
Il belloccio mi segue...
(LaO pensiero:
uh signur, e adesso che faccio? devo mantenere una certa onorabilità!)
Guardo il belloccio.
Il belloccio mi guarda e sorride.
Come una ragazzina di "Non è la Rai" addomesticata a sorridere ad ogni passaggio di camera di Boncompagni ricambio il sorriso.
Di nuovo ne approfitto per cambiare posizione ed andare ad ammirare lo scaffale dei telefonini.
(LaO pensiero:
se continui così alla fine mi porterai a vedere i prezzi della Playstation che non mi fottono di meno!).
Il belloccio mi segue.
Si avvicina.
Mi scanso.
Eu è sempre al telefono con qualche siculo che deve avere la mente più contorta di Battiato a sentire i temi discussi, ovviamente non mi degna di uno sguardo.
Il belloccio si riavvicina.
Lo guardo.
Dice: "Ciao!".
Rispondo: "Ciao".
(LaO pensiero:
evita questa faccia da pirla almeno per oggi. su su, cerca di uscirne vivo da lui e soprattutto vivo dal siciliano che ti aspetta)
Il belloccio improvvisa un "mmm eeeeee ...."
Eu magicamente ricompare e fa segno di andare verso lui.
Guardo il belloccio e dico "Mah, guarda, il mio ragazzo mi chiama..."
Il belloccio risponde: "Oh cazzo, hai già il ragazzo...".
Sorrido.
Eu: "Chi era quello?"
LaO: "Mah, uno che ci provava..."
Eu: "E tu?"
LaO: "Cercavo di esser gentile come sempre..."
Ovvio non abbiamo acquistato alcun libro.
Però ho scoperto che posso ancora far conquiste :)
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Immagine da:
Lingchi
di Chen Chieh-Jen
2002 - Taiwan