E fuvvi un giorno che passò furiando, quel bieco fantasma della guerra; allora udissi un cozzar d'armi, un saettar di spade, un tempestar di carri e di corsieri, un grido di trionfo e un uluante urlo e colà ove fumò di sangue il campo di battaglia, un luttuoso campo santo levarsì, e un'elegia di preghiere, di pianti e di lamenti.

domenica, giugno 04, 2006

Canzoni americane


Uno spettacolo va in scena per 35 anni alla radio, o meglio, viene messo in scena in un teatro e trasmesso via radio.
Un giorno però questa favola ha fine.
Il teatro viene venduto e la trasmissione è costretta a chiudere.
Il racconto dell'ultima rappresentazione è il canovaccio usato da Altman per Radio America.

Film strepitoso per la genialità con cui il regista riesce ad incastrare in due ore di vita "reali" i destini di moltissime persone (cast eccezionale e ricchissimo, come nei migliori film di Altman).
Battute e scene macabre si alternano vorticosamente, senza lasciare alcun momento di pausa allo spettatore, in uno stile in linea con il motto"the show must go on".

L'opera è anche una preziosissima parabola sul senso della vita e della morte.
Morire in palcoscenico, quando lo stesso palcoscenico muore, è la conclusione inevitabile della vita dell'artista (di serie A o B non importa), che naturalmente vive in simbiosi con le luci, i trucchi, le battute e soprattutto il pubblico.
Ma morire in palcoscenico significa anche che lo spettacolo non deve essere "disturbato" dall'evento, così come la vita di ogni giorno continua, indipendentemente dalla morte che, improvvisamente o meno, compare con il suo cappotto bianco alla ricerca di nuovi abitanti del cielo.

3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Credo che dovrò andare a vederlo allora! :D
Ben scritto l'ultimo paragrafo, bravo!

11:58 AM, giugno 04, 2006

 
Blogger laollo said...

Il film merita, sia per la storia, che per le interpretazioni che per i dialoghi.
Leggiti questa intervista al regista:
http://www.35mm.it/articoli/articolo.jsp?idArticolo=41927

8:51 AM, giugno 05, 2006

 
Anonymous Anonimo said...

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»

2:23 PM, luglio 03, 2006

 

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