E fuvvi un giorno che passò furiando, quel bieco fantasma della guerra; allora udissi un cozzar d'armi, un saettar di spade, un tempestar di carri e di corsieri, un grido di trionfo e un uluante urlo e colà ove fumò di sangue il campo di battaglia, un luttuoso campo santo levarsì, e un'elegia di preghiere, di pianti e di lamenti.

venerdì, aprile 07, 2006

Mamme coraggiose

E possibile innamorarsi di una donna?
Se il personaggio si chiama Laura Leonelli, si!
Cultura, bellezza, coraggio e fascino.

... nella campagna siberiana, come in ogni campagna del mondo, a partire da quella della mia infanzia in Romagna, la gente è ospitale, generosa. Basta esserci, basta presentarsi, tanto più se con un bambino. Non ci sono parole, ma gesti, appunto è di nuovo il corpo "in silenzio" che parla per noi. E così al posto del lessico quotidiano ci sono i gesti, simbolici, primordiali: offrire il pane, per esempio, il latte, un fiore, o addirittura un uovo come mi ha regalato Mila, una contadina di Vorogovo. E non credo onestamente che esista un modo più bello e femminile di augurare a chiunque "buona rinascita".