E fuvvi un giorno che passò furiando, quel bieco fantasma della guerra; allora udissi un cozzar d'armi, un saettar di spade, un tempestar di carri e di corsieri, un grido di trionfo e un uluante urlo e colà ove fumò di sangue il campo di battaglia, un luttuoso campo santo levarsì, e un'elegia di preghiere, di pianti e di lamenti.

venerdì, dicembre 12, 2008

Love is the wildest, bravest, most amazing thing any of us can do

E con questo... ho detto tutto :)

giovedì, dicembre 04, 2008

I wonder why we came

L'altra mattina lezione alla facoltà di architettura.

Era la prima volta che mettevo piede in un'università "maschia" come il Politecnico.
Almeno così ritenevo il Politecnico: MASCHIA.
Invece...
Sembrava una parada da gaypride.
Oddio: so che la professione dell'architetto (assieme a quella del commesso) è tra le più gettonate dai "comparrocchiani", ma credevo che l'ormone virile trovasse la sua gloria negli ingegneri... evidentemente non è così.
Sgargianti studentelli se ne andavano in giro con vestiti che non sfigurerebbero al Glitter.

I 40 ragazzi presenti al mio corso non erano da meno.
Cinguettavano tra loro prima della lezione e saltellavano come cerbiattini tra un tavolo e l'altro facendo gruppo con le poche femmine presenti.
La parte migliore della giornata è stata quella delle domande alla fine della lezione: questioni più queer non potevano essere sollevate dai giovincelli che si avvicinavano con timore alla cattedra.
Evidentemente l'aver visto uno spezzone di film con Sophia Loren al volante ha liberato la diva che vive in loro.

Comunque: chiederò alla Gelmini un posto da professore ordinario :)

mercoledì, dicembre 03, 2008

Aspetteremo qua il tramontar del sole

Ieri son rientrato da mamma per capire come stava.
Ultimamente son più i giorni di malattia che quelli di salute.
Questa volta però se l'è cavata come suo solito e quindi come dice lei: "c'è tempo per il funerale".

Stavamo guardando la tv del pomeriggio quando è comparsa Raffaella Nazionale (coetanea di mamma o poco più giovane).
LaO_Mamma: "Prima le invidiavo l'agilità, ora anche la salute. Però la mia pelle cade meno della sua".

A volte son orgoglioso di lei.

lunedì, dicembre 01, 2008

Terapia

Ieri sera eravamo a cena da amici.
A casa di questi c'era una ragazza-donna con la pancia ingrossata.
Conteneva una bambina.
La ragazza però non era felicissima.
Il "papà" s'è ritirato sul far della paternità.
Come un pisello dopo un'eiaculazione.

Era strano vedere quell'immagine.

Non avrò figli nella mia vita.
Non li vorrei se anche potessi.

Trovo sia un'azione egoistica far nascere qualcuno.
Me compreso.

In compenso sempre ieri son andato a comprare i regali per Santa Lucia per i miei nipoti.

venerdì, novembre 28, 2008

No pic No Fuck

La prima volta eravamo dall'Ornella.
Stavam seduti ad ascoltare i suoi starnuti quando una notizia poco felice arrivò e scoprimmo che un amico che dovevam vedere aveva avuto un "contrattempo".

La seconda volta è nota.
L'amico (sempre quello della volta precedente) non lo vedremo per un pò.

Ieri invece la Contessa Du Barry mi ha raggiunto sul luogo di lavoro in compagnia di Eu, Kk e Matteo.
Il motivo dell'incontro era piuttosto banale: ero riuscito a inserire i 4 compari nella lista di "invitati" alla visita al Cenacolo di Leonardo in occasione di un evento che stavo seguendo da quelle parti (e sull'evento avrei infiniti post, soprattutto riguardanti Donna Letizia Brichetto Arnaboldi i suoi capelli, i suoi tailleur e le scene isteriche che scatena a ogni sua comparsa).

Finita la visita Marie-Jeanne Bécu e due dei suoi accompagnatori mi hanno raggiunto nel posto dove stavo seguendo una conferenza che avevo organizzato.
Per salutare la delegazione ho abbandonato un momento la sala e poi son rientrato a controllare come procedevano i lavori.

Pochi minuti dopo aver salutato le allegre comari il fattaccio.
Un relatore, quello più importante, mentre iniziava la sua relazione ha cominciato a sudare, si è allentato la cravatta, si è sbottonato la camicia, è diventato pallidissimo e, con un fil di voce ha detto: "scusate, non mi sento bene, è meglio che esca un attimo".
Ovviamente mi son trasformato in una piccola Florence Nightingale per prestare le mie cure al signorotto (che tra l'altro non è niente male, anche nel conto corrente bancario): un bicchiere d'acqua, una sigaretta, due parole e la situazione è tornata tranquilla, permettendo così di concludere l'evento.

Ora: sono anni che esiste la manifestazione dove mi trovavo e MAI era successo un inconveniente simile.
Mi chiedo quali poteri abbia la mia Mimì.

giovedì, novembre 20, 2008

Il gelato al pistacchio lascia una crema soffice e pannosa nel caffè d'orzo

Driiinnnnnnn Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiinnnnnnnnnnnnnn Drrrrrriiiiiinnnnnnnnnnnnnnnn

LaO: pronto?
Sora Romana: buongiorno, seeeenta, io sò 'a dottoressa XYZ dell'ufficio stampa de XXYYZZ, volevo sapere qualchecossa in merito alla conferenza stampa de gggiovedì 27 con er presidente YYY e er Sindaco Moratti.
LaO: guardi, per quanto ne so l'evento è organizzato a livello centrale da XXYYZZ, quindi maggiori informazioni dovrebbe averle dal suo ufficio. Io al massimo posso dirle a che ora e dove qui a Milano si terrà l'evento.
Sora Romana: aò, ma'n vedi... io devo scrive l'invito pppe 'a stampa, capisci? però dovrei sapè che scrivece, mica so 'na maga...
LaO: coi capelli turchini per caso?

There was a time you let me know
What's really going on below
But now you never show it to me, do you?
And remember when I moved in you
The holy dove was moving too
And every breath we drew was Hallelujah

Hallelujah, Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah

mercoledì, novembre 19, 2008

Sussultare per un pomeriggio sfilacciante e aerobico

In treno si fanno sempre strani incontri.
Ultimamente uso il treno una volta a settimana per tornare a Crema per "lavoro".
Stamattina, sulla via del ritorno a Milano, c'era Lui: il mio punto interrogativo in un buco nero.

Con Lui il viaggio è sempre un piccolo carnevale di Rio.
Lui si lamenta in continuazione delle mie frivolezze, delle mie mani danzanti, delle mie conversazioni ad alta voce, delle mie manie, delle mie curiosità, della mia mancanza di vergogna, ecc.
Insomma: far il viaggio con Lui è come trasformarmi in un diavolo per infliggere pene terribili a un dannato.

Stamattina si discuteva di blogger e cose similari.
Lui, sebbene viva in clausura come Audrey Hepburn in "Storia di una monaca", ha relazioni "virtuali" con molti di essi, mentre io con pochissimi e solo con quei pochi che conosco nella realtà, anche se a volte vorrei conoscere certe persone che stanno dietro certi nick molto curiosi.

Non so come sia da intendere questa cosa, ma trovo molto strano e difficile conoscere "gente" telmaticamente.
Forse è perchè son diverso da Lui?
Forse Lui è un pò uno che la molla facilmente, mentre io son (virtualmente) più figa di legno?

Quest'idea mi inquieta.