E fuvvi un giorno che passò furiando, quel bieco fantasma della guerra; allora udissi un cozzar d'armi, un saettar di spade, un tempestar di carri e di corsieri, un grido di trionfo e un uluante urlo e colà ove fumò di sangue il campo di battaglia, un luttuoso campo santo levarsì, e un'elegia di preghiere, di pianti e di lamenti.

martedì, maggio 02, 2006

Politicizzanti

PREMESSA: scrivo senza sapere nulla del progetto.

Questa mattina tra la posta c'è una mail di Esterni che annuncia la nascita di un movimento politico i cui membri si candideranno alle elezioni comunali a Milano.

Il cartello elettorale anticipa così il programma che sarà presentato mercoledì al Sempione:
"Abbiamo deciso di candidarci in gruppo a sindaci di Milano.
Noi vogliamo bene a questa città ma ci accorgiamo continuamente che ci piace sempre meno.
Non è raro scoprirla arida, ingiusta, noiosissima, disumana, opprimente.
Questa non è più una città, è un pezzo di terra con su delle costruzioni, è un pezzo di mondo abitato da persone singole che non hanno relazioni fra loro, è un brutto contenitore di storie difficili.
Per noi, invece, questa è una città, nel senso che da città va trattata e che città deve tornare ad essere."

L'associazionismo culturale vuole diventar POTERE, vuole sedersi al tavolo delle regole, pensando surrealisticamente che le chiavi della città siano le chiavi della cultura, dell'amicizia, della musica.

Non mi convince....

Non mi convince l'idea che un'operazione simile possa avere successo (non di voti, bensì morale), che ci sia gente disposta a dar ragione a questi "disperati".

"Disperati" perchè, sotto simili movimenti, spesso si trova soltanto il tentativo di far "sopravvivere" i soggetti promotori (a livello di immagine soprattutto).

Mercoledì ne sapremo di più, per ora: www.questaeunacitta.it .