E fuvvi un giorno che passò furiando, quel bieco fantasma della guerra; allora udissi un cozzar d'armi, un saettar di spade, un tempestar di carri e di corsieri, un grido di trionfo e un uluante urlo e colà ove fumò di sangue il campo di battaglia, un luttuoso campo santo levarsì, e un'elegia di preghiere, di pianti e di lamenti.

mercoledì, maggio 09, 2007

Ficcatelo dove vuoi

Premetto che oggi non è giornata, ma alcune frasi lette nei commenti al precedente post mi han fatto riflettere sull'ennesima pantomima dell'Italia comunista.

Se Rosi Bindi non vuole invitare i froci al suo cazzo di seminario sulla famiglia, chi se ne fotte?
I gay non sono famiglia (non c'è attualmente alcuna legge in materia che preveda questa possibilità), quindi stiano a casa loro.
Vadano piuttosto a romper le palle a quella ministraccia della Pollastrini che compra borse da Chanel e poi si dimentica delle donne soffocate con i sacchetti della spesa dai mariti.

Siamo "diversi": ammettiamolo!
Lo saremo per colpa di 2000 anni di cristianesimo, lo saremo perchè invece che espellere cose dal buco che abbiamo in mezzo alle gambe le riceviamo, lo saremo per colpa di Hitler, Stalin o la Binetti, chi può dirlo?

Ma perchè questa terribile ed infettiva voglia di famiglia?
Perchè doverci omologare ad ogni costo?
Perchè pretendiamo di diventare come gli altri?

Semmai lo siamo già, senza bisogno di riconoscimenti.
Per favore: basta!

Mi (ci) servono diritti per dare al mio uomo una casa dopo la mia morte (o viceversa), per poterlo assistere se sta crepando, e poco altro.
Non me ne fotte una sega di esser famiglia!

16 Comments:

Blogger apepam said...

E ce n'e' da dire.. quanto altro ancora da dire.
Allora.. qualcuno voleva un abbraccio stretto stretto??
Io si ;-)

12:04 PM, maggio 09, 2007

 
Anonymous Anonimo said...

Mio caro, lasciami dire: che c'azzecca l'essere gay con voglia di "una serena famiglia" con la voglia di omologarsi ad ogni costo? O di essere come gli altri? O ancora: tutti gli etero, visto che hanno leggi ad hoc sono omologati? O ancora: chiunque abbia una famiglia è da considerarsi "uguale" in tutti gli aspetti della propria vita? Il concetto di diversità, ignobilmente relegato dal mondo gayo nella distinzione del sesso della persona con cui si scopa, è cosa che con l'omologazione c'entra ben poco.
Se proprugno la liberalizzazione della droga, e chiedo una legge in materia, sto chiedo l'omologazione? Nel momento in cui viene fatta la legge, quella che prima era una obbrobriosa diversità diventa omologata normalità (anche per chi le usa)?
Just curious.
VN

12:58 PM, maggio 09, 2007

 
Anonymous Anonimo said...

io continuo a chiedermi come fanno a dire che i gay attentano alla famiglia quando ci sono gia' orde di etero che sabotano la famiglia stessa quando si sposano e divorziano (% altissime).
statisticamente noi saremmo un 6%... ma abbiamo cosi' tanto potere??
non mi pare proprio...
e' solo la solita ipocrisia di fondo che regna nelle menti di noi italiani

3:00 PM, maggio 09, 2007

 
Blogger laollo said...

@ ape
grazie, due braccia fan sempre bene!

@ ventoir
uffi, che casotto!
dunque, è evidente che oggi "il movimento" gay si stia muovendo affinchè siano riconosciuti dei diritti: cosa sacrosanta!
è però altrettanto evidente che la rivendicazione è frutto della autopercepità diversità del "mondo" gay rispetto ad un altro mondo etero(?!?). la diversità omosessuale infatti, non sta in un comportamento, ma in una condizione: il drogato è diverso per ciò che fa, l'ebreo per ciò in cui crede, l'omosessuale per ciò che è.
questa è una distinzione fondamentale; perchè se i primi sono diversi per scelta, l'omosessuale è ontologicamente diverso.
tale preziosissima diversità però la si vuole appiattire, scimmiottando altre istituzioni.
ok al matrimonio, ok alla coppia, ok ai figli, ma non potremo mai parodiare Vianello&Mondaini, non potremo mai esser veri genitori (potremo essere genitori adottivi, ma non genitori... salvo esperimenti genetici che sono fuori analisi).
per dei diritti basta un matrimonio anche per noi (e non un dico o un pacs, serve un matrimonio!), ma che sia qualche cosa che unisce due esseri diversi rispetto all’unione uomo/donna, con un vissuto e una “cultura” alternativa a quella della famiglia del mulino bianco.

@ trillo
beh, questi son i deliri della papessa giuseppina la pellicciaia!
un matrimonio tra due uomini non rovinerebbe nulla di quanto già è rovinato!

3:15 PM, maggio 09, 2007

 
Anonymous Anonimo said...

