E fuvvi un giorno che passò furiando, quel bieco fantasma della guerra; allora udissi un cozzar d'armi, un saettar di spade, un tempestar di carri e di corsieri, un grido di trionfo e un uluante urlo e colà ove fumò di sangue il campo di battaglia, un luttuoso campo santo levarsì, e un'elegia di preghiere, di pianti e di lamenti.

venerdì, maggio 30, 2008

Se Dalila è passata per Crema, una gabbia l'ha intrappolata

Da questa sera cambia la mia vita
Ballando a compromessi non scendo
Que sera sera
In un mattino limpido coi galli
Quaggiù in città
Dove vivo coi sogni miei
Tu ritornerai
E sotto un poncho marron
Pelle confetto e mandorle amare
Lasciami fare, come se non fosse amore
Mi manca sai, molto di più