E fuvvi un giorno che passò furiando, quel bieco fantasma della guerra; allora udissi un cozzar d'armi, un saettar di spade, un tempestar di carri e di corsieri, un grido di trionfo e un uluante urlo e colà ove fumò di sangue il campo di battaglia, un luttuoso campo santo levarsì, e un'elegia di preghiere, di pianti e di lamenti.

lunedì, gennaio 15, 2007

Tesori

Se in un posto come questo capita di vedere questo, sicuramente si tratta di una scoperta molto felice.

Due i "momenti" messi in scena.
Una prima parte dedicata a grida che annunciavano brevi danze capaci di rappresentare attimi della vita contemporanea con simpatia e profondità.
Il secondo numero ha visto due ballerini ( i fondatori della compagnia) mettere in scena una danza molto poetica e carica di allegria, dove la musica accompagnava attori e spettatori in un viaggio surreale ricco di sorrisi.

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Ieri pomeriggio dopo un pranzo infinito e sostanzioso, abbiamo seguito L. nella casa di un vecchio zio ormai morto che deve essere liberata perchè venduta ad un gruppo che ricaverà 20 abitazioni nel giardino della villa.
La casa è molto bella, un esempio interessante di architettura degli anni 50/60.
Grandi vetrate e spazi ampi; un giardino con pini e alberi altissimi la circonda.
Io, Eu e L. ci siamo avventurati nella ricerca di tesori nascosti ed abbiam trovato un originale carillon, un'inquietante pelle di leopardo imbalsamata (con tanto di testa e denti del povero animale attaccati) ed una cassaforte pesantissima.
Muovermi all'interno di uno spazio "vissuto" ed ora abbandonato e svuotato mi ha dato un leggero senso di malinconia, quasi che gli spiriti di un passato non lontanissimo dicessero di prestare cura e attenzione ai ricordi e alla memoria custoditi nella casa.
La cassaforte per ora è ancora chiusa. Abbiamo scoperto che dietro un finto fregio è presente il meccanismo per aprirla ma ci manca la chiave.
Speriamo in bene.

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Ieri sera (verso le 22) abbiamo invece fatto una capatina alla Triennale Bovisa.
Ricordavo un trafiletto di quella buzzicona di Lina Sotis che vedeva in questo spazio la rinascita di Milano... io sinceramente son rimasto abbastanza perplesso.
Parcheggio inesistente in una zona che, checchè se ne dica, non è facilmente raggiungibile, soprattutto la sera.
Cortile buio e illuminato solo da faccione di Ermanno Olmi che parla da un gigantesco video proiettato sulla parete esterna del locale.
A parte i 6 visitatori alla ricca mostra di Hans Hartung (finalmente in uno spazio espositivo come si deve, dove si possono vedere opere senza problemi di luci, spazi, etc. Nota negativa: il rumore assordante dell'impianto di areazione che copre la musica filodiffusa e fa nascere una terribile cefalea), la nuova sede della cultura milanese era deserta. I nostri biglietti sono stati gli ultimi della giornata, ed il numero progressivo era fermo a 160: numerino ino - ino per una domenica.
Il book shop propone titoli da libreria di quartiere, il ristorante in realtà è un bar con prodotti che, dato lo scarso numero di visitatori erano in fase di deperimento avanzato.

Vedremo gli sviluppi, per ora nulla di nuovo sembra emergere.

9 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Ma sempre a lamentarti stai, quando prenderai il posto della Moratti? :P

Con il passante è comodissimo.

12:01 PM, gennaio 15, 2007

 
Blogger laollo said...

a mezzanotte il passante, in quella zona, prendilo tu (se passa) :)

12:05 PM, gennaio 15, 2007

 
Anonymous Anonimo said...

Bovisa il simbolo di rinascita milanese? Allora siamo a cavallo! che poi perchè tutti hanno la mania della rinascita. Milano è Milano. Voglio dire è la capitale economica della quarta (lo siamo ancora?) potenza industriale del mondo. Se deve rinascere io vorrei che rinascesse in Milano.
riguardo al commento del post precedente: ma quanti stereotipi hai te in testa, quanti?dovresti essere grato, noi esportiamo uomini di prima classe che poi voi polentoni delle nebbie, vi accaparrate. Sto forse sbagliando?

12:32 PM, gennaio 15, 2007

 
Anonymous Anonimo said...

ovviamente non mi stavo riferendo a fughe di cervelli o cose simili ma ad Eu.

2:24 PM, gennaio 15, 2007

 
Blogger laollo said...

posso esser d'accordo sulla rinascita economica milanese (anche se ormai mi sa che l'italia non è più nemmeno la settima potenza al mondo).
però anche la cultura milanese ha bisogno di idee...

sul commento precedente, era ironico, però come mostri anche tu nei tuoi post la vita nell'Isola è molto "teatrale" :)
i migliori fichi der bigonzo poi ce li magnamo qui :))

5:41 PM, gennaio 15, 2007

 
Anonymous Anonimo said...

meravigliosamente teatrale...vero è che qui fanno sul serio. Sono teatrali senza sapere d'esserlo e questa è una bruttissima cosa....

6:47 PM, gennaio 15, 2007

 
Blogger laollo said...

perchè bruttissima?
nn mi sembra :)

10:21 PM, gennaio 15, 2007

 
Anonymous Anonimo said...

"quella buzzicona di Lina Sotis"
---> Ahahah... :DDD
E hai detto tutto... ;D

10:41 PM, gennaio 15, 2007

 
Blogger laollo said...

a me la Lina piace, o meglio diverte con le sue odiosissime cronache sulle adolescenti di buona famiglia.
e ogni volta mi chiedo: "ma queste scoperanno ogni tanto o tireranno di coca dall'alba al tramonto?" :)

9:11 AM, gennaio 16, 2007

 

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