Quoting Lao: "il drogato è diverso per ciò che fa, l'ebreo per ciò in cui crede, l'omosessuale per ciò che è."
Uhssignùr. Personalmente parlando: io ontologicamente mi sento uomo. Punto. E quando mangio, mi vesto, piscio, lavoro et cetera mi sento tale. Tranne quando scopo (e nemmeno sempre). Per cui non sono diverso dal drogato. E la distinzione fondamentale, nella mia vita quotidiana *che non riguarda chi amo*, cade. A meno che non la mettiamo sulla genetica e diventa terreno pericoloso, perchè poi sfido chiunque a parlarmi di eguali individui.
Ma tant'è: cosa impedisce a due uomini di volere la famiglia da Mulino Bianco? Niente. E di scimmiottare i Vianello (che non sono mai stati genitori!!)? Niente. E poi: le famiglie etero non sono forse lo scimmiottare di modelli quali i genitori, ad esempio? E cosa ci sarebbe di male? Cosa diversa è: cosa impedisce invece di avere un matrimonio (Matrimonium => mater - monium => azione genitrice)? Che due uomini non possono essere genitori, semplice. Per cui non vedo per cui dovrebbero contrarre matrimonio. Contraggano contratti, appunto, legislamente fondati su qualcosa di pacs-like, e poi vivano come meglio credono.

Pax tibiscum,
VN

4:01 PM, maggio 09, 2007

 
Blogger Dave said...

"ma non potremo mai parodiare Vianello&Mondaini," .... ma... ma.... ma come..... è Casa Laollo dove la metti? :-)))))

4:13 PM, maggio 09, 2007

 
Blogger laollo said...

@ ventnoir
tu ti sentirai uomo, ok, ma non hai scelto di esserlo, oppure si?
il drogato si sente tale? spesso no eppure lo ha scelto di esserlo.

il mio chiamare matrimonio il contratto (perchè giustamente di questo si tratta) è per indicare che i diritti devon esser gli stessi (pensione, casa, patrimonio, salute, etc), anche se oggi da una questione di diritti (il matrimonio appunto) nasce una questione di valori e apparenze.

@ dave
"casa laollo" è un format tutto mio :)

4:29 PM, maggio 09, 2007

 
Anonymous Anonimo said...

Aricolo 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Non basterebbe questo?
E , da qualsiasi parte si sta, sarebbe giusto riconoscere che il matrimonio sia solo fra un uomo ed una donna e che sua conseguenza naturale siano i figli (che possono comunque nascere anche al di fuori di esso).
Per avere gli stessi diritti, e anche gli stessi doveri, non serve qualcosa che si chiami allo stesso modo. Ed inoltre, secondo me, è giusto che questi eventuali ed auspicabili provvedimenti siano solo ed esclusivamente per le coppie omosessuali che non hanno altro modo di tutelarsi.

Eu

4:47 PM, maggio 09, 2007

 
Anonymous Anonimo said...

Lao, lasciatelo dire; sei faticoso!
Allora. Voler essere riconosciuti come famiglia non c'entra granchè con l'omologazione. Due gay che convivono stabilmente e condividono bla bla bla sono una famiglia. Il fatto che si voglia che l'evidenza venga riconosciuta non mi pare un sintomo del volere omologarsi, semplicemente non si vuole essere discriminati.
Gli omosessuali sono ontologicamente diversi? (avrei molto da ridire sul termine utilizzato, ma molto) Beh è vero, ma ciò non toglie che si possa avere un riconoscimento come nucleo familiare "ontologicamente diverso", ma sempre nucleo familiare. E poi lalino, detto in soldoni. C'è bisogno che venga riconosciuto lo status di famiglia alle coppie gay per avere la titolarità pubblica. E serve, e tanto anche. Serve per sdoganare il modello di una famiglia diversa in questa italietta dei papi. Serve perchè se lo stato riconosce le coppie gay significa che i giudizi di valore della società sono cambiati. Serve per dire ai genitori che si ritrovano a vivere il "dramma" di un figlio finokkio che è del tutto normale. Adesso smonta pure tutto quel che ho scritto

12:50 AM, maggio 10, 2007

 
Blogger laollo said...

accetto tutto :)

9:11 AM, maggio 10, 2007

 
Anonymous Anonimo said...

Andiamo al Family Day a dare della lesbica alla Binetti?
(Comunque ha ragione Eu)

Sandro

2:26 PM, maggio 10, 2007

 
Blogger laollo said...

si, si, ma anche gridare benedetta sei frocissima :)
(tu ed Eu avete posizioni spesso simili...)

4:31 PM, maggio 10, 2007

 
Anonymous Anonimo said...

Io mi domando e dico: ma cosa diavolo c'entra quel pover'uomo del Papa? Non fa forse il suo lavoro? Sempre a tirarlo in mezzo con stupide illazioni...

Eu

5:15 PM, maggio 10, 2007

 
Anonymous Anonimo said...

Ecco, stavolta Eu non ha più ragione. Tiè.

Sandro

7:19 PM, maggio 10, 2007

 
Anonymous Anonimo said...

tessora, stavolta hai toppato di brutto...

m.

9:29 PM, maggio 10, 2007

 
Blogger laollo said...

@ eu
il papa in quanto papa sbaglia.
è inconfutabile :)

@ sandro
già finita la vostra intesa?

@ m.
mi inginocchio al suo cospetto e attendo la divina punizione :)

9:29 AM, maggio 11, 2007

 

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