E fuvvi un giorno che passò furiando, quel bieco fantasma della guerra; allora udissi un cozzar d'armi, un saettar di spade, un tempestar di carri e di corsieri, un grido di trionfo e un uluante urlo e colà ove fumò di sangue il campo di battaglia, un luttuoso campo santo levarsì, e un'elegia di preghiere, di pianti e di lamenti.

mercoledì, novembre 08, 2006

Esili(o) città(dino)

Io vivo in una città piccola, di provincia, ma carina: Crema (se un giorno qualcuno dei miei quattro lettori volesse fare una gita fino a qui è pregato di avvisarmi, sarò felice di fare da guida).
Recentemente ho preso anche una casa a Milano, dove lavoro, e spero a breve di occuparla (non appena saranno risolti i soliti impicci notaliri, catastali etc).
Il pendolarismo Milano-Crema, infatti, ad ogni ora del giorno e della notte (causa lavoro, fidanzato, amici, eventi, impossibilità spesso di fermarsi a dormire nella metropoli) non è il massimo.

In tutto questo c'è però un problema di fondo: alla fine non sono cittadino di nessun posto, semplicemente uso i due centri come dormitori o luoghi dove passare le mie giornate, senza avere la possibilità di intessere relazioni col "territorio", per conoscerlo, poter farmi un'idea su esso e partecipare attivamente alla sua organizzazione.

Il problema nasce soprattutto a Crema, dove resto solo a dormire e passo una parte del week end.
Esco di casa alle otto del mattino con i negozi e gli uffici chiusi e le vie del centro colme di ragazzini che vanno a scuola e torno quando i negozi son di nuovo chiusi (immaginate il deliro per fare la spesa, trovare un pezzo di pane fresco, passare a ritirare una raccomandata in posta, ...), mentre la gente è spesso parecchia, impegnata a guardar vetrine, uscire dopo cena (quando io devo ancora iniziare a cucinare). Se torno di notte, sono spariti pure i passanti.
A Crema pago le tasse, voto, faccio colazione al bar, vado ogni tanto al cinema, faccio qualche acquisto il sabato mattina, ho degli amici. Per informarmi su cosa succede leggo online il giornale locale.

Discutendo con altre persone, scopro che pure loro spesso usano il luogo dove risiedono solo come "dormitorio" di passaggio, senza saper nulla di ciò che succede attorno.

Mi chiedo quindi: di chi sono le città?

--

Le strade piene, la folla intorno a me
mi parla e ride e nulla sa di te
io vedo intorno a me chi passa e va
ma so che la città
vuota mi sembrerà se non ci sei tu
c'e' chi ogni sera mi vuole accanto a sé
ma non m'importa se i suoi baci mi darà
io penso sempre a te, soltanto a te
e so che la città vuota mi sembrerà se non torni tu
come puoi tu vivere ancor solo senza me
non senti tu che non finì il nostro amor
le strade vuote deserte sempre più
leggo il tuo nome ovunque intorno a me
torna da me amor e non sarà più vuota la città
ed io vivrò con te tutti i miei giorni
tutti i mie giorni, tutti i miei giorni

(Mina)

21 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Tutta mia la città,
è un deserto che conosco
tutta mia la città,
questa notte un uomo piangerà…..

1:16 PM, novembre 08, 2006

 
Anonymous Anonimo said...

mie non sono di certo! ahimè!

cmq, io voglio la visita guidata!!!

2:36 PM, novembre 08, 2006

 
Blogger astralla said...

Le città che non usiamo come dormitorio sono quelle che abbiamo nel cuore e che soffriamo a lasciare...Ps.se passo di lì ti faccio sapere ;)

3:30 PM, novembre 08, 2006

 
Blogger laollo said...

@ paciu
tu hai il mondo ai tuoi piedi, che te ne fai delle città?
per la gita, prenoto un torpedone rosa fluo tutto per te, che ne dici?
quando vuoi ci sono :)

@ arturgiulio
beh certo, però spesso chi se ne occupa arriva da chissà dove ed è manovrato da chissà chi...

