E fuvvi un giorno che passò furiando, quel bieco fantasma della guerra; allora udissi un cozzar d'armi, un saettar di spade, un tempestar di carri e di corsieri, un grido di trionfo e un uluante urlo e colà ove fumò di sangue il campo di battaglia, un luttuoso campo santo levarsì, e un'elegia di preghiere, di pianti e di lamenti.

domenica, novembre 19, 2006

Provincia

Dopo un week end intenso tra: lavoro (funestato dalla manifestazione di ieri a Milano per la pace... c'era la guerra del traffico), serata con m., oki e marito ed eu, e domenica dedicata alla conoscenza del nuovo amore svizzero di un amico, nel pomeriggio ho accompagnato mamma a teatro alla presentazione del nuovo libro di una scrittrice locale.

Trattasi di volume culinario, ben fatto e con ottime ricette.
I cuochi poi son quasi tutti eccellenti, rappresentanti dei migliori ristoranti locali (su tutti ve ne consiglio due: Il Ridottino e il Fulmine).

Divertente la presentazione, con musica e lettura di celebri brani latini sul cibo.

La parte più interessante quella delle mondanità locali, che erano a dir poco stucchevoli.
Cappelli, cappellini, stivali (sulla moda di quest'anno dello stivale dovrei fare un post ad hoc, sembrano tutte zingare di quarta classe), gonne gonfie e trucchi evidenti: un circo Barnum dell'orrore.

A seguire un buffet offerto dai ristoratori nel foyer.
Scene da paura e delirio per afferrare l'ultima tartina di patè o l'ennesimo calice di chamapagne.

Molte chiacchiere e pettegolezzi: le uniche cose per cui vale la pena partecipare :)

---

Aggiungi un posto a tavola
che c'è un amico in più
se sposti un po' la seggiola
stai comodo anche tu,
gli amici a questo servono
a stare in compagnia,
sorridi al nuovo ospite
non farlo andare via
dividi il companatico
raddoppia l'allegria.

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Lo so che focalizzo la mia attenzione sempre sui dettagli....
Che bello accompagnare tua madre alla presentazione di un libro. Anchio voglio farlo!!! Ma il massimo consentitomi è andare a trovarla in ufficio (che è la sua prima casa) e sentire sottovoce "c'è il figlio della stronza". Noooo!!!! Voglio anch'io una madre che cucina e spare cazzate su reality show e quant'altro la cultura popolare italiana offra!!!! Senza offesa, facciamo cambio di madre ogmi tanto?

3:09 PM, novembre 20, 2006

 
Blogger laollo said...

se vuoi accompagnare mia mamma a teatro zero problemi.
però non ti delizierà mai con riflessioni su reality show o altro.
mia mamma guarda solo i tiggì e qualche rarissim film in tv.
non sa nemmeno chi sia Maria de Filippi secondo me...
il figlio della stronza sei tu?
che alta considerazione ha di sè tua madre :D

3:26 PM, novembre 20, 2006

 

Posta un commento

<< Home