E fuvvi un giorno che passò furiando, quel bieco fantasma della guerra; allora udissi un cozzar d'armi, un saettar di spade, un tempestar di carri e di corsieri, un grido di trionfo e un uluante urlo e colà ove fumò di sangue il campo di battaglia, un luttuoso campo santo levarsì, e un'elegia di preghiere, di pianti e di lamenti.

martedì, settembre 26, 2006

DiRitti

- Cliccare sull'immagine e PENSARE -

Tu prova ad avere un mondo nel cuore
e non riesci ad esprimerlo con le parole,
e la luce del giorno si divide la piazza tra un villaggio che ride e te, lo scemo, che passa,
e neppure la notte ti lascia da solo:
gli altri sognan se stessi e tu sogni di loro.

(F. de André - Un matto)

7 Comments:

Blogger sonia said...

Ciao laollo, è un argomento molto interessante...infatti ne ho già parlato in un altro blog ieri sera, qui,
ho sentito ieri sera sul vostro Tg...è veramente difficile cosa sia giusto o sbagliato! Libero arbitrio?

7:46 PM, settembre 26, 2006

 
Blogger Dave said...

libero arbitrio, eccome!! la cosa più scandalosa è che i parlamentari, anzichè prendere una posizione, si siano incazzati perchè secondo loro i tempi non sono maturi per affrontare questioni del genere... pazzesco!!

8:18 PM, settembre 26, 2006

 
Blogger laollo said...

@ sonia
dire cosa sia giusto o sbagliato in questo caso è difficile; si parla di vita, di malattia, di scelta...
la scelta di morire, almeno per me, fa parte della libertà (IRRINUNCIABILE) dell'uomo; non credo che si possa discutere se sia lecita o meno, se sia ammissibile o meno.
si dovrebbe capire come rispettare questa scelta, che non è sicuramente simile a quella di chi vuole acquistare un paio di scarpe nuove.
è una scelta fatta da esseri liberi, spesso disperati, giocare ideologicamente sulla loro condizione come avviene in Italia è a dir poco sconcertante.

@ dave
ciò che avviene in parlamento (e fuori) è assurdo.
i preti posson dire ciò che vogliono e ciò che credono (è il loro lavoro), ma che i politici facciano propri questi pensieri è allucinante.
questo dimostra che l'intera classe politica (sia a destra che a sinistra) è incapace di decidere autonomamente, e che "pensa" solo in funzione di tornaconti di immagine, assogettandosi non all'elettore, ma al Sacro Romano Impero.

9:34 AM, settembre 27, 2006

 
Blogger apepam said...

Magari, laollo, si assoggettassero ad un ideale, anche quello del Sacro Romano Impero. Io penso sia solo una questione di interessi, niente di piu' materiale, che tristezza! Siamo lontanissimi dal libero arbitrio noi, purtroppo!
Forse sono pessimista, pero'....
1bacio

11:38 AM, settembre 27, 2006

 
Blogger laollo said...

i politici si assogettano alla loro voglia di non perder la poltrona, e quest'ultima è legata a diversi fattori (non ultimo quello di non contrastare sua cattività Benedetta).

12:06 PM, settembre 27, 2006

 
Blogger laHeather said...

I princìpi sono delle cose che ci appartengono e fanno parte dei nostri ragionamenti, i dogmi sono solo delle scemenze ahimé.
Il libero arbitrio sarebbe l'unica via d'uscita ma sappiamo tutti che il problema sta a Roma...tutta Roma, compreso quello staterello e quell'individuo che ci vive da qualche mese a questa parte. Posso solo dire che porto rispetto per gli anziani.

3:36 PM, settembre 27, 2006

 
Blogger laollo said...

mi chiedo però in cosa consiste la paura di coloro che devono decidere quali libertà concederci, nel consentirci il diritto di soddisfare alcuni desideri che non fanno del male a nessuno.
forse un tuono romano li ucciderebbe?

4:59 PM, settembre 27, 2006

 

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