@ astralla
mmm un pò difficile da trovare una città simile.
sei benvenutissima, a presto.

4:07 PM, novembre 08, 2006

 
Anonymous Anonimo said...

capita anche a me :(
vengo anch'io alla gita guidata!!

5:21 PM, novembre 08, 2006

 
Blogger laollo said...

non sempre bella sensazione, vero?
sul torpedone ci state tutti, vi aspetto :)

5:44 PM, novembre 08, 2006

 
Anonymous Anonimo said...

A questo punto mi prenoto anch'io per la gita, chè Crema non la conosco... la città è di chi ha la fortuna di non avere un c*** da fare tutto il giorno... ma che fortuna è?

9:32 PM, novembre 08, 2006

 
Blogger sonia said...

Una città fantasma insomma!
Allora sai che facciamo? La veniamo a ravvivare noi con un po' di casino!

un buon risveglio Lao!

4:33 AM, novembre 09, 2006

 
Blogger laollo said...

@ vanity hair
aggiunto pure tu, pensate ad una data e poi organizzo :)
hai detto benissimo: le città sono per chi non ha un cazzo da fare!

@ sonia
il casino è ben accetto, su, sbrigati.

9:49 AM, novembre 09, 2006

 
Anonymous Anonimo said...

anche se gia' fui guidato da te,novello virgilio, in quel di crema mi unirei volentieri e nuovamente alla banda...anchex rivedere chi sai tu :p

10:12 AM, novembre 09, 2006

 
Blogger apepam said...

Anch'io non vivo il posto in cui vivo!!
Il solito controsenso...
:-))

12:20 PM, novembre 09, 2006

 
Anonymous Anonimo said...

una cosa che ho notato con i miei amici e' che non si vivono + i posti "storici" (x esempio le piazze,luoghi di incontro dal medioevo fino a pochi gg fa) bensi' c'e' un incremento di frequentazione dei centri commerciali... luogo di incontro creato e spersonalizzato...uno vale gli altri..unica differenza i negozi

12:49 PM, novembre 09, 2006

 
Blogger laollo said...

@ trillo
tu torneresti da me solo per rivedere il fantastico uomo che ti ha fatto perder la testa, ma non è tuo :)
per i luoghi abbandonati hai ragione, io però odio però i centri comemerciali/supermercati/similari e trovo assurde le domeniche all'ipermercato... che tristezza...

@ apepam
controsenso=normalità?

2:30 PM, novembre 09, 2006

 
Anonymous Anonimo said...

non sol x quello ma anche x la tua deliziosa compagnia...
se poi c'e' anche lui io mica mi lamento :)

3:09 PM, novembre 09, 2006

 
Blogger laollo said...

due piccioni con una fava ;)

4:37 PM, novembre 09, 2006

 
Anonymous Anonimo said...

beh... vedo che siamo in tanti! o il pullman di priscilla oppure, come suggerirebbe il mio mito (ndr. viola valentino) "prendiamo i pattini"!

ma a liquido lo portiamo? siamo sicuri? quello poi fa i dispetti! non dite che non ve l'avevo detto!!!
;o)

9:12 AM, novembre 10, 2006

 
Blogger laollo said...

i pattini sul pavè o sull'acciotolato però son difficili da portare :(

porta pure liquido, avrò pane per la sua dentiera.

9:37 AM, novembre 10, 2006

 
Blogger apepam said...

Nel mio caso si. Nel tuo?
(che poi normalita'=standard??)

11:45 AM, novembre 10, 2006

 
Blogger laollo said...

normalità per me è la vita di ogni giorno, non la standardizzazione.
la mia vita E' un controsenso :))

2:04 PM, novembre 10, 2006

 
Blogger apepam said...

Mal comune, mezzo gaudio!!!
:-)))
Buon w.e. laollo!

7:01 PM, novembre 10, 2006

 
Blogger laollo said...

grazie, e buona continuazione di wend a te dolce ape :)

3:14 PM, novembre 12, 2006

 

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