E fuvvi un giorno che passò furiando, quel bieco fantasma della guerra; allora udissi un cozzar d'armi, un saettar di spade, un tempestar di carri e di corsieri, un grido di trionfo e un uluante urlo e colà ove fumò di sangue il campo di battaglia, un luttuoso campo santo levarsì, e un'elegia di preghiere, di pianti e di lamenti.

sabato, maggio 24, 2008

Magnificat anima mea Dominum

Come ogni anno, oggi a Crema è il giorno del Franco Agostino Festival: un evento divertente che riempie di rumori e canzoni la città.
Il balcone del dirimpettaio e un pezzo del mio cortile è stato usato da una scuola finalista per animare il pomeriggio dei passanti.

Il gruppo si chiamava Acqua e la fantasia delle insegnanti aveva scelto per i poveri alunni questo inno.


All'arrivo di mamma (che secondo me voleva esser immortalata dalle telecamere del TG3) dico: "Mamma, ti ricordi il Festivalbar con la Bertè che cantava nuda sotto la cascata e poi compariva coi bambini?"
Lei: "Si, ma con tutto il rispetto per l'artista, è legale cantare le sue canzoni a scuola?"

3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Infatti, si deve indagare. Anche secondo me è vietato dalla legge.

8:53 PM, maggio 24, 2008

 
Anonymous Anonimo said...

Uh, la Golia, quanto tempo!
Rifacciamolo anche noi il video, con il cristalliere, simbolo del sogno proibito, sotto la cascata con le chiappe mezze insabbiate.

10:46 AM, maggio 25, 2008

 
Blogger laollo said...

@ watkin
anche lei da arrestare?

@ pero
il cristalliere secondo me ci starebbe senza un attimo di esitazione.
glielo propongo :)

2:20 PM, maggio 28, 2008

 

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