E fuvvi un giorno che passò furiando, quel bieco fantasma della guerra; allora udissi un cozzar d'armi, un saettar di spade, un tempestar di carri e di corsieri, un grido di trionfo e un uluante urlo e colà ove fumò di sangue il campo di battaglia, un luttuoso campo santo levarsì, e un'elegia di preghiere, di pianti e di lamenti.

domenica, aprile 23, 2006

La vita in un frigo


Un palcoscenico anni '70, oggetti cult come telefoni, poltrone, bambole...
Un buco in mezzo ad una parete psichedelica: la porta d'accesso al palcoscenico per i diversi personaggi che animano "Frigo", di Copi, in scena all'
Arsenale.

Un'opera divertente, che porta in scena divertimenti, passioni, drammi e solitudini del nostro tempo.
Unica voce delegata al compito, quella di Eva Robin's: convincente nella recitazione e soprattutto "esperta" nella gestione dei diversi personaggi.
Il lavoro dell'attrice è notevole: cambi di registro continui, personalità opposte portate sul palco contemporaneamente, arrivando ad impersonare un cane :)

La storia surreale è godibilissima, anche se alcune soluzioni registiche non sono di immediata comprensione.
La vita nel frigorifero, comunqe, sembra essere l'unica possibilità per sopravvivere.