E fuvvi un giorno che passò furiando, quel bieco fantasma della guerra; allora udissi un cozzar d'armi, un saettar di spade, un tempestar di carri e di corsieri, un grido di trionfo e un uluante urlo e colà ove fumò di sangue il campo di battaglia, un luttuoso campo santo levarsì, e un'elegia di preghiere, di pianti e di lamenti.

lunedì, gennaio 07, 2008

Pulizia etnica

Nuovo incontro con la dama col visone.

Ieri sera stavo rientrando a casa per preparar la cena per un invitato, e noto all'angolo della via la mia prostituta preferita, con doposci bianchi, pelliccia grigetta lunga, guanti rossi e splendido trucco che nasconde i 65 anni suonati.
Davanti a me due ragazzi magrebini dal culo invitante.
I due tipi quando si avvicinano alla signora esclamano: "Puttana, non hai da lavorare oggi?"
La dama incassa il colpo ed esplode come un mortatetto capodannesco.
Insulta i ragazzi con frasi del tipo: "Andate a casa vostra, pezzenti, lurudi pidocchi rognosi, ..."
Io osservo la scena ridendo per questo scontro tra titani del Gotha.
La signora mi guarda ed esclama: "Ma vedi tu se è una frase da persone civili! Sono anni che guadagno onsestamente il pane e questi due minchioni negri vengon a insegnare a me come si deve vivere.... A casa! Tutti a casa devono andare!".

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Tutta la mia solidarietà per la dama col visone e i doposci.

5:47 PM, gennaio 08, 2008

 

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