E fuvvi un giorno che passò furiando, quel bieco fantasma della guerra; allora udissi un cozzar d'armi, un saettar di spade, un tempestar di carri e di corsieri, un grido di trionfo e un uluante urlo e colà ove fumò di sangue il campo di battaglia, un luttuoso campo santo levarsì, e un'elegia di preghiere, di pianti e di lamenti.

venerdì, maggio 11, 2007

Baccanale

Da "Il Mondo" di oggi.

BENI IMMOBILI
All'incirca il 20-22% del patrimonio immobiliare italiano fa capo alla Chiesa. Un quarto di Roma è intestato a diocesi, congregazioni religiose, enti e società del Vaticano. Solo le proprietà che fanno capo a Propaganda Fide (il «ministero degli Esteri» del Vaticano che coordina l'attività delle missioni nel mondo) ammontano a 8-9 miliardi.
Negli ultimi due anni il Vaticano ha cominciato a fare trading immobiliare, vendendo beni per quasi 50 milioni. Nel 2006 a Roma si sono registrate più di 8 mila donazioni di beni immobiliari, in provincia sono state 3.200. Il doppio rispetto a una città come Milano. Il più grande intermediario immobiliare che lavora con la Chiesa, il gruppo Re spa, realizza da questa attività circa 30 milioni di fatturato.

PATRIMONI
Il patrimonio gestito dallo Ior, la banca del Vaticano, e l'Apsa, sfiora i 6 miliardi.

TURISMO
In tutta Italia si contano 200 mila posti letto gestiti da religiosi, con 3.300 indirizzi, tra case per ferie, hotel, centri di accoglienza per pellegrini. il giro d'affari è stimato in 4,5 miliardi.
In tutto il paese si contano più di 2 mila monasteri e abbazie. A Roma sono 5 mila i posti letto ufficialmente disponibili in ex conventi e collegi religiosi. Il giro d'affari del turismo religioso nella Capitale è stimato intorno ai 150 milioni di euro.
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E così un palazzo del Borromini di proprietà delle suore Oblate di Santa Maria dei Sette dolori in Trastevere si avvia a diventare un hotel con 62 camere. Sempre a Trastevere è già in funzione il San Giuseppe di vicolo Moroni, mentre il Collegio gregoriano di via San Teodoro, che s'affaccia sul Palatino, verrà dato in gestione a terzi dopo la riconversione.
È una febbre edilizia che finora è stata gestita con riservatezza da pochi intermediari di fiducia, primo tra tutti il gruppo Re, Religiosi ed ecclesiastici, di Vincenzo Pugliesi e Franco Alemani. Una realtà nata più di vent'anni fa, con lo slogan «non dannatevi per vendere un convento», che si è specializzata nella compravendita e ristrutturazione di beni ecclesiastici e oggi ricava dall'attività con ordini e congregazioni una trentina di milioni l'anno (su un fatturato complessivo di 55 milioni).
«La prima richiesta che ci arriva», spiega il vicepresidente Alemani, «è vendere sempre dando la prelazione alla Chiesa». È per questo che sono bandite le aste mentre a dirigere la controllata cui fa capo il business religioso, la Re spa, è stato chiamato di recente l'erede di una delle famiglie che contano in Spagna, Antonio Fraga Sanchez. I primi acquirenti di beni della Curia sono proprio loro, il Santander e il Bilbao, da sempre a braccetto con il potentissimo Opus Dei.
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Foto: Derek Jarman sul set di Edward II

9 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Vogliamo ricordare che costoro, facendo capo a istituti religiosi/vaticani non pagano un euro di ICI?
Bravi

VN

12:48 PM, maggio 11, 2007

 
Anonymous Anonimo said...

..e poi vorrebbero anche il nostro 8 x mille...

3:00 PM, maggio 11, 2007

 
Blogger laollo said...

@ ventoir
già, e nessuno che voglia introdurre le tasse per loro.
quasi quasi traformo casa mia in un convento...

@ trillo
e pure il 5 con le loro associazioni "benefiche".

3:50 PM, maggio 11, 2007

 
Anonymous Anonimo said...

E poi la papesssa dice alle suore di tirare la cinghia...

p.s.
l'8x1000 già se lo prendono quasi tutto ...

6:00 PM, maggio 11, 2007

 
Anonymous Anonimo said...

Ecco ecco, i soliti finokki acidi. ma non lo sapete che in fondo quel che conta per loro è la carità, la misericordia e l'aiuto al prossimo?Buahahahah...
Se davvero esiste l'inferno con il quale per secoli hanno terrorizato la gente ognorante e disperata, loro saranno i primi a bruciarvisi le chiappe.

2:40 PM, maggio 12, 2007

 
Anonymous Anonimo said...

Trasformi la tua casa in un convento? wow poi posso venire in pellegrinaggio?? :-))

Buona domenica!
Van

12:27 PM, maggio 13, 2007

 
Blogger laollo said...

@ zeroshin
beh le suore son così cattive che dovrebbero vivere a bastonate ed acqua!

@ patroclo
io sinceramente preferisco l'inferno dal paradiso: è più "intrigante" ;)

@ van
la mia casa è il mio santuario personale.
se vuoi venire a portare offerte e a pregare sei il benvenuto.

10:18 AM, maggio 14, 2007

 
Anonymous Anonimo said...

Oh, ma dai... che mai t'avran fatto le suore da piccolo? Ti ragalarono una visione? :P

6:41 PM, maggio 14, 2007

 
Blogger laollo said...

odio le suore!
all'asilo mi obbligavano a mangiare la frittata (che vomitavo) e a finire la carne, altrimenti non potevo giocare... cosa che accadeva quotidianamente.

9:23 AM, maggio 15, 2007

 

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