La vita in un frigo
Un palcoscenico anni '70, oggetti cult come telefoni, poltrone, bambole...
Un buco in mezzo ad una parete psichedelica: la porta d'accesso al palcoscenico per i diversi personaggi che animano "Frigo", di Copi, in scena all'Arsenale.
Un'opera divertente, che porta in scena divertimenti, passioni, drammi e solitudini del nostro tempo.
Unica voce delegata al compito, quella di Eva Robin's: convincente nella recitazione e soprattutto "esperta" nella gestione dei diversi personaggi.
Il lavoro dell'attrice è notevole: cambi di registro continui, personalità opposte portate sul palco contemporaneamente, arrivando ad impersonare un cane :)
La storia surreale è godibilissima, anche se alcune soluzioni registiche non sono di immediata comprensione.
La vita nel frigorifero, comunqe, sembra essere l'unica possibilità per sopravvivere.
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