E fuvvi un giorno che passò furiando, quel bieco fantasma della guerra; allora udissi un cozzar d'armi, un saettar di spade, un tempestar di carri e di corsieri, un grido di trionfo e un uluante urlo e colà ove fumò di sangue il campo di battaglia, un luttuoso campo santo levarsì, e un'elegia di preghiere, di pianti e di lamenti.

martedì, giugno 20, 2006

Regalità

Non potrò che esser sempre più grato a quei 12.717.923 italiani che il 2 giugno 1946 votarono REPUBBLICA.
Certi clown meglio lasciarli alle bocchinare e alle sciatrici d'acqua.

Devo però dire che la lettura delle intercettazioni telefoniche in questi giorni mi fa divertire come non mai.

Avanti, Savoia!

Da Dagospia
L’IDEA FISSA
Quella delle prostitute è una specie di mania per Vittorio Emanuele.
I suoi incontri con Monica, Sonia sono anche al centro di registrazioni. Microspie nei luoghi, in gran parte camere d’albergo, nella speranza, senza alcun esito, di acquisire notizie investigative. Il principe parla con Ugo Bonazza, che gli dice: «Ecco, se lei ha voglia di passarsi un’oretta...».
Vittorio Emanuele cerca di sapere chi sia la ragazza disponibile, mostra preferenze: «Ma lei aveva detto che ne aveva un’altra che era molto meglio, che faceva».
Bonazza: «Sì, ce ne ho un’altra, però devo venire su io. Però lì dobbiamo andare a Campione, capisce?».
V.E.: «Ma quella che doveva venire a Cavallo e non è mai venuta?».
B.: «Sì quella lì, la famosa. No, no, ma è a posto. Ha fatto pace. Ha fatto, insomma, parlato e si è scusata e è disponibile. A (...) son sempre ottocento euro».
V.E.: «Ah sì, glieli ha fottuti?».
B.: «No, Monica viene. La Monica viene domani. Non c’è problema. L’altra ragazzina viene e aho! Le insegnerà lei un po’ di arte, piano, piano».
V.E.: «Ma sì! Ma fa i p... col preservativo! Sa...».
B.: «Eh lo so! Cosa vuol fare principe È così! Lo fanno tutti per la sicurezza dalle malattie. Purtroppo so che lei è di vecchio stampo come me...».

5 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Ehm... Rabbrividiamo!

Che schifo :(
Povere stupide ragazze!

10:28 PM, giugno 20, 2006

 
Blogger laollo said...

Nessuno dei nostri lupi sembra poter subire l'affronto di un diniego, vogliono tutti andare tranquilli e si ripetono l'un l'altro il loro miserabile ritornello: «La dà?» «L'ha data?» «La darà?». Altro che lupi sembrano i nani porcelloni alla ricerca di Biancaneve. In questa pochezza maschile tutta la nostra simpatia alla concussa, anche se non ha pianto, anche se non si è disperata con l'amica, anche se per un solo attimo ha sperato che quel tomo potesse servirle a qualcosa.

(Lina Sotis - Corriere della sera 21.06.06)

9:48 AM, giugno 21, 2006

 
Anonymous Anonimo said...

Potevi evitare di dare un eco a quell'odiosa della Sotis che come al solito dice le solite cazzate giusto per dar fiato allla bocca!! Senza considerare che la "concussa", state pur tranquilli, che era più che consenziente.
La cosa triste è che l'Italia intera , ma questo ovviamente non fa notizia perchè sarebbe troppo scandaloso, è piena di uomini "etero" si concedono ad altri uomini -"etero" e non- e spesso per interessi economici, carrieristici e di potere ben più elevati di un posto in tv.

Eu

2:17 PM, giugno 21, 2006

 
Blogger laollo said...

La globalizzazione secondo Lina Sotis?
L’unica cosa da globalizzare è la tenerezza.


con questa perla di saggezza dichiaro il mio amore per l'indispensabile inutilità della ex signora moratti e vi rimando a questa folgorante intervista:
http://www.datamanager.it/tipouno.php?contenuto=mariggio/mariggio0103.html

in merito alle osservazioni sulle ragazze, un poco concordo e un poco no.
certo, molte squinzie sapevano cosa stavano facendo, altre meno.

sugli uomini... beh, ci si vende a volte anche solo per una piccolissima poltrona, che Lina giudicherebbe "da far invidia alle signore presenti" :))

2:44 PM, giugno 21, 2006

 
Anonymous Anonimo said...

leggere l'intero blog, pretty good

3:00 AM, novembre 27, 2009

 